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Visita pastorale del Papa a Napoli ....

ALLARME: "CAMORRA"!!!, "MAMMASANTISSIMA"!!! CAMBIARE ROTTA!!! PER L’ITALIA, PER NAPOLI, RIPARTIRE DALLE RADICI MODERNE, EU-ANGELICHE E FRANCESCANE - dal "presepe"!!! A tutta NAPOLI e al coraggioso Cardinale SEPE un augurio e una sollecitazione, a camminare insieme sulla strada della civiltà del dialogo e dell’amore. W o ITALY !!!

martedì 23 ottobre 2007 di Federico La Sala
TUTTO A "CARO-PREZZO": QUESTO "IL VANGELO CHE ABBIAMO RICEVUTO". IL VANGELO DI RATZINGER, BERTONE, RUINI, BAGNASCO E DI TUTTI I VESCOVI.
PER L’ITALIA E PER LA CHIESA: LA MEMORIA DA RITROVARE. L’"URLO" DI DON PEPPINO DIANA. «La camorra ha assassinato il nostro paese, noi lo si deve far risorgere, bisogna risalire sui tetti e riannunciare la "Parola di Vita"».


L’Italia ripudia la guerra! Ed è per lo (...)

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> ALLARME: "GOMORRA"!!! La buona-indicazione di ’CIENT’ANNE’ di Mario MEROLA !!! Stato e Chiesa: RIPARTIRE DALLE RADICI, EU-ANGELICHE E FRANCESCANE - dal "presepe"!!! A tutta NAPOLI e al coraggioso Cardinale SEPE un augurio e una sollecitazione, a camminare insieme sulla strada della civiltà del dialogo e dell’amore - in modo deciso e nuovo!!!

martedì 28 novembre 2006

IL PRESIDENTE A NAPOLI

Terzo giorno di visita del capo dello Stato nella sua città natale Incontro al rione Sanità

Chiesa e Stato insieme per i giovani

Napolitano: comune missione educativa«Non bisogna mai perdere la speranza di recuperare chi ha preso una strada malsana e pericolosa»

Da Napoli Valeria Chianese (Avvenire, 28.11.2006)

Lo Stato e la Chiesa hanno «una comune missione educativa» e sono «chiamati a servire gli stessi valori di moralità e di eticità» soprattutto nelle situazioni sociali più difficili. Lo ha detto ieri Giorgio Napolitano durante la visita nel rione Sanità, culminata nella cerimonia svoltasi nella monumentale chiesa di Santa Maria in occasione dell’inaugurazione del primo sportello telematico. Lo avevano accolto le campane a festa e l’affetto della folla che innalzava come bandiere le magliette con la scritta Mi chiamo Giorgio e sono nato a Napoli. «Negli anni si è perso qualcosa», ha detto il presidente della Repubblica durante la cerimonia e rivolgendosi in particolare al cardinale Crescenzio Sepe, al parroco don Antonio Loffredo e ai numerosi ragazzi e giovani che affollavano il santuario. «La morale del lavoro presupponeva che ci fosse il lavoro. La morale della solidarietà è effettivamente difficile se corre il sangue. Ma se vogliamo, dobbiamo e possiamo ritrovarla. La politica deve fare la sua parte per evitare che voi ragazzi dei quartieri siate costretti ad andare via o addirittura a perdervi».

Ha quindi risposto alle domande puntuali dei giovani che riguardavano, appunto, come fare a restare a Napoli, come ritrovare la speranza. Il capo dello Stato allora ha citato il racconto di una mamma il cui figlio di 16 anni aveva abbandonato la scuola e stava per perdersi. È stata la scuola a recuperarlo, aveva rivelato. «Queste storie ci dicono - ha commentato il presidente - che non bisogna mai perdere la speranza di recuperare chi ha preso una strada malsana e pericolosa». Purtroppo esiste anche il potere di suggestione sui giovani da parte di "bande spietate". Bisogna impegnarsi perché è un rischio grave se i modelli di comportamento della criminalità «cominciano a diffondersi tra ragazzi che nulla hanno a che fare con l’illegalità. La politica - ha aggiunto - ha le sue responsabilità e deve fare la sua parte. Questi sportelli telematici sono delle prime risposte. A ltre devono venire dagli Enti locali e dai cittadini attraverso le loro associazioni. Bisogna cercare di non fare andare via da Napoli chi ha studiato e si è formato qui e possibilmente di offrire delle occasioni per tornare a chi se n’è già andato».

Il presidente, nel suo terzo giorno di visita, era accompagnato dalla moglie signora Clio, dal ministro per l’Innovazione tecnologica, Luigi Nicolais, dal presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, dal presidente del Consiglio regionale, Sandra Lonardo, dal sindaco, Rosa Russo Iervolino, dal presidente della Provincia, Dino Di Palma. Ieri mattina in prefettura è stato firmato il protocollo d’intesa tra ministero dell’istruzione, Regione Campania ed enti locali, che permetterà a 70 scuole di restare aperte anche al pomeriggio, grazie a un finanziamento del governo di 4 milioni di euro che si andranno a sommare ai fondi messi a disposizione dalla Regione.

Il Presidente Napolitano ha voluto sottolineare come «la realtà napoletana è fatta anche di difficoltà, criticità e nodi da sciogliere, ma sarebbe assurdo, insensato per Napoli e per il Paese, suicida, mettere l’accento solo su quello che va corretto, su quello che non si è riuscito a risolvere». Il capo dello Stato, riferendosi poi ai giovani, ha sottolineato che «i progetti non vengono solo dalle istituzioni, si fanno anche dal basso. Bisogna saper valorizzare tutte queste realtà: i giovani, i precari e i ricercatori». Ha poi rivolto parole d’elogio ai docenti: «Ho sempre creduto che gli insegnanti, a partire da quelli della scuola dell’obbligo, siano una delle più grandi energie istituzionali. Oggi hanno un compito educativo fondamentale, soprattutto a Napoli». E agli educatori ha ricordato: «Anche il problema che ci angoscia, ci assilla, della lotta alla criminalità, che è sicuramente di spettanza dello Stato e delle Forze dell’ordine, ha un carattere sociale e culturale. Deve crescere l’accoglienza civile, l’adesione ai valori della legalità, ai valori morali e della Costituzione a cui tutti devono collaborare».


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