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Per una buona economia - domestica....

GOVERNO-PRODI : UNA FINANZIARIA PER L’ITALIA E PER L’EUROPA. Un "segnale" (piccolo, ma segnale): il premier e i ministri si sono ridotti del 30% le loro indennità.

domenica 1 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] Il premier ha parlato della "più grande redistribuzione di risorse mai fatta da un governo: i poveri - ha spiegato - diventeranno un po’ meno poveri. Il contrario di quello che stava accadendo. Aiuteremo chi ha meno". Padoa Schioppa l’ha spiegata, più tecnicamente, così: "Abbiamo puntato su tre obiettivi: portare i conti dello Stato fuori dalla zona di pericolo, ridistribuire risorse e aprire una prospettiva di sviluppo. Le mani nelle tasche degli italiani? Non è vero: c’è una (...)

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> GOVERNO-PRODI : UNA FINANZIARIA PER L’ITALIA E PER L’EUROPA. Un "segnale" (piccolo, ma segnale): il premier e i ministri si sono ridotti del 30% le loro indennità.

venerdì 6 ottobre 2006

PRODI COME BERLUSCONI

CONFERMATA DI FATTO L’ESENZIONE ICI PER LA CHIESA

Sarà sufficiente che gli immobili non siano "esclusivamente" adibiti ad attività commerciali*

Ci siamo tutti indignati quando Berlusconi stabilì per legge che le chiese (cattolica, ma non solo) ed un manipolo di altri privilegiati fossero esentati dal pagamento dell’ICI per gli immobili di proprietà in cui venivano esercitate attività commerciali. Sembrava che Prodi avesse abolito questa mostruosità economica e giuridica e invece scopriamo che in realtà ha solo trovato un modo più subdolo per garantire con un Decreto Legge (art. 39 bis del D.L.223 del 4 luglio 2006 - decreto Bersani - convertito con legge 4.8.2006, n.248) agli stessi beneficiari privilegi plurimiliardarii (in euro).

Infatti dovranno pagare l’ICI solo nel caso in cui gli immobili in questione abbiano natura "esclusivamente" commerciale. E qui sta il trucco! Sarà sufficiente che in un lussuoso albergo di proprietà diocesana o di un qualsiasi ordine religioso, o ai margini di una piscina o di un campo di calcio o di golf degli stessi proprietari, ci sia una cappella o una modesta edicola con un crocifisso, madonna o santi perché l’ente ecclesiastico venga automaticamente esentato dall’ ICI, dal momento che l’immobile non è "esclusivamente" utilizzato per attività commerciali ma ci sono spazi riservati al culto. Rivolgiamo un appello ai parlamentari e ai partiti laici perché impediscano questa ennesima presa in giro dei contribuenti italiani, e invitiamo a protestare con e-mail agli indirizzi del Governo e del Ministero dell’Economia. (15-9-2006)

Giulio Cesare Vallocchia

Fonte: www.italialaica.it


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