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Per una buona economia - domestica....

GOVERNO-PRODI : UNA FINANZIARIA PER L’ITALIA E PER L’EUROPA. Un "segnale" (piccolo, ma segnale): il premier e i ministri si sono ridotti del 30% le loro indennità.

domenica 1 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] Il premier ha parlato della "più grande redistribuzione di risorse mai fatta da un governo: i poveri - ha spiegato - diventeranno un po’ meno poveri. Il contrario di quello che stava accadendo. Aiuteremo chi ha meno". Padoa Schioppa l’ha spiegata, più tecnicamente, così: "Abbiamo puntato su tre obiettivi: portare i conti dello Stato fuori dalla zona di pericolo, ridistribuire risorse e aprire una prospettiva di sviluppo. Le mani nelle tasche degli italiani? Non è vero: c’è una (...)

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domenica 1 ottobre 2006

Manovra da 33,4 miliardi Tornano 5 le aliquote Irpef Rendite finanziarie al 20%

(www.ilsole24ore.com, 1 ottobre 2006)

Nonostante le assicurazioni del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che ancora nella serata di giovedì scorso confermava l’entità della Finanziaria in 30 miliardi di euro, quella uscita dal consiglio dei ministri del giorno successivo (venerdì 29 settembre) è una manovra più pesante: in tutto 33,4 miliardi di euro, con 13 miliardi complessivi calcolati dal Governo sotto la voce "nuove entrate". L’aliquota Irpef più elevata, quella del 43%, verrà applicata sui redditi superiori ai 75mila euro.

Ma non si deve dimenticare, come anticipato dal Sole 24 Ore di venerdì 29 settembre, che la rimodulazione dell’Irpef e la reintroduzione di cinque aliquote porterà a un diverso prelievo fiscale anche sotto la fatidica 75mila euro: per i redditi fino a 15mila euro è stata proposta un’aliquota del 23%, ma occorrerà capire con precisione dove verrà fissata la no tax area. Più semplice il confronto sugli altri scaglioni futuri, rispetto a quelli attuali: da 15mila a 28mila euro si passerà dal 23 al 27%; da 28mila a 55mila euro dal 33 al 38%; da 55mila a 70mila (o 75mila) euro dal 39 al 41 per cento.

Un’operazione da 6,5 miliardi che secondo il Governo sarà però a saldo zero, per effetto di un innalzamento a carico dell’1,6% dei contribuenti con sgravi per il 70%circa. I nuovi sconti, invece, dovrebbero vedere la sostituzione delle attuali deduzioni dall’imponibile con detrazioni d’imposta per il lavoro dipendente.

Da un primo calcolo approssimativo, tuttavia, la penalizzazione rispetto al passato dovrebbe riguardare già i redditi al di sopra dei 40mila euro.

Successioni e donazioni.

Questo rischia di essere il vero capitolo spinoso della Finanziaria, perché in campagna elettorale era stata più volte negata la volontà di reintrodurre questo prelievo se non per i grandi patrimoni (svariati milioni di euro). Sembra invece che da zero a 180mila si pagherà una piccola quota fissa, al di sopra verrà introdotta un’imposta di registro del 3% già sulla prima casa, con un’altra oscillante tra il 4 e l’8% per il passaggio di beni mobili.

Cuneo fiscale e aiuti alle imprese

Sul cuneo fiscale Bersani ha ribadito l’impegno del governo sul taglio di 5 punti dal 2007.«Faremo cinque volte quello che è stato applaudito un anno fa - ha detto - e non ci fermeremo qui». Nella Finanziaria sarà favorito l’accesso alla ricerca delle imprese, con l’inserimento del credito d’imposta e saranno definite delle prime aree d’intervento per l’innovazione tecnologica. «Un pacchetto in particolare - ha precisato Bersani - riguarderà l’efficienza energetica», che andrà ad incidere sia sulle imprese sia sulla vita quotidiana dei cittadini. «Ci saranno poi iniziative per il Mezzogiorno sulle quali abbiamo lavorato in queste settimane - ha aggiunto Bersani - e insieme alla finanziaria decollerà con cifre colossali un progetto per il 2007-2013 per gli investimenti e l’occupazione». «Trenta miliardi di finanziaria non sono noccioline - ha concluso Bersani - ma la metà la faremo per sostenere l’iniziativa delle imprese».

Studi di settore

L’adeguamento degli studi di settore, annunciato dal Governo a partire dal 2007 avrà, invece, effetto a partire dall’anno in corso. Nella norma predisposta dal ministero dell’Economia per la Finanziaria, riferisce l’agenzia Radiocor, non viene indicata alcuna data di riferimento per il nuovo meccanismo. Questo lega il criterio di coerenza (rispetto agli indicatori economici) in modo più stringente a quello di congruità (rispetto ai ricavi o compensi dichiarati), aumentando, di fatto, l’entità degli introiti sui quali il contribuente deve posizionarsi rispetto al fisco. Per quanto riguarda l’impianto della revisione, è confermato l’aggiornamento degli studi ogni tre anni, anzichè quattro, come previsto dalla normativa attuale. Confermato anche l’innalzamento a 7,5 milioni del tetto oggi fissato a 5,16 milioni. L’aggiornamento completo avverrà in due fasi: prima la raccolta dei dati delle imprese, poi l’adeguamento ai relativi studi. È prevista anche l’istituzione di una Consulta a cui parteciperanno categorie, professionisti e Agenzie fiscali. Il viceministro dell’Economia Vincenzo Visco ha indicato oggi che il Governo stima un maggior gettito di 3,3 miliardi dall’adeguamento degli studi di settore.

La riforma del Tfr

La riforma della previdenza complementare, che riguarda l’ uso del Tfr, dovrà essere fatta in due tempi: prima il decollo della previdenza integrativa, poi l’ attribuzione di parte del Tfr non utilizzato all’ Inps. Il ministro del Lavoro Cesare Damiano risponde così a chi gli chiede di commentare il giudizio negativo di Confindustria. E ribadisce: «Ritengo primario il decollo della previdenza complementare per questo sostengo che debba avvenire entro il 2007, a metà anno».

Bolli auto

Chi acquisterà una nuova auto con emissioni Euro 4 sarà esentato per 5 anni dal pagamento del bollo. Di contro, verrà introdotta una supertassa sui Suv, modulata a seconda della cilindrata e delle missioni inquinanti. E’ quanto prevede una norma della Finanziaria, secondo quanto riferito dal senatore dei Verdi Natale Ripamonti.


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