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Visita pastorale del Papa a Napoli ....

ALLARME: "CAMORRA"!!!, "MAMMASANTISSIMA"!!! CAMBIARE ROTTA!!! PER L’ITALIA, PER NAPOLI, RIPARTIRE DALLE RADICI MODERNE, EU-ANGELICHE E FRANCESCANE - dal "presepe"!!! A tutta NAPOLI e al coraggioso Cardinale SEPE un augurio e una sollecitazione, a camminare insieme sulla strada della civiltà del dialogo e dell’amore. W o ITALY !!!

martedì 23 ottobre 2007 di Federico La Sala
TUTTO A "CARO-PREZZO": QUESTO "IL VANGELO CHE ABBIAMO RICEVUTO". IL VANGELO DI RATZINGER, BERTONE, RUINI, BAGNASCO E DI TUTTI I VESCOVI.
PER L’ITALIA E PER LA CHIESA: LA MEMORIA DA RITROVARE. L’"URLO" DI DON PEPPINO DIANA. «La camorra ha assassinato il nostro paese, noi lo si deve far risorgere, bisogna risalire sui tetti e riannunciare la "Parola di Vita"».


L’Italia ripudia la guerra! Ed è per lo (...)

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> ALLARME: "CAMORRA"!!!, "MAMMASANTISSIMA"!!! PER L’ITALIA, PER NAPOLI, RIPARTIRE DALLE RADICI MODERNE, EU-ANGELICHE E FRANCESCANE - dal "presepe"!!! A tutta NAPOLI e al coraggioso Cardinale SEPE un augurio e una sollecitazione, a camminare insieme sulla strada della civiltà del dialogo e dell’amore. W o ITALY !!!

domenica 21 ottobre 2007

Ansa» 2007-10-21 16:06

PAPA: SALVIAMO GIOVANI DA CAMORRA, CATTOLICI IMPEGNATEVI

di Elisa Pinna

NAPOLI - Contro la camorra e una violenza divenuta ormai "mentalità diffusa", papa Ratzinger , da piazza del Plebiscito a Napoli, ha chiesto azioni politiche e una strategia di prevenzione, articolata in scuola e lavoro, per salvare i giovani. Nella sua visita oggi nel capoluogo campano, Benedetto XVI ha rinnovato inoltre un forte appello ai cattolici italiani perché si impegnino in politica e nel sociale e - incontrando 300 leader di tutte le religioni del mondo, qui convenuti per un convegno di Sant’Egidio - ha auspicato che cessino gli odii e le intolleranze nel nome di Dio. Nella città di ’O Sole mio’, Ratzinger ha trovato oggi una pioggia impietosa, un freddo pungente e strade per lo più deserte. Il maltempo non ha impedito però a circa 20 mila persone, infagottate in impermeabili di emergenza, di affollarsi in Piazza del Plebiscito, dove il pontefice ha celebrato una solenne messa, affiancato dal cardinale Crescenzio Sepe, da 77 vescovi e 700 sacerdoti. In prima fila , tra i fedeli, autorità politiche nazionali e locali: il presidente del Consiglio Romano Prodi, che aveva accolto Benedetto XVI al suo arrivo in elicottero alla Stazione Marittima, ha poi preso l’ostia consacrata, al momento della comunione, dalle mani del Pontefice. Con lui anche il ministro della Giustizia Clemente Mastella, il governatore campano Antonio Bassolino, il sindaco Rosa Russo Iervolino. Sul palco dell’altare, eretto davanti alla imponente Basilica di san Francesco di Paola, copia neoclassica del Pantheon di Roma, sedeva una delegazione di fratelli "separati" cristiani: patriarchi ortodossi orientali, con i loro copricapo a cilindro, armeni incappucciati, protestanti.

Nell’omelia, Benedetto XVI ha parlato con chiarezza dei "mali" di Napoli ed ha esortato ad una riscossa morale, intellettuale e spirituale, rivolgendosi sopratutto alle nuove generazioni. "Per molti - ha rimarcato, senza giri di parole - vivere non è semplice : sono tante le situazioni di povertà, di carenza di alloggio, di disoccupazione, di mancanza di prospettive future. C’é poi il triste fenomeno della violenza". "Non si tratta - ha proseguito rivolgendosi ai napoletani - solo del deprecabile numero di delitti della camorra, ma anche del fatto che la violenza tende purtroppo a farsi mentalità diffusa, insinuandosi nelle pieghe del vivere sociale, nei quartieri storici del centro e delle periferie nuove e anonime, con il rischio di attrarre specialmente la gioventù, che cresce in ambienti nei quali prospera l’illegalità, il sommerso, l’arte di arrangiarsi". "Quanto è importante allora - ha esortato - intensificare gli sforzi per una seria strategia di prevenzione, che punti sulla scuola, sul lavoro e sull’aiutare i giovani a gestire il tempo libero".

"E’ necessario - ha insistito - un intervento che coinvolga tutti nella lotta contro ogni forma di violenza, partendo dalla formazione delle coscienze e trasformando le mentalità, gli atteggiamenti, i comportamenti di tutti i giorni". Alla fine della messa, poi il Papa ha chiesto un "forte impegno" dei cattolici italiani in politica. "Molti - ha detto - sono i problemi e le sfide che stanno davanti a noi". Dalla piovosa piazza del Plebiscito, alle 12:00 Benedetto XVI si è trasferito in papamobile nel seminario collinare di Capodimonte. Qui ha incontrato i 300 capi religiosi - cristiani, musulmani, ebrei - che parteciperanno, da stasera a martedì, al convegno di Sant’Egidio. Mai il nome di Dio sia invocato per "giustificare il male e la violenza"; mai le religioni diventino "strumento di odio", ha implorato - davanti a loro - Benedetto XVI, riprendendo lo "spirito di Assisi": un omaggio al suo predecessore Wojtyla che, nel 1986, organizzò nella città di San Francesco il primo incontro tra le fedi del mondo per pregare insieme contro i pericoli dell’olocausto nucleare derivanti dalla guerra fredda. Dopo un pranzo con i capi religiosi, a cui è stato invitato anche il premier Prodi, Ratzinger si è concesso qualche momento di riposo. Nel pomeriggio, prima di ripartire per Roma, é previsto un suo omaggio, in Duomo, alle reliquie di San Gennaro, patrono ed eroe dei napoletani.


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