POLITICA
Prodi: Prodi ottimista: l’Italia crescerà
«Sabato vertice dell’Unione»
Oggi il meeting con Almunia, in visita italiana
(www.lastampa.it, 23/10/2006)
ROMA. Visto che «la Finanziaria è già definita nelle sue linee fondamentali», il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha «deciso di convocare per sabato mattina una riunione di tutti i ministri, i segretari dei partiti, i presidenti delle commissioni Finanza e Bilancio e i capigruppo di Camera e Senato in modo da lavorare insieme sulla strategia da seguire nel dibattito parlamentare». Lo ha annunciato il premier a margine di un incontro organizzato da Confindustria oggi a Roma. A proposito dell’incontro convocato per sabato, Romano Prodi non vuol sentire parlare di «vertice di maggioranza, ma piuttosto - tiene a precisare - di lavoro in comune, per poter arrivare all’approvazione più rapida possibile della Finanziaria. È chiaro - ha aggiunto il presidente del Consiglio - che questo vuol dire stabilire anche se e quando ricorrere alla fiducia e vedere se si può evitarla» sempre che «il numero degli emendamenti sia sufficientemente basso». Ma se ci sarà ostruzione? «Bisogna vedere - ha risposto il premier - se sarà necessario usare tutti gli elementi decisivi per poter avere un’approvazione rapida». Per quanto riguarda infine tagli di aliquote, Prodi è stato piuttosto vago: «La Finanziaria - ha sottolineato più volte - è già definita nelle sue linee fondamentali. Mutamenti tecnici e adattamenti sono propri di questa fase. Prenderemo in esame tutti gli aspetti nelle prossime ore, ma ripeto che la Finanziaria è delineata nelle sue linee di fortissima spinta allo sviluppo.
PRODI:CON CONFINDUSTRIA POSSIBILE ACCORDO SU SVILUPPO
Agli industriali Prodi dice: «Mai come in questa Finanziaria sono state destinate quantità enormi di risorse per le imprese e lo sviluppo e di questo c’è coscienza e su questo si può costruire un accordo comune». Un messaggio a Confindustria arriva anche dal capogruppo della Lega alla Camera, Roberto Maroni, sottolineando che sulla questione dello spostamento del Tfr «il governo ha fatto pasticci senza trovare adeguate soluzioni non dovrebbe firmare l’accordo sul Tfr perché non tutela a sufficienza le imprese. Se lo firmasse sarebbe un grave errore».
PADOA SCHIOPPA: RATING MIGLIORERÀ ENTRO 12-18 MESI
Infine, il ministro dell’Economia, Tommaso Pado Schioppa, contesta il delclassamento dell’Italia espressa giovedì scorso da due importanti agenzie di rating internazionali, Fitch e Standard&Poor’s e prefigura una risalita entro 12-18 mesi.