Inviare un messaggio

In risposta a:
Per Gaza, agire subito!!!

"Golia - Superman", il "Superuomo" scatenato !!! Denuncia ONU: ormai «GAZA è una prigione per palestinesi. E Israele sembra aver gettato via la chiave». Sul Libano, sganciate milioni di bombe cluster.

lunedì 13 novembre 2006 di Federico La Sala
[...] Critiche alla politica dell’esecutivo guidato da Olmert arrivano però anche dall’interno. Il gruppo umanitario israeliano B’Tselem accusa infatti il proprio governo di essersi macchiato di un crimine di guerra quando il 28 giugno 2006 ha ordinato la distruzione della Centrale elettrica di Gaza. «Un obiettivo esclusivamente civile», si legge nella denuncia. Attaccato «per soddisfare un desiderio di vendetta» [...]
[...] un militare israeliano che, per la prima volta, ha ammesso che (...)

In risposta a:

> "Golia - Superman", il "Superuomo" scatenato !!! Denuncia ONU: ormai «GAZA è una prigione per palestinesi. E Israele sembra aver gettato via la chiave». Sul Libano, sganciate milioni di bombe cluster.

lunedì 27 novembre 2006

Libano, denuncia dell’Onu: le bombe israeliane hanno devastato l’agricoltura *

Le bombe di Tel Aviv hanno causato, durante la guerra scatenata lo scorso luglio, danni al settore agricolo in Libano per 280 milioni di euro. Lo ha annunciato la Fao, l’agenzia dell’Onu per l’agricoltura e l’alimentazione. In particolare, il conflitto, secondo la Fao, «ha colpito il settore agricolo in modo diretto, per via dei bombardamenti che hanno danneggiato o distrutto le coltivazioni, gli allevamenti e le attrezzature agricole».

Ma molto più grave, secondo il rapporto, è stato l’impatto economico indiretto del conflitto in termini di perdita dei mercati e di posti di lavoro. I più poveri sono stati i più colpiti. I bombardamenti israeliani, infatti, come riferisce l’analisi della Fao, hanno avuto come bersaglio principalmente il sud del Libano e i sobborghi sud di Beirut, aree tra le più povere del paese dove l’agricoltura rappresenta quasi il 70% delle fonti di reddito delle famiglie. Le perdite maggiori sono state attribuite all’impossibilità di accedere ai campi durante il conflitto, che ha coinciso con un momento cruciale per il raccolto di alcune coltivazioni destinate all’esportazione (principalmente frutta e patate).

Secondo il rapporto buona parte della produzione di quest’anno è rimasta a marcire nei campi, poichè i bombardamenti hanno costretto i contadini ad abbandonare la terra, e le vie di comunicazione per il mercato sono diventate impraticabili. Per di più, molti campi agricoli saranno inutilizzabili fino a quando non verranno rimosse le bombe inesplose. Questa è la situazione per il 25% della terra coltivata del sud del Libano. Il totale delle perdite finanziarie dovute ai danni fisici e alla perdita del raccolto di coltivazioni e produzione ortofrutticola nel solo Libano meridionale ammonta a circa 94 milioni di dollari, ma il danno finanziario complessivo alla produzione agricola è ben più alto ed è stimato intorno a 232 milioni di dollari secondo la FAO.

Circa 3.050 bovini da latte, 1.250 tori, 15.000 tra capre e pecore, 18.000 alveari e oltre 600.000 polli sono andati perduti come diretta conseguenza delle ostilità. La Fao quantifica le perdite finanziarie nel settore zootecnico a circa 22 milioni di dollari. Per quanto riguarda il settore della pesca, la distruzione delle infrastrutture nel porto di Ouzaii, e la perdita di 328 imbarcazioni con relative attrezzature, ha causato danni complessivi per circa 3 milioni di dollari. L’avere centrato gli allevamenti di trote di Hermel, nella Valle di Bekaa, ha causato la perdita di circa 300 tonnellate di pesce. La valutazione della Fao porta la perdita complessiva del settore pesca a 9,7 milioni di dollari. Per il settore forestale i danni stimati sono di circa 16 milioni di dollari principalmente a causa degli incendi non domati esplosi nel corso delle ostilità.

«Con la perdita dei proventi della produzione agricola e zootecnica, molti contadini si sono pesantemente indebitati. Era prassi corrente per loro ripagare i debiti nel periodo del raccolto, che va da maggio ad ottobre, quando si assicurano il credito per la stagione produttiva successiva», dice Anne Bauer, Direttrice della Divisione Fao Operazioni d’emergenza e riabilitazione. La Fao ha quindi identificato una serie di iniziative prioritarie, da realizzare entro i prossimi 6-12 mesi. Sono stati assicurati finanziamenti iniziali per l’istituzione di un piccolo ufficio che coordini le attività per la ripresa rapida del settore, ma la Fao cerca ancora ulteriori 17 milioni di dollari per altre iniziative prioritarie. Per quanto riguarda gli aiuti, a fine settembre il ministro italiano dell’agricoltura Paolo De Castro ha avviato un accordo di cooperazione con il suo omologo libanese, Talal Sahali. Sulla base dell’accordo è stata costituita una task-force di esperti incaricata di cooperare per la definizione di programmi di sviluppo e iniziative in campo agricolo in Libano.

* www.unita.it, Pubblicato il: 27.11.06 Modificato il: 27.11.06 alle ore 15.23


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: