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Per una buona economia - domestica....

GOVERNO-PRODI : UNA FINANZIARIA PER L’ITALIA E PER L’EUROPA. Un "segnale" (piccolo, ma segnale): il premier e i ministri si sono ridotti del 30% le loro indennità.

domenica 1 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] Il premier ha parlato della "più grande redistribuzione di risorse mai fatta da un governo: i poveri - ha spiegato - diventeranno un po’ meno poveri. Il contrario di quello che stava accadendo. Aiuteremo chi ha meno". Padoa Schioppa l’ha spiegata, più tecnicamente, così: "Abbiamo puntato su tre obiettivi: portare i conti dello Stato fuori dalla zona di pericolo, ridistribuire risorse e aprire una prospettiva di sviluppo. Le mani nelle tasche degli italiani? Non è vero: c’è una (...)

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> GOVERNO-PRODI : UNA FINANZIARIA PER L’ITALIA E PER L’EUROPA. Un "segnale" (piccolo, ma segnale): il premier e i ministri si sono ridotti del 30% le loro indennità.

sabato 14 ottobre 2006

Il vice ministro dell’Economia ribadisce che "su questo fronte l’impegno del governo sarà massiccio e determinato"

Visco: "Sradicare l’evasione entro la fine della legislatura"

Fenomeno che si aggira intorno ai 200 miliardi di euro *

ROMA - Il governo punta a sradicare l’evasione fiscale entro la fine della legislatura. Il vice ministro dell’Economia Vincenzo Visco indica chiaramente l’obiettivo, che viene perseguito già dalla Finanziaria attualmente in discussione. E sottolinea: "I dati sulle dichiarazioni dei redditi del 2005 parlano da soli e non è un caso che il governo abbia messo al centro della propria azione la lotta all’evasione". Quindi Visco ricorda che in Italia il fenomeno evasione, secondo "dati storici, si aggira intorno ai 200 miliardi di euro".

"Si tratta di dati - aggiunge il vice ministro riferendosi sempre alle dichiarazioni 2005 - non dissimili da quelli usciti qualche mese fa e che rafforzano il nostro impegno nel contrasto al fenomeno dell’evasione ed elusione". "Su questo fronte - rimarca Visco - l’impegno del governo sarà massiccio e determinato".

Il vice ministro, che nei giorni scorsi intervenendo al Senato aveva sottolineato come in alcune zone del paese l’evasione raggiunga ormai il 50% della massa imponibile, rivolge poi un appello alla Casa delle libertà: "Mi auguro che l’opposizione si renda conto della gravità del fenomeno e che quindi smetta di fare ostruzionismo sulle misure di contrasto all’evasione ed elusione fiscale".

Il governo dunque ha affilato da subito le armi e già "sta predisponendo interventi normativi e organizzativi articolati in oltre 50 punti", aggiunge il responsabile delle politica fiscale dell’esecutivo che fissa anche precisi obiettivi temporali. "Siamo al governo da quattro mesi e entro il termine della legislatura - sottolinea Visco - contiamo di raggiungere risultati rilevanti e di sradicare questi comportamenti anomali". Quanti emergeranno? "Possibilmente tutti - risponde fiducioso il vice ministro - stiamo già lavorando, anche se siamo consapevoli che si tratta di un’impresa difficile. E’ un problema, quello dell’evasione, che non è stato mai affrontato né risolto nella storia d’Italia, salvo che nel periodo in cui era stato al governo il centrosinistra che aveva ottenuto un’abbondante emersione. Ma con le politiche successive, chi era emerso è di nuovo sommerso".

"Pagare tutti per pagare meno": è questo lo slogan che accompagna il piano-Visco, "55 mosse del governo - si legge nel documento - per combattere l’evasione fiscale, combattere l’elusione fiscale, far emergere il vero reddito imponibile".

Si tratta, come precisato dal vice ministro, sia di interventi normativi che organizzativi. Si va dalla "tracciabilità dei compensi", ovvero all’obbligo per i professionisti di non fare transazioni in contanti appunto per lasciare traccia dei movimenti, ai maggiori controlli sull’imposta di registro, ipotecaria e catastale; dagli accertamenti doganali al giro di vite su calciatori e atleti per professione; dal potenziamento degli studi di settore alle norme più stringenti per evitare le frodi nell’Iva sulle auto. I 55 fronti per combattere l’evasione sono stati aperti con i primi tre provvedimenti in materia varati dal nuovo governo: decreto di luglio, decreto fiscale e legge finanziaria.(14 ottobre 2006)


*

www.repubblica.it, 14.10.2006


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