Per Gaza, agire subito!!!

"Golia - Superman", il "Superuomo" scatenato !!! Denuncia ONU: ormai «GAZA è una prigione per palestinesi. E Israele sembra aver gettato via la chiave». Sul Libano, sganciate milioni di bombe cluster.

lunedì 13 novembre 2006.
 

[...] Critiche alla politica dell’esecutivo guidato da Olmert arrivano però anche dall’interno. Il gruppo umanitario israeliano B’Tselem accusa infatti il proprio governo di essersi macchiato di un crimine di guerra quando il 28 giugno 2006 ha ordinato la distruzione della Centrale elettrica di Gaza. «Un obiettivo esclusivamente civile», si legge nella denuncia. Attaccato «per soddisfare un desiderio di vendetta» [...]

[...] un militare israeliano che, per la prima volta, ha ammesso che sul Libano sono stati sparati migliaia di missili e che solo il suo battaglione ha sganciato almeno «1,2 milioni di bombe cluster» [...]


L’Onu: Gaza è una prigione senza chiave*

ONU. La denuncia, durissima, arriva dall’Onu, per bocca del relatore speciale per i diritti umani nei territori occupati, il sudafricano John Dugard . «In altri Paesi si parlerebbe di pulizia etnica, ma la correttezza politica proibisce un tale linguaggio quando si tratta di Israele», ha detto martedì di fronte alla commissione per i diritti umani di Ginevra.

La situazione, sostiene Dugard, peggiora di anno in anno. Ma le critiche sono rivolte anche al resto del mondo: «Se la comunità internazionale non è in grado di assumere una qualche iniziativa al riguardo - ha affermato - non ci si deve poi sorprendere se la gente non crede che ci sia un serio impegno per la tutela dei diritti dell’uomo». Accuse a Usa, Unione Europea e Canada per aver congelato i finanziamenti all’Autorità Nazionale Palestinese come ritorsione dopo l’avvento al governo dei radicali di Hamas.

Irritata la reazione del governo israeliano, che in un comunicato ha definito «allarmante la sconnessione» tra il rapporto di Dugard e l’esperienza vissuta dai cittadini israeliani, costretti a dover continuare ad «affrontare la quotidiana minaccia del terrorismo palestinese».

Critiche alla politica dell’esecutivo guidato da Olmert arrivano però anche dall’interno. Il gruppo umanitario israeliano B’Tselem accusa infatti il proprio governo di essersi macchiato di un crimine di guerra quando il 28 giugno 2006 ha ordinato la distruzione della Centrale elettrica di Gaza. «Un obiettivo esclusivamente civile», si legge nella denuncia. Attaccato «per soddisfare un desiderio di vendetta».

www.unita.it, Pubblicato il: 27.09.06 Modificato il: 27.09.06 alle ore 13.07


LIBANO, BAMBINO UCCISO DA UNA BOMBA A GRAPPOLO *

Mohammed Hassan Sultan, aveva 9 anni. È morto sul colpo per lo scoppio di una bomba a grappolo, nei pressi della casa dove abitava con la famiglia, nel villaggio di Sawwaneh, in Libano, a circa 17 chilometri a nord del confine israeliano. La deflagrazione ha colpito altre tre persone che hanno riportato varie ferite su tutto il corpo. Lo stesso è accaduto a Qaaqayiet al-Jisr, a circa 10 chilometri da Sawwaneh, dove una donna di 36 anni è rimasta ferita nell’esplosione di un’altra cluster bomb. Ma queste non sono le prime persone che in Libano muoiono a causa delle famigerate bomblets dopo la fine della guerra scatenata da Israele contro Hezbollah. Dal 14 agosto scorso, data della cessazione delle ostilità, le bombe a grappolo hanno già provocato la morte di almeno 15 persone, da aggiungersi ai circa 1.200 registrati solo in Libano nel corso della guerra, e novanta feriti.

Secondo gli esperti in sminamento delle Nazioni Unite, in Libano ci sarebbe ancora un milione di ordigni inesplosi sparsi sul territorio, in particolare nella regione meridionale. E non solo. Secondo dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, su un milione circa di sfollati fuggiti dalle loro case durante il conflitto, ben duecentomila non hanno ancora potuto fare ritorno sempre per la presenza dei micidiali ordigni inesplosi lasciati sul terreno dalle cluster bomb.

Cluster bomb, bombe a grappolo, bomblets: in qualsiasi modo le si voglia chiamare, le armi a grappolo contengono centinaia di submunizioni (le bomblets appunto) ideate per spargersi quando vengono rilasciati. L’effetto: frammenti di proiettili che penetrano il corpo, mutilando o provocando letali emorragie interne provocando la morte di circa il 30% delle vittime. Da sottolineare che le bombe a grappolo non sono esplicitamente proibite dalle leggi di guerra, sebbene la Convenzione di Ginevra ne sottolinei i rischi per la popolazione civile. Tuttavia il «tasso di fallimento» - ovvero la percentuale di ordigni che cade senza esplodere - è di norma piuttosto alta: in Libano si è registrato un dato superiore al 30%, il che rende la situazione peggiore di quanto già avvenuto in altri teatri quali il Kosovo e l’Iraq. Il risultato: le bomblets si trasformano in una piccole mine antiuomo. In migliaia di piccole mine. Si tratta di ordigni particolarmente insidiosi proprio perché piccolissimi, dalle dimensioni non superiori a quelle di normali batterie per torce elettriche, e dunque difficili da individuare. Ogni bomba a grappolo ne contiene centinaia.

Per questo moltissime organizzazioni umanitarie, dalla Croce Rossa a Human Right Watch chiedono di bandirne l’uso. Nonostante questo Israele ancora non ha risposto alle richieste dell’Onu di fornire una mappa dettagliata per il ritrovamento degli ordigni inesplosi.

Giovedì 28 alle 7.40, in onda su RaiNews 24, e su Raitre, l’intervista a un militare israeliano che, per la prima volta, ha ammesso che sul Libano sono stati sparati migliaia di missili e che solo il suo battaglione ha sganciato almeno «1,2 milioni di bombe cluster». *

www.unita.it, Pubblicato il: 27.09.06 Modificato il: 27.09.06 alle ore 18.05


Sul tema, nel sito, si cfr.:

"FORZA ISRAELE" ... E ISRAELE.

ISRAELE E PALESTINA... LA TERRA PROMESSA. Un’indicazione (1930) di Sigmund Freud

«Superman è senza dubbio ebreo!». Oltre-uomo o..... Superuomo (Nietzsche)? Il lato inquietante di una storia

LA STATUA DELLA LIBERTA’ DEGLI U.S.A. - CON LA SPADA SGUAINATA: "GUAI AI VINTI"!!! "IN GOD WE TRUST": TUTTO A CARO-PREZZO ("DEUS CARITAS EST")!!! LA LEZIONE DI FRANZ KAFKA, IL MAESTRO DELLA LEGGE.


Rispondere all'articolo

Forum