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Visita pastorale del Papa a Napoli ....

ALLARME: "CAMORRA"!!!, "MAMMASANTISSIMA"!!! CAMBIARE ROTTA!!! PER L’ITALIA, PER NAPOLI, RIPARTIRE DALLE RADICI MODERNE, EU-ANGELICHE E FRANCESCANE - dal "presepe"!!! A tutta NAPOLI e al coraggioso Cardinale SEPE un augurio e una sollecitazione, a camminare insieme sulla strada della civiltà del dialogo e dell’amore. W o ITALY !!!

martedì 23 ottobre 2007 di Federico La Sala
TUTTO A "CARO-PREZZO": QUESTO "IL VANGELO CHE ABBIAMO RICEVUTO". IL VANGELO DI RATZINGER, BERTONE, RUINI, BAGNASCO E DI TUTTI I VESCOVI.
PER L’ITALIA E PER LA CHIESA: LA MEMORIA DA RITROVARE. L’"URLO" DI DON PEPPINO DIANA. «La camorra ha assassinato il nostro paese, noi lo si deve far risorgere, bisogna risalire sui tetti e riannunciare la "Parola di Vita"».


L’Italia ripudia la guerra! Ed è per lo (...)

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> ALLARME: "CAMORRA"!!!, "MAMMASANTISSIMA"!!! CAMBIARE ROTTA!!! ---Contro la «povertà che si espande a macchia d’olio», l’iniziativa «Aiutami a crescere» promossa dal cardinale Crescenzio Sepe (di Giacomo Galeazzi - “Adotta un bimbo napoletano”).

martedì 29 dicembre 2009

“Adotta un bimbo napoletano”

di Giacomo Galeazzi (La Stampa, 29 dicembre 2009)

La Chiesa si mobilita per i «ninos de rua» della porta accanto. «Con trenta euro al mese i bambini poveri di Napoli potranno avere cibo e andare a scuola», afferma il cardinale Crescenzio Sepe, promotore dell’iniziativa «Aiutami a crescere». Contro la «povertà che si espande a macchia d’olio» l’arcidiocesi partenopea sperimenta la solidarietà «glocal», adattando alla realtà locale una formula che da anni sta dando ottimi risultati nei paesi in via di sviluppo. Grazie a questo nuovo modello di volontariato la Chiesa napoletana sostituisce le adozioni a distanza con quelle di vicinanza. In pratica ai fedeli viene proposto di adottare un bambino della propria città per non lasciarlo in strada.

Attraverso la fondazione Onlus «In nome della vita», presieduta da Sepe, saranno subito sostenuti un centinaio di minori disagiati che vivono nei «quartieri a rischio. Si potrà adottare un baby concittadino con un solo euro al giorno, garantirgli un regolare percorso scolastico e, se necessario, un aiuto alimentare. I soldi raccolti serviranno anche ad aprire un «banco alimentare per l’infanzia» che consentirà alle parrocchie di distribuire cibo per i neonati. «La povertà è un fenomeno in crescita anche a causa della crisi mondiale- spiega Sepe, organizzatore anche dell’asta di beneficenza in Curia con il cantante Massimo Ranieri.

«La Chiesa, da sempre, ha fatto della lotta alla povertà uno degli impegni principali- evidenzia l’ex «Papa rosso (cioè ministro vaticano delle Missioni) destinato da Benedetto XVI a ridare slancio a una delle diocesi più difficili d’Italia-. Anche qui a Napoli, considerando la situazione particolarmente complicata, realizziamo progetti chiari e precisi. La priorità è combattere il disagio». Una battaglia combattuta in prima linea, in un tradizionale «avamposto» della dottrina sociale.

«Non c’è pace senza giustizia e non c’è giustizia senza lotta alla povertà», evidenzia Sepe, reclamando «una più equa distribuzione delle ricchezze che pochi uomini e nazioni pretendono di controllare e governare in nome di una superiorità e di un diritto che spesso si traduce in sfruttamento e violenza». La carità, quindi, come risposta ad una «realtà triste e drammatica, di dimensioni enormi che non si può affrontare da soli, senza la solidarietà».

L’arcidiocesi ha creato la «banca dei poveri» alla quale Sepe ha donato lo stipendio di un anno. «Serve ai giovani e ai padri di famiglia senza un lavoro per darsi un’occupazione e procurarsi un reddito- evidenzia il cardinale-. Aiutiamo chi ha idee e progetti ma non ha risorse economiche per realizzarli». Il fondo «Spes», speranza, eroga in Curia prestiti fino 20mila euro a tasso zero.

E contro «egoismi e posizioni di privilegio», Sepe mette in guardia da «misure accentuano che le disuguaglianze: guai a sentirsi un nuovo dio ma senza anima né futuro».

A Natale la basilica dei Santi Severino e Sossio ha accolto 400 poveri per il pranzo e venerdì la Marcia della pace attraverserà le periferie.


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