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Per una buona economia - domestica....

GOVERNO-PRODI : UNA FINANZIARIA PER L’ITALIA E PER L’EUROPA. Un "segnale" (piccolo, ma segnale): il premier e i ministri si sono ridotti del 30% le loro indennità.

domenica 1 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] Il premier ha parlato della "più grande redistribuzione di risorse mai fatta da un governo: i poveri - ha spiegato - diventeranno un po’ meno poveri. Il contrario di quello che stava accadendo. Aiuteremo chi ha meno". Padoa Schioppa l’ha spiegata, più tecnicamente, così: "Abbiamo puntato su tre obiettivi: portare i conti dello Stato fuori dalla zona di pericolo, ridistribuire risorse e aprire una prospettiva di sviluppo. Le mani nelle tasche degli italiani? Non è vero: c’è una (...)

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martedì 10 ottobre 2006

Aumenta anche il tetto degli investimenti: 12,5%. Il premier Prodi: "Incontro costruttivo che non intacca la Finanziaria"

Manovra, intesa governo-Enti locali "Meno tagli per 600 milioni"

Sindaci soddisfatti. Veltroni: "Bene il dialogo". Cofferati: "Ci voleva" Letizia Moratti: "Passi avanti, ma Milano è penalizzata" *

ROMA - Enti locali e governo hanno fatto pace. Dalla riunione di oggi è uscita un’intesa sulla Finanziaria che soddisfa tutti. "C’è stato un confronto serio sui punti già discussi, mi pare che ci sia complessivamente un’intesa", spiega il ministro per i rapporti col parlamento, Vannino Chiti, uscendo dall’incontro a Palazzo Chigi.

L’intesa raggiunta, spiega il ministro, verterà sui seguenti punti: "Verrà tolto il tetto del 2.76% per la possibilità di fare investimenti. Sarà possibile alleggerire i sacrifici che dovranno sostenere i comuni e le province di 600 milioni di euro. Inoltre il governo ha proposto di costruire un fondo di 260 milioni di euro per aiutare i piccoli comuni". L’alleggerimento, specifica Chiti, non verrà garantito da nuove tasse.

L’operazione non andrà neppure a intaccare il saldo finale della manovra così come aveva indicato il premier Romano Prodi e ribadito il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa.

Il premier si dice soddisfatto dell’accordo raggiunto che viene infatti definito "costruttivo". E spiega: "Mi ero molto meravigliato di una reazione così forte di fronte a problemi che venivano riconosciuti come oggettivi da parte di tutti". Oggi, ha proseguito, "ci siamo messi intorno a un tavolo e, senza distorcere per nulla gli aspetti fondamentali della Finanziaria, abbiamo trovato la soluzione a problemi specifici che invece rimanevano irrisolti".

E’ quindi con queste convinzioni che il presidente del Consiglio ha preso nettamente le distanze dal cosiddetto "tavolo dei volonterosi", il gruppo di parlamentari dei due schieramenti intenzionato a elaborare proposte di modifiche bipasrtisan alla manovra. "Il governo ha una sua Finanziaria", ha tagliato corto Prodi, aggiungendo: "E’ definita nelle sue linee generali. Stiamo affinando tutti gli aspetti particolari che ancora erano rimasti o che hanno problemi di diversità di opinione, oppure che hanno bisogno di specificazioni tecniche".

Nel corso dell’incontro con gli enti locali, il presidente del Consiglio ha anche assicurato che sarà eliminato il tetto del 2,6% agli investimenti. In questo senso, per gli Enti locali, la strada si fa meno ripida. Il presidente del consiglio infatti avrebbe rinviato al Testo Unico degli Enti locali (Tuel) che sul punto specifico prevede un incremento del 12,5% nelle spese per investimento.

Non solo: i ’tagli’ saranno inferiori al previsto. Infatti minori tagli per 500 milioni ai Comuni, e minori tagli per 100 milioni alle Province è quanto proposto (e poi ratificato) dal ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, ai rappresentanti di Comuni, Province e Comunità montane nel corso del vertice a palazzo Chigi.

Padoa-Schioppa - secondo quanto si è appreso - sarebbe stato perentorio nella sua proposta: "prendere o lasciare" avrebbe detto il ministro rivolto a sindaci e presidenti di Provincia. I minori tagli per 600 milioni, porterebbero da 2,8 a 2,2 miliardi i tagli previsti in Finanziaria per le Autonomie.

Le prime reazioni dei sindaci non si sono fatte attendere. Soddisfatto, per esempio, il primo cittadino di Roma Walter Veltroni: "E’ stata una riunione importante, si è fatto un consistente passo in avanti sia per la disposizione a rivedere la parte ordinamentale, sia riguardo all’ ammontare della manovra".

Applauso anche da Sergio Cofferati. Il sindaco di Bologna e fiero avversario delle norme inserite in Finanziaria, al termine dell’incontro col Governo, ha infatti salutato con un convinto ’’ci voleva’’ le misure annunciate dal Presidente del Consiglio.

Più cauta Letizia Moratti che lamenta la mancanza di benefici per Milano, anche se "sono stati fatti passi in avanti". Dal vertice ha spiegato il primo cittadino è emersa una disparità di trattamento tra la capitale e il capoluogo lombardo: "Roma da questa manovra ha avuto 610 milioni di euro di incrementi. Milano deve fare i conti con decrementi di duecento milioni".

Restano ancora da discutere, secondo Moratti, due questioni importanti: quella della sicurezza e quella relativa alle opere infrastutturali". (10 ottobre 2006)

*

www.repubblica.it, 10.10.2006


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