GLI STATI UNITI INSISTONO: IL TEMPO STA PER SCADERE
Nucleare, per l’Iran arriveranno le sanzioni. Solana:«Per ora è impossibile riaprire i negoziati»
(www.lastampa.it, 04.10.2006)
Il tempo stringe. Il contenzioso con l’Iran sul nucleare deve imboccare una strada più incisiva se non si vuole compromettere la credibilità della comunità internazionale. Lo ha detto il segretario di Stato americano, signora Condoleezza Rice, che preme per sanzioni economiche al regime di Teheran, stante il rifiuto di sospendere il programma di arricchimento dell’uranio.
AHMADINEJAD: NON ARRETREREMO
Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, ha ribadito oggi che Teheran «non arretrerà di un millimetro dai suoi diritti e continuerà su questo sentiero di gloria» e che «il popolo iraniano è attualmente il più prezioso e il più potente al mondo». Ahmadinejad ha detto di essere disposto a seguire la via negoziale, ma non sotto le pressioni internazionali. L’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Javier Solana, nel riferire alla commissione Esteri del Parlamento europeo sui colloqui telefonici avuti con il capo negoziatore iraniano per il nucleare, Ali Larijani, ha detto che la trattativa con Teheran sugli incentivi offerti dalla comunità internazionale non può iniziare perchè l’Iran non intende sospendere il processo di arrichimento dell’uranio. «A tutt’oggi l’Iran non ha preso alcun impegno a sospendere il programma. Questo dialogo che sto intrattenendo non può andare avanti all’infinito. Sta ora agli iraniani... diversamente dovremo seguire un’altra strada (la risoluzione Onu per le sanzioni)», ha detto Solana. Un diplomatico occidentale ha riferito da Bruxelles che probabilmente venerdì a Londra si riuniranno i ministri degli Esteri dei cinque membri permantenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu -Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia- più la Germania per fare il punto della situazioe e individuare sanzioni limitate e graduali da imporre al regime degli ayatollah.
UE: INCENTIVI IN CAMBIO DELLA SOSPENSIONE
A giugno l’Alto rappresentante presentò al governo iraniano un pacchetto di incentivi economici, politici e tecnologici offerto dalla comunità internazionale in cambio della sospensione del programma di arricchimento dell’uranio. Ma Teheran, ignorando la scadenza del 31 luglio posta dal Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha avanzato una contro-proposta. Washington da tempo preme per portare la questione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. La signora Rice ha detto che è in gioco la credibilità della comunità internazionale. «Il tempo sta per scadere», ha detto dal Cairo, tappa della sua missione mediorientale che oggi l’ha portata in Israele, «Spero che vi siano ancora margini per una soluzione, ma il tempo a disposizione della comunità internazionale sta per scadere: presto saranno messe in discussione la sua stessa credibilità e la sua capacità di far rispettare le proprie risoluzioni».
BUSH: IL TEMPO SCADE DOMENICA
L’amministrazione Bush ha avvertito che Solana ha tempo fino a domenica per chiudere i colloqui con Larijani e portare a casa un risultato positivo. «Se Solana incasserà soltanto un ’forsè, noi lo considereremo un ’nò», ha detto Nicholas Burns, sottosegretario Usa agli Esteri con delega per il Medio Oriente. La signora Rice ha anche giudicato «vecchia» la proposta di Teheran di un consorzio straniero che si occupi di arricchire uranio per alimentare le centrali iraniane. «È un idea che gira da un pò» ha detto, «l’unica proposta simile che sosteniamo è quella di un consorzio russo che però non porti alcun processo di arricchimento sul suolo iraniano. Quello che temo è che alla fine questa non sia altro che una tattica per distogliere l’attenzione da quella che è la questione chiave: per avviare i negoziati l’Iran deve sospendere il processo di arricchimento».