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"CHARISSIMI, NOLITE OMNI SPIRITUI CREDERE... DEUS CHARITAS EST" (1Gv., 4, 1-8). "Se mi sbalio, mi coriggerete"(Giovanni Paolo II).

"Deus caritas est" (2006). Sul Vaticano, in Piazza san Pietro, il "Logo" del Grande Mercante!!! Caro BENEDETTO XVI ... Messa in latino? Ma quale latino?! Quello a "motu proprio"? "Sàpere aude!". Faccia come insegna CONFUCIO. Provveda a RETTIFICARE I NOMI. Segua FRANCESCO !!! E ri-mediti sulla ’sollecitazione’ (Un "Goj") di Luigi Pirandello ... a Benedetto XV.

Un tragico "lapsus" (Sigmund Freud) più che millenario .... contro lo spirito evangelico e la "divina commedia" (Dante Alighieri)!!!
domenica 27 gennaio 2008 di Federico La Sala
[...] Nell’anniversario del “Giorno della memoria”, il 27 gennaio, non poteva essere ‘lanciato’ nel ‘mondo’ un “Logo” ... più ‘bello’ e più ‘accattivante’, molto ‘ac-captivante’!!! [...]

FORZA “Deus caritas est”?!
Altro che la Chiesa di Maria... - e Giuseppe!?
Questa è la Chiesa ... del “latinorum”!!!
Caro BENEDETTO XVI ...
Corra, (...)

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> "Deus caritas est". Caro BENEDETTO XVI ... Messa in latino? Ma quale latino?! Faccia come insegna CONFUCIO: provveda a RETTIFICARE I NOMI. Segua FRANCESCO !!!

giovedì 19 ottobre 2006

SATIRA. Il "van-gélo della preziosi-tà"


Novità clamorose in arrivo nella Chiesa Cattolica

“ite missa est, BMW, VOLVO, VOLKSWAGEN are the best”

di Sergio Grande *

Dal nostro inviato a Verona. La visita del Papa a Verona, al di la dei discorsi ufficiali, sarà foriera di importanti novità per la Chiesa Cattolica italiana e non solo italiana. La Chiesa Cattolica si appresta a fare importanti cambiamenti che la metteranno al passo con i tempi.

Archiviati oramai da tempo i mezzi di locomozione evangelici, quali asinelli o muli, si opterà decisamente per le berline di classe superiore, meglio se SUV e meglio ancora se corazzate e superaccessoriate. Al classico corteo di asini, muli o cammelli verrà sostituito quello di auto, ognuna delle quali con un dignitario di corte a bordo. A Verona è questo lo schieramento che è stato presentato al mondo: in testa l’auto papale per eccellenza, con targa CV1, con a bordo il papa in trono e i suoi due più stretti collaboratori. Dietro cinque auto tutte nere delle più note case automobilistiche. Infine un pullman dove prendono posto i supporters, pronti ad applaudire ogni discorso del papa. Tutti intorno quelli che indubitabilmente sono guardie del corpo pronte a qualsiasi bisogna. Schema simile dovranno assumere anche i vescovi ed i parroci.

Con tali novità il Vaticano intende contrastare il cosiddetto “vangelo della prosperità” di origine protestante. Le chiese e i “pastori” sostenitori di tale “vangelo” proveniente dal nordamerica, sono noti per le loro auto lunghe dieci metri per tre, per gli abiti extralusso che indossano, per le adunate oceaniche che riescono ad organizzare, per le donne patinate che li accompagnano e per i soldi che riescono a spremere dai loro “fedeli” ai quali elargiscono, in abbondanza, la promessa di “cospicue benedizioni dall’alto” che renderanno loro altrettanti soldi e successo. Campa cavallo!

Anche la Chiesa Cattolica intende perseguire tale strada per evitare lo svuotamento delle chiese e soprattutto delle casse vaticane. Ma la novità più interessante riguarderà la liturgia. Per realizzare il “vangelo della prosperità” la Chiesa Cattolica ha deciso di aprirsi agli sponsor, come fanno le squadre di calcio che, dopo gli evangelicali nordamericani, sono la religione concorrente più temibile oggi presente sul mercato. E quando si tratta di sponsor non si può andare troppo per il sottile, come è successo con la giornata mondiale dei giovani tenuta ultimamente in Germania dove gli sponsor furono alcune banche che pochi loschi individui accusano di essere finanziatrici di industrie belliche e sostenitrici di guerre in giro per il mondo. Largo dunque alle “Banche armate”, che sono le più ricche di soldi. Si sa sono i soldi che fanno la guerra e viceversa.

Ma largo anche alle industrie automobilistiche. Il Papa in persona ha dato l’esempio prestandosi a fare da testimonial per auto extralusso. E allora ecco che a qualcuno in vaticano è venuto in mente una innovazione “liturgica” che mette d’accordo tradizione e modernità.

Come è noto verrà reintrodotta la possibilità di dire la messa in lingua latina. Come i pochi superstiti di tali riti forse ricordano, le messe in latino finivano con la formula “ite missa est”. Ebbene questa formula sarà modificata con l’aggiunta del nome dello sponsor della specifica messa. Ogni parrocchia o diocesi avrà il suo sponsor e potrà esercitare il proprio “discernimento” nella selezione delle aziende. I parroci avranno la possibilità di sponsorizzare prodotti ed aziende locali. Le diocesi aziende e prodotti provinciali. Sarà emanato un rigido elenco di regole per evitare concorrenze illecite fra i vari livelli ecclesiali. Così per le messe celebrate direttamente dal Papa, e vista la sua spiccata predilezione per le auto, verrà usata la formula “ite missa est, BMW, SAAB, VOLKSWAGEN are the best”, con un miscuglio di latino ed inglese che unisce passato e presente della chiesa. Formule simili potranno essere adottate dai vescovi o dai parroci. E così i nostalgici del Concilio Vaticano II e del Vangelo sono serviti.

___ *

www.ildialogo.org, Giovedì, 19 ottobre 2006


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