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Gioacchino da Fiore ... e Teilhard de Chardin

IL PATRONO DELLA "RETE" E IL TEORICO DEL "DISEGNO INTELLIGENTE": Teilhard de Chardin (1881 - 1955). Un ’vecchio’ (1998) articolo di Carlo FORMENTI, e una nota di Annamaria TASSONE BERNARDI.

mercoledì 4 ottobre 2006 di Federico La Sala
San Teilhard de Chardin
Gesuita, paleontologo e patrono della rete
di Carlo Formenti*
Che io sappia, finora nessuno ha fatto nomi per eleggere un Santo Patrono della Rete. Ma, ammettendo che esistano candidature a me ignote, mi permetto ugualmente d’avanzare la mia proposta: suggerisco che l’onore spetti a Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955) gesuita, paleontologo ed autore d’una imponente opera filosofica sul rapporto fra scienza e teologia. Sono sicuro che il suggerimento otterrebbe, (...)

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> IL PATRONO DELLA "RETE" E IL TEORICO DEL "DISEGNO INTELLIGENTE": Teilhard de Chardin (1881 - 1955). Un ’vecchio’ (1998) articolo di Carlo FORMENTI, e una nota di Annamaria TASSONE BERNARDI.

sabato 31 marzo 2007

TEOLOGIA

L’uomo di Teilhard, così l’universo trova il suo centro

di Franco Gabici (Avvenire, 31.03.2006)

Il teologo Gustave Martelet ha pubblicato nel 2005, in occasione dei cinquant’anni della morte di Teilhard de Chardin, un corposo volume dal titolo Teilhard de Chardin, profeta di un Cristo sempre più grande e dal momento che il libro non è stato tradotto, torna utile questo volumetto che, secondo le intenzioni del suo autore, vuole essere una sintesi di quel suo studio e al tempo stesso un facile accesso al pensiero di questo gesuita.

Il pensiero di Teilhard, infatti, non solo merita di essere preso in considerazione, ma deve essere approfondito e completato. Potrà essere criticato, ma non dovrà mai essere dimenticato. È questa la convinzione di Martelet, che apre il suo saggio con una puntualizzazione molto chiara, quasi una avvertenza per quanti ancora considerano questo gesuita uno scienziato geniale dalle idee stravaganti al limite dell’eresia. E invece, afferma Martelet, Teilhard non è affatto il profeta di un Cristo diverso da quella della Rivelazione, ma il suo Cristo è il Cristo della Chiesa. Ciò premesso, lo studio si dipana attraverso i più significativi "punti di vista" di Teilhard che vanno dal suo concetto di creazione fino al "punto Omega".

Sicuramente il concetto che ha più incuriosito gli studiosi e i teologi è stata l’idea teilhardiana della creazione e dell’evoluzione. Senza mai mettere in discussione il ruolo del Dio creatore, Teilhard è convinto che «Dio non tanto fa le cose, quanto piuttosto fa sì che si facciano» e questa visione evolutiva non contraddice l’atto creatore di Dio. La Genesi, infatti, afferma che Dio ha creato il mondo ma non dice nulla sul "come" lo abbia creato. Di conseguenza, conclude Teilhard, considerando l’universo possiamo ritenere che la creazione sia un "farsi" lungo il percorso di una evoluzione naturale.

Ciò che colpisce, nella visione teilhardiana, è il senso della globalità che coinvolge tutte le cose, chiamate ad assolvere l’unico compito di tendere verso il "punto Omega" nel quale si identifica il Dio della Rivelazione. Il senso cosmico di Teilhard, infine, fornisce una lettura nuova dell’Eucaristia, un atto sacramentale che non si esaurisce in un evento locale e momentaneo, ma si estende a tutto quanto il creato quando «in modo misterioso ma reale, al contatto della sostanziale Parola, l’Universo, immensa Ostia, è diventato Carne».

Nella visione evoluzionista di Teilhard, infine, l’uomo e l’universo sembrano essere fatti l’uno per l’altro. L’uomo ha bisogno dell’universo come condizione della propria esistenza e ciò fa dire a Teilhard che Dio, per riuscire a fare un’anima, ha una sola via aperta davanti a sé: creare un Mondo nel quale questa anima possa esistere e crescere. Quasi una anticipazione di quel "principio antropico" che sarebbe stato formulato dai cosmologi all’inizio degli anni Settanta per giustificare un universo che sembra essere stato impostato per la esistenza stessa dell’uomo.

-  Gustave Martelet
-  E se Teilhard
-  dicesse il vero...

-  Jaca Book. Pagine 80. Euro 10


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