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Per l’inizio del dialogo, quello vero (B. Spinelli)

ITALIA E PAKISTAN: LA DIVINA COMMEDIA (Dante Alighieri) E IL POEMA CELESTE (Muhammad Iqbal). Ri-leggiamo insieme... le due opere e i due Autori! Un’ipotesi di rilettura di DANTE .... e un appello per un convegno e per il Pakistan!!!

DANTE PER LA PACE, PER LA PACE TRA LE RELIGIONI E TUTTI I POPOLI.
venerdì 9 novembre 2007 di Federico La Sala
[...] W O ITALY ... Dopo di lui, in Vaticano, è tornata la confusione, la paura, e la volontà di potenza e di dominio. Un delirio grande, al di qua e al di là del Tevere, ma La Legge dei nostri ‘Padri’ e delle nostre ‘Madri’ Costituenti è sana e robusta ... Dante è riascoltato a Firenze, come in tutta Italia - e nel mondo. Anche nel Pakistan - memori del “Poema Celeste” (Muhammad Iqbal) - la Commedia non è stata dimenticata!!! [...]
PENSARE UN ALTRO ABRAMO: GUARIRE LA NOSTRA (...)

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> ITALIA E PAKISTAN: LA DIVINA COMMEDIA (Dante Alighieri) E IL POEMA CELESTE (Muhammad Iqbal). --- Pakistan, 5 bombe esplodono a Karachi: vittimeGli attentati organizzati nei quartieri popolari settentrionali e centrali della città. Morta almeno una persona, mentre altre 30 sono rimaste ferite. Ieri un kamikaze, di 15-16 anni, si è fatto esplodere nei pressi della Moschea Rossa a Islamabad (Adnkronos).

lunedì 7 luglio 2008

Per il momento, nessun gruppo ha ancora rivendicato le azioni

Pakistan, 5 bombe esplodono a Karachi: vittime

Gli attentati organizzati nei quartieri popolari settentrionali e centrali della città. Morta almeno una persona, mentre altre 30 sono rimaste ferite. Ieri un kamikaze, di 15-16 anni, si è fatto esplodere nei pressi della Moschea Rossa a Islamabad

Karachi, 7 lug. (Adnkronos/Xinhua/Dpa) - Cinque diverse bombe sono state fatte esplodere in successione nell’arco di un’ora nella città pachistana di Karachi provocando la morte di almeno una persona e il ferimento di altre 30, secondo un primo bilancio delle vittime citato dall’emittente televisiva Geo. Gli attentati sono stati organizzati nei quartieri popolari settentrionali e centrali della città, il giorno dopo l’attentato suicida contro le forze di sicurezza di fronte alla Moschea rossa a Islamabad.

Due bombe sono esplose nel quartiere di Banaras, dominato da emigrati di etnia pashtun provenienti dalle zone tribali della Provincia della Frontiera del Nord Ovest. Un terzo ordigno è stato fatto esplodere a Qasba Colony, un altro quatiere popolato da pashtun. Gli altri due ordigni sono esplosi nel centro della città portuale, uno dei due vicino a una clinica di proprietà di un esponente dell’establishment politico pachistano considerato vicino al leader del Partito popolare, Asif Zardari.

Il Premier Yusaf Raza Gilani ha condannato con forza gli attentati sollecitando i pachistani a rimanere uniti a a mantenere l’ordine nel Paese, oltreché a rispettare la legge. A Karachi la polizia e le altre forze di sicurezza sono state messe in stato di elevata allerta, nel timore di nuovi attentati. Il capo della polizia della città, Wasim Ahmed ha spiegato che le esplosioni erano di potenza limitata, e avevano quindi lo scopo di creare il panico, non vittime. Per il momento, nessun gruppo ha ancora rivendicato le azioni.

Intanto è emerso che l’attacco di ieri, che non è stato ancora rivendicato, è stato compiuto da un adolescente tra ’’15-16 anni di età con un accenno di barba’’. Almeno 19 le persone uccise, la maggior parte polizziotti. Il capo della polizia al ministero degli Interni, Rehman Malik, ha spiegato che verranno effettuati test del Dna sui brandelli del corpo del kamikaze ritrovati sul luogo dell’attentato per procedere alla sua identificazione.

Il governo pachistano ha anche promesso una ricompensa di 50 milioni di rupie (oltre 700mila dollari) a chiunque fornisca elementi utili a fare luce sull’attentato che è avvenuto nel giorno del primo anniversario dell’assalto contro gli islamisti asserragliati nel sito religioso. Al momento dell’attacco, si stava infatti concludendo una manifestazione a cui avevano partecipato 12mila persone, per lo più studenti di madrasse, che si erano ritrovati di fronte alla Moschea rossa per ricordare i loro compagni morti nell’operazione lanciata dalle forze governative lo scorso anno


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