Senato, continua con difficoltà l’esame da parte della commissione Bilancio. Entro domenica, al massimo lunedì, i lavori dovranno essere chiusi
Finanziara, esame al ralenti e modifiche pagina fantasma nel testo sulle successioni
In arrivo novità sulla tracciabilità dei pagamenti e sui passaggi di aziende. Amato: "Anch’io scontento. Se non cambia da ministro avrei ragioni per protestare" *
ROMA - Lavori al ralenti, continui stop and go. La commissione Bilancio sulla finanziaria prosegue a singhiozzo in attesa che cominci il rush finale. Entro domenica, al massimo lunedì, la commissione dovrà chiudere l’esame della Manovra. Ma per tutto il giorno le votazioni dei senatori sono proseguite al rallentatore nonostante l’invito del presidente Enrico Morando a "finire tutto in commissione".
La proposta di sfoltire gli emendamenti fatta ai senatori dell’opposizione si è scontrata con la richiesta di accogliere alcune richieste provenienti dalla Casa delle Libertà. Il confronto si è prima fermata sulla "tracciabilità dei pagamenti" ai professionisti, poi per la messa a punto dell’emendamento sulle successioni. E in serata si è anche aperto anche un piccolo giallo su una ’pagina fantasma’ del testo sulle successione. Parlando col direttore del Gr1, Antonio Caprarica, il ministro Giuliano Amato ha detto di collocarsi "tra gli scontenti della legge finanziaria".
Pagamenti bancomat. Il nodo dei "pagamenti bancomat" per le parcelle dei professionisti è stato sciolto. Il ministro dell’Economia potrà ora mettere a punto una lista per esentare da queste modalità di pagamento alcune categorie di cittadini. Il riferimento sottinteso dell’emendamento è per gli anziani, meno abili nel gestire bancomat e carte di credito, cioè i mezzi di pagamento che consentono la "tracciabilità" e quindi la possibilità di controllo fiscale.
Successioni. Diverso il discorso sulle successioni. L’esame dell’emendamento è stato bloccato da una pagina fantasma. La commissione Bilancio del Senato, che ha ripreso i lavori in tarda serata dopo una sospensione per modifiche "tecniche", ha dovuto così accantonare l’intero articolo cinque della manovra e passare all’esame di quello successivo. Nessun retroscena politico, ha sostenuto fin da subito compatta la maggioranza, per il rinvio dell’esame dell’emendamento sulle successioni, ma semplicemente una questione tecnica.
La pagina smarrita. L’impasse, secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti, è dovuto a una dimenticanza e alla sfortuna: è stata smarrita una pagina del dossier degli emendamenti, quella che riguarda una parte della copertura della misura che tanto ha fatto discutere il centrosinistra. E proprio tra una modifica e l’altra il pezzo di carta è andato infatti perduto: in serata c’è anche stata una sorta di ’caccia al tesoro’ per le stanze del Senato, che però non ha portato buoni frutti. E così il voto sull’emendamento in serata non è più certo.
Come cambia la norma. "La maggioranza blocca i lavori della commissione", ha affermato il senatore di Forza Italia Giuseppe Vegas. Ma tra i ritocchi si punterebbe proprio ad accogliere alcune richieste dell’ opposizione. Di certo non ci saranno tasse di successione sui passaggi di aziende tra padre e figlio, nonno e nipoti, che dovranno però proseguire per almeno cinque anni l’attività ereditata, pena il pagamento retroattivo dei tributi. Su questo potrebbe arrivare un via libera bipartisan. Si alleggerirà il prelievo anche per le successioni tra fratelli (con l’arrivo di una mini-franchigia di 100.000 euro) e per gli eredi-disabili (che vedono la soglia di esenzione per i figli salire a 1,5 milioni di euro). Saltano invece, come concordato ieri nella maggioranza, i benefici sui conviventi, che sarebbero stati equiparati ai coniugi.
Giochi e scommesse. L’emendamento contiene però anche molte altre misure. In particolare sui giochi. Viene dato l’addio al Totip, che sarà sostituito da un nuovo gioco sull’ ippica nel quale il 50% delle giocate andrà ad alimentare il montepremi. Si potrà scommettere, poi, su gare virtuali, create da un computer, o su eventi sportivi minori (come le gare di slitte).
Tfr. La commissione Bilancio ha dato già il via libera ad altri emendamenti. Il primo riguarda il tfr. Il governo dovrà ogni anno presentare in Parlamento una relazione sull’andamento della previdenza complementare, tastando il polso al settore e anche all’ apposito fondo che sarà gestito dall’ Inps. Arrivano poi fondi per avviare campagne nelle scuole per spiegare ai giovani i rischi legati al vizio del gioco.
Niente tasse su auto benefit. Il governo poi fatto dietrofront sulla tassazione delle auto assegnate ai dipendenti come fringe benefit. La norma, prevista dal decreto fiscale, serviva per coprire il buco dovuto alla sentenza Ue sulla detraibilità dell’Iva aziendale. Ma il prelievo in busta paga è risultato troppo pesante e, soprattutto, retroattivo: cioè in contrasto con lo statuto del contribuente. Così l’emendamento portato in Senato dal governo azzera per il 2006 gli effetti delle norme sui dipendenti.
Amato: "Io tra gli scontenti". "Posso collocarmi anch’io tra gli scontenti della legge finanziaria. Mi auguro che il Senato la cambi. Se non succede, da ministro avrei ragioni per protestare", ha detto il ministro dell’Interno Giuliano Amato nel corso della cerimonia del premio Frajese, rispondendo al direttore dei Gr1 Antonio Caprarica. Amato ha sottolineato che "forse una informazione preventiva di ciò che si andava a chiedere poteva servire. Una volta sola non l’ho fatto ma allora non si trovavano i soldi", ha puntualizzato il ministro dell’Interno riferendosi al prelievo forzoso dai conti correnti degli italiani nel 1992. "Ma se lo avessi fatto quella notte - ha concluso - non avrei trovato i soldi".
* (la Repubblica, 9 dicembre 2006)