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SCIOPERO DEI GIORNALISTI ...LIBERTA’ DI STAMPA E DEMOCRAZIA IN PERICOLO. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Il rinnovo del contratto dei giornalisti è un diritto primario”. Serventi Longhi: "Parole come pietre". Siddi: "Viva gratitudine al Capo dello Stato". E il grido d’allarme di Furio Colombo.

giovedì 16 novembre 2006 di Federico La Sala
[...] Se i titolari dell’imprese editoriali continueranno a negare non solo il diritto alla contrattazione ma anche il diritto al confronto tra parti sociali, anche a fronte dell’alto messaggio del Presidente della Repubblica, vorrà dire che occorrerà aprire una seria e severa riflessione nel Paese sul venir meno di una funzione fondamentale degli editori che, in tal caso sarebbero avviati verso la via, pubblicamente insostenibile, dell’irresponsabilità sociale.
La tutela di un bene (...)

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> SCIOPERO DEI GIORNALISTI ...LIBERTA’ DI STAMPA E DEMOCRAZIA IN PERICOLO. --- Tagli anche all’editoria. La manovra economica su cui il governo ha posto lunedì la fiducia alla Camera prevede sforbiciate anche ai finanziamenti per i giornali.

mercoledì 23 luglio 2008

Manovra, tagli anche all’editoria: preoccupazione dell’Fnsi *

Tagli anche all’editoria. La manovra economica su cui il governo ha posto lunedì la fiducia alla Camera prevede sforbiciate anche ai finanziamenti per i giornali. La Federazione Nazionale della Stampa, in una nota, ha voluto esprimere la sua «preoccupazione»: «La sforbiciata, decisa a oltre metà anno, quando le programmazioni sono definitivamente impostate - si legge nella nota - mette in difficoltà soprattutto i giornali di idee e gestiti in cooperativa, che non godono di contributi indiretti. Si pone un problema per la tenuta delle testate e per l’occupazione che, viceversa, un precedente emendamento governativo intende giustamente considerare come elemento importante (insieme alle copie realmente tirate e diffuse) per la parametrazione delle voci di sostegno».

«Ci sono imprese -sottolinea la Fnsi- non meramente mercantili per le quali, nel rispetto della trasparenza e della correttezza, è giusta l’assunzione di un onere pubblico quale intervento sui costi della democrazia, di cui l’informazione è un asse fondamentale. Prima di tagli generalizzati, oggi motivo di incertezza per il futuro anche per chi ha le carte in regola, è necessario avviare e definire una seria riforma dell’editoria che faccia giustizia dei luoghi comuni, che faccia economia di spese eliminando il sostegno alle imprese pirata, che non travolga anche chi merita perché fa vera informazione, arricchendo il panorama del pluralismo e assicurando il corretto impiego del lavoro giornalistico».

La Giunta dell’Fnsi ha chiesto un incontro urgente al Sottosegretario all’editoria Bonaiuti.

* l’Unità, Pubblicato il: 22.07.08, Modificato il: 22.07.08 alle ore 18.26


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