Prodi: "Siamo una squadra di calcio che riparte da meno 26" *
ROMA - "Siamo come una squadra di calcio che riparte da meno 26". Lo ha detto il premier Romano Prodi a Skytg24, parlando del governo e del paese e spiegando che servono invece sacrifici da parte di tutti, senza la difesa di "interessi particolari". "Venti sono i miliardi di euro necessari per i parametri europei - spiega Prodi - 6 invece il deficit di Ferrovie e Anas’’.
Basta corporazioni. Il premier dice "basta con le corporazioni" e ammonisce: "Se tutti difendono l’interesse particolare, ancorchè legittimo siamo finiti". Infine l’evasione fiscale che Prodi definisce "un problema etico". E sulla possibilità di mettere la fiducia sulla Finanziaria, Prodi prende tempo: "E’ ancora evitabile". A meno che la Cdl "non metta in campo tattiche dilatorie". In questo caso "la fiducia è uno strumento che serve a evitare ritardi".
Prospettive del governo. "Tutti i problemi che ho posto non si risolvono nel bilancio di un anno. Per questo ho proposto un bilancio di cinque anni, anche se non sono sufficienti a risolvere tutto. Ma nel primo anno bisogna indicare la direzione" dice Prodi. E se il governo dovesse cadere e si andasse a nuove elezioni, il presidente del Consiglio non ci sarà: "Non sono un uomo per tutte le stagioni".
Caso Telecom. "Appena è cominciato il viaggio in Cina è cominciato un attacco del tutto costruito". Caso Telecom, Prodi ribadisce di non aver avuto nessuna influenza, a dimostrazione, che quando si è cominciato a costruire la politica economica del governo "gli ostacoli sono sempre più forti".
* la Repubblica, 13-11-2006