Lo «spirito di Assisi» soffia nel convento di Mergellina.
Una mostra fotografica sul cammino iniziato nel 1986
(Avvenire, 17.10.2007)
NAPOLI. In un angolo del convento dei Cappuccini a Mergellina è racchiuso quello «spirito di Assisi» che tra qualche giorno spirerà su Napoli con il Meeting «Uomini e religioni» promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. Un spirito che prese a soffiare nel 1986, quando Giovanni Paolo II aprì una «nuova porta» al mondo perché lasciasse entrare e accogliesse parole di pace».
Uno spirito che - domenica a Napoli - Benedetto XVI rilancerà incontrando i delegati di altre Chiese cristiane, religioni e culture. Gli apre la via la serie di fotografie - in mostra nel convento - che con tutta l’eloquenza, suggestione dell’immagine, ripercorre e racconta la storia degli Incontri di Preghiera, attesi e vissuti con speranza, diventati parte della vita di Giovanni di Paolo II, della Chiesa cattolica e di tanti credenti e uomini di buona volontà. Quelle foto le ha raccolte padre Stanislao Iwanczak, da dieci anni guida spirituale della comunità polacca a Napoli «Divina Misericordia», allestendo una mostra inaugurata domenica scorsa dal padre provinciale Leonardo Izzo. È ospitata nelle sale che il superiore padre Pietro Zarrella ha messo a disposizione della comunità polacca: spazi diventati testimonianza dell’affetto che lega la Polonia a Napoli.
La mostra ripercorre la genesi degli Incontri interreligiosi, che risale a molto prima del 26 ottobre 1986 e ad un luogo ben più lontano di Assisi. «A Fatima e al cosiddetto ’secondo segreto’, in particolare nella parte in cui la Madonna chiede la consacrazione della Russia - spiega padre Stanislao, appassionato studioso del legame tra Maria e Wojtyla -. Il Papa è stato ispirato da quelle parole: il 25 marzo 1984 consacrò la Russia e il mondo intero al Cuore Immacolato della Madonna e uno dei primi, immediati frutti fu lo straordinario e storico incontro interreligioso ad Assisi nel 1986. Poi molte cose sono cambiate». Anche se il mondo rincorre ancora la pace nonostante l’auspicio di Giovanni Paolo II che il 24 febbraio 2002 inviò una lettera ai capi di Stato presentando loro il «Decalogo di Assisi per la pace» sottoscritto il mese prima da 60 esponenti delle più grandi religioni del mondo.Tutto è testimoniato nella mostra che si inserisce in un percorso articolato e lungo - anche fisico, snodandosi per scale e stanze - che ripercorre la vita di Wojtyla. E si scopre che la sua prima visita a Napoli avvenne il 21 ottobre 1979. Nello stesso giorno, 28 anni dopo, giungerà, e per la prima volta, Benedetto XVI.
Valeria Chianese
Il Papa a Napoli, «segno» di pace
di LORENZO ROSOLI (Avvenire, 17.10.2007)
La Messa e l’Angelus nell’abbraccio dell’emiciclo neoclassico di Piazza del Plebiscito. L’incontro - nell’aula magna del Seminario arcivescovile a Capodimonte - con i capi delle delegazioni che partecipano al meeting internazionale per la pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio con l’arcidiocesi di Napoli. L’adorazione del Santissimo e la venerazione delle reliquie di san Gennaro, nell’omonima cappella del Duomo di Napoli.
Ecco gli appuntamenti cruciali della visita pastorale che Benedetto XVI terrà a Napoli domenica 21 ottobre. Il programma è stato ufficializzato ieri dalla Sala stampa vaticana. Otto ore intense nel capoluogo campano; un itinerario che costituisce l’ottavo viag- gio compiuto da Papa Ratzinger in Italia dopo quelli di Bari nel 2005, Manoppello e Verona nel 2006, Vigevano-Pavia, Assisi, Loreto e Velletri in questo 2007.
Il Pontefice partirà alle 8,15 di domenica dall’eliporto vaticano. Alle 9,15 l’elicottero lo depositerà sul piazzale della Stazione Marittima, nel porto di Napoli, dove verrà accolto dall’arcivescovo, il cardinale Crescenzio Sepe, dal nunzio in Italia Giuseppe Bertello, dal sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino, dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e da altre autorità. Da qui un’auto panoramica lo porterà fino a Piazza del Plebiscito, mirabile spazio urbano e scenario architettonico recuperato nel 1994 in occasione dell’allora G7, talvolta utilizzato per manifestazioni, concerti e installazioni d’arte contemporanea. Stavolta tocca al Papa: che vi giungerà alle 9,45 mentre alle 10 - dopo aver indossato i paramenti liturgici nella basilica di San Francesco di Paola - inizierà a presiedere la concelebrazione eucaristica. Ratzinger terrà l’omelia; dopo la Messa, guiderà la recita dell’Angelus e terrà un discorso.
Dopo il rito alle 12,15 - sempre con l’auto panoramica - il Papa verrà portato al Seminario arcivescovile, dove alle 13 riceverà i capi delle delegazioni giunte a Napoli per partecipare all’incontro «Per un mondo senza violenza. Religioni e culture in dialogo». Il programma dell’incontro promosso da Sant’Egidio con la Chiesa di Napoli si apre proprio domenica mattina con la partecipazione alla Messa in Piazza del Plebiscito, alla quale saranno presenti anche alcuni «rappresentanti ecumenici», e prosegue fino a martedì 23 ottobre: saranno tre giorni di incontro e dialogo fra gli esponenti delle Chiese cristiane, delle grandi religioni e di differenti culture per rilanciare lo «spirito di Assisi» nel cuore del Mediterraneo. Con il suo saluto ai delegati nell’aula magna del Seminario, anche Papa Ratzinger offrirà il suo autorevole contributo a un cammino di pace che, avviato nel 1986 da Giovanni Paolo II, oggi «assume il carattere di una puntuale profezia» - come disse lo stesso Benedetto XVI nel messaggio inviato all’incontro di Assisi del settembre 2006.
Alle 13,30 - sempre in Seminario - il Papa pranzerà con i cardinali e i vescovi della Campania e con i partecipanti al meeting internazionale per la pace. Alle 16 il trasferimento in auto panoramica al Duomo dove - alle 16,30 - è prevista l’adorazione del Santissimo Sacramento e la venerazione delle reliquie di san Gennaro nella cappella intitolata al patrono di Napoli, tanto caro al popolo della Chiesa partenopea. Alle 17 l’auto lo ricondurrà alla Stazione Marittima, dove alle 17,30 si alzerà in volo l’elicottero che alle 18,30 giungerà all’eliporto vaticano.