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Per Gaza, agire subito!!!

"Golia - Superman", il "Superuomo" scatenato !!! Denuncia ONU: ormai «GAZA è una prigione per palestinesi. E Israele sembra aver gettato via la chiave». Sul Libano, sganciate milioni di bombe cluster.

lunedì 13 novembre 2006 di Federico La Sala
[...] Critiche alla politica dell’esecutivo guidato da Olmert arrivano però anche dall’interno. Il gruppo umanitario israeliano B’Tselem accusa infatti il proprio governo di essersi macchiato di un crimine di guerra quando il 28 giugno 2006 ha ordinato la distruzione della Centrale elettrica di Gaza. «Un obiettivo esclusivamente civile», si legge nella denuncia. Attaccato «per soddisfare un desiderio di vendetta» [...]
[...] un militare israeliano che, per la prima volta, ha ammesso che (...)

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> "Golia - Superman", il "Superuomo" scatenato !!! Denuncia ONU: ormai «GAZA è una prigione per palestinesi. E Israele sembra aver gettato via la chiave». Sul Libano, sganciate milioni di bombe cluster.

martedì 19 dicembre 2006

L’annuncio del cessate il fuoco dato dal presidente Abu Mazen in tv. In mattinata le violenze tra i due partiti palestinesi erano costate la vita a 4 persone

Gaza, notte di tregua Fatah-Hamas dopo una giornata di scontri e vittime

Ritrovato cadavere l’ufficiale dell’Intelligence rapito ieri. L’esercito israeliano spara e uccide una ragazzina di 13 anni a Tulkarm

GAZA - Dalle 22 italiane scatta a Gaza la tregua che dovrebbe mettere fine agli scontri tra militanti di Hamas e di Fatah. L’annuncio è stato dato dal presidente palestinese Abu Mazen in tv dopo una giornata di violenze costate complessivamente quattro morti e una ventina di feriti, tra cui anche dei bambini. Sempre oggi è stato trovato il cadavere del colonnello dell’Intelligence generale sequestrato ieri dai miliziani di Hamas. A queste vanno poi aggiunte tre vittime dell’esercito israeliano. A Tulkarm sotto i colpi dei militari di Tel Aviv sono caduti una ragazzina di 13 anni scambiata per un miliziano e un’attivista palestinese. Un esponente di Fatah è stato ucciso invece a Nablus.

L’intesa tra i due schieramenti è stata raggiunta al termine di una riunione d’urgenza promossa dal governo egiziano a cui hanno preso parte tutti i capi delle forze di sicurezza e di polizia palestinesi. Tutte le si sono dette daccordo a far scattare un cessate il fuoco immediato e a riconsegnare gli ostaggi catturati.

Dopo aver innescato gli scontri sabato scorso annunciando l’intenzione di indire elezioni anticipate per uscire dallo stallo politico che attanaglia l’Autorità nazionale palestinese, il presidente Abu Mazen aveva lanciato nel pomeriggio un appello per una tregua. "In nome dell’unità nazionale - ha detto in un comunicato - chiedo a tutti, senza eccezioni, di rispettare il cessate il fuoco e di cessare le uccisioni e tutte le altre operazioni". Alle parole di Abu Mazen aveva risposto il premier Ismail Haniyeh con un altro appello lanciato stasera dagli schermi della televisione palestinese. L’esponente di Hamas aveva chiesto a tutti di mantenere la calma e cessare l’uso delle armi.

Nei combattimenti che si sono verificati all’alba nell’ospedale Shifa di Gaza è stato ucciso un sostenitore di Hamas. Negli scontri avvenuti nel centro della città sono rimasti feriti anche cinque ragazzini che tornavano da scuola e sono morti un militante di Fatah e due poliziotti fedeli al partito del presidente Abu Mazen.

Nella mattinata di oggi si sono susseguiti una serie di attentati e rapimenti che lasciano intuire il clima da guerra civile. In particolare colpi d’arma da fuoco di carattere intimidatorio sono stati sparati contro la abitazione di Khaled Abu Hillal, portavoce del ministero degli interni. Non è tutto: il governatore del Nord della Striscia di Gaza, Ismail Abu Shemala, è stato oggetto di un attentato, probabilmente da parte di militanti di Hamas, ma è rimasto illeso.

A Gaza molti negozi oggi hanno chiuso per timore degli scontri. Le strade sono semi deserte. Il traffico stradale è ridotto. Le due fazioni si sono accusate a vicenda di avere dato inizio agli scontri, iniziati in mattinata vicino all’ospedale di Gaza City e proseguiti vicino alla sede dell’intelligence palestinese, fedele ad Abu Mazen, colpita anche da alcuni colpi di mortaio.

Intanto ieri sera è stato rilasciato l’ex ministro per gli Affari dei detenuti, Sofian Abu Zaida, rapito alcune ore prima da Hamas. Uomini di Fatah avevano sequestrato 11 militanti di Hamas per ottenere la liberazione dell’ex ministro.

(la Repubblica, 19 dicembre 2006)


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