Inviare un messaggio

In risposta a:
"Gomorra" italica....

EMERGENZA RIFIUTI. PRODI sollecita pulizia. Decreto speciale per la CAMPANIA. A otto mesi di distanza dalla nomina, Bertolaso promette: "La soluzione in dieci giorni". Ma alla fine viene sostituito dal prefetto di Napoli Pansa - a cura di pfls

sabato 7 luglio 2007 di Federico La Sala
[...] "La Presidenza del Consiglio - spiega una nota - ha avviato la fase di uscita dall’emergenza rifiuti in Campania. In seguito all’approvazione e alla conversione del decreto legge n. 61 dell’11 maggio 2007 sugli interventi straordinari per lo smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania per le cui finalità sono stati stanziati 80 milioni di euro, la Presidenza del Consiglio comunica che questa fase transitoria, in vista del passaggio alla gestione ordinaria della Regione Campania - (...)

In risposta a:

> EMERGENZA RIFIUTI. PRODI sollecita pulizia. Decreto speciale per la CAMPANIA. A otto mesi di distanza dalla nomina, Bertolaso promette: "La soluzione in dieci giorni". Ma alla fine viene sostituito dal prefetto di Napoli Pansa - ---- Napolitano: «Tragedia da risolvere». Prodi: riaprire subito le scuole. Sarà usato il genio militare

domenica 6 gennaio 2008


-  E Di Pietro torna all’attacco: "VIA Bassolino". nel mirino anche Mastella
-  Napolitano: «Tragedia da risolvere»
-  Emergenza rifiuti, resta il presidio a Pianura.
-  Prodi: riaprire subito le scuole. Sarà usato il genio militare

NAPOLI - «Si risolva la tragedia dei rifiuti. C’è già, come è necessario, un impegno forte del governo». Il presidente Napolitano, da Capri, fa sentire la sua voce sull’emergenza di Napoli. E il premier Romano Prodi: «Con il ministro Amato lavoriamo a strategie per il lungo periodo». Prodi ha dato poi disposizione al ministro Fioroni di attivarsi per la riapertura delle scuole, chiuse per la protesta. «Mi sono indignato quando è stato deciso di chiudere le scuole. Sul problema rifiuti mi sono preso la responsabilità e vado fino in fondo». Il presidente del Consiglio è tornato a parlare così dell’emergenza uscendo dalla messa a Bologna, quando una ragazza napoletana lo ha fermato chiedendogli di affrontare il problema. Le scuole «sono sacre» e la situazione non può andare a scapito di bambini e ragazzi, ha aggiunto il premier, assicurando che se in alcuni istituti sono ostacolati l’accesso e la normale attività, il governo manderà del personale a pulire. L’agenda di Palazzo Chigi dei prossimi giorni è tutta dedicata a Napoli. «Lunedì ho una riunione con i miei funzionari dirigenti - dice Prodi - e vedo Pecoraro Scanio. Martedì abbiamo una riunione con i ministri dell’Interno, dell’Ambiente e della Difesa».

FIORONI - Dopo poche ore è stato il ministro dell’Istruzione a parlare, dichiarando che lunedì tutte le scuole in Campania saranno regolarmente aperte e che l’emergenza rifiuti non avrà conseguenze per la regolare ripresa delle lezioni. «Ho dato disposizioni, con il prefetto, il direttore scolastico regionale e d’intesa con le autorità regionali - ha detto il ministro - affinché si predisponga ogni intervento necessario a far riaprire tutte le scuole delle zone interessate dall’emergenza rifiuti». Una decisione che non trova d’accordo i sindaci di alcuni comuni. Il primo cittadino di Volla, Salvatore Ricci, si dice disponibile a revocare il provvedimento «a patto che sia tolta immediatamente la spazzatura davanti agli istituti». «Con tutto il rispetto per il premier, il provvedimento lo revoco soltanto dopo che davanti alle scuole le strade saranno pulite. Dopo 15 anni di emergenza le promesse non ci bastano più». Anche il sindaco di Quarto ha deciso di tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado.

MOBILITATO IL GENIO MILITARE - Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, interessato dal presidente del Consiglio sulla persistente grave emergenza rifiuti in Campania, ha assicurato la massima disponibilità ed ha disposto l’impiego di mezzi del 21/o Reggimento Genio di Caserta per concorrere alle operazioni di sgombero di ingressi delle scuole. I mezzi specialistici del Genio Militare, informa il ministero della Difesa, sono pronti ad intervenire, con due ore di preavviso, su richiesta dell’Autorità Prefettizia.

DI PIETRO ATTACCA - Ma nonostante l’impegno del governo, resta alta la polemica politica. Nel mirino il sindaco Rosa Russo Iervolino e il suo predecessore, il presidente della Campania Antonio Bassolino. Contro di lui anche un esponente del centrosinistra, il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, che senza mezzi termini ha chiesto le sue dimissioni. Bassolino, dal canto suo, ha parlato di parole irresponsabili da parte di un ministro del governo. La tensione resta alta. Ancora oggi, dai microfoni del Gr3, Di Pietro ha ribadito la necessità di un passo indietro di Bassolino e di un «ricambio generazionale» alla guida della regione, non rinunciando ad attaccare anche Clemente Mastella e l’Udeur che difendono Bassolino: «Mastella e il suo partito sono tra quelli che governano la Regione - ha detto l’ex pm -. Alla presidenza del consiglio regionale c’è sua moglie, assessori ce ne sono del suo partito in Regione e in tutta la Campania, quindi, piuttosto è davvero strano che diventino giudici di se stessi. Questi che hanno governato devono lasciarsi giudicare, non fare i giudici».

CASINI: COLPA ANCHE DEI VERDI - Non solo Antonio Bassolino ma anche il ministro dell’Ambiente e leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, deve dimettersi.È l’opinione del leader Udc, Pier Ferdinando Casini, che, intervistato da SkyTg24 sull’emergenza rifiuti, punta il dito contro il Sole che ride: «La responsabilità dei Verdi nella vicenda campana è sotto gli occhi di tutti. Loro hanno organizzato e fomentato le proteste per bloccare i termovalorizzatori. Se Bassolino avesse un po’ di dignità politica si dimetterebbe, sarebbe un gesto di riconciliazione col Paese sarebbe un confutare la realtà dire che le responsabilità sono solo sue». Il leader Udc punta il dito contro Pecoraro Scanio «campano, l’uomo dei no, dovrebbe lasciare il suo posto».

NOTTE TRANQUILLA - Sul fronte della cronaca, dopo i duri scontri tra manifestanti e forze dell’ordine che hanno caratterizzato la giornata di sabato, la notte è trascorsa in maniera relativamente tranquilla a Pianura, il quartiere napoletano sul cui territorio sorge la discarica di Contrada Pisani, di cui il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti ha disposto la riapertura. Gli abitanti della zona si oppongono al ritorno in funzione dell’impianto di smaltimento, dove dovrebbero essere convogliate le tonnellate di immondizia che da giorni stazionano lungo strade e marciapiedi del capoluogo campano e del suo hinterland. In mattinata sono però tornate le violenze. Un incendio ha devastato un’aula e un bagno della scuola Massimo Troisi di Pianura. Il fumo ha invaso l’intero edificio, i teppisti sarebbero entrati da un ingresso secondario.

MATTINATA DI ATTESA - Davanti alla discarica è rimasto attivo un presidio di una cinquantina di persone, a cui in mattinata si sono a mano a mano aggiunti altri manifestanti per dare manforte. Nel corso della notte nell’area a nord di Napoli non si sono registrati ulteriori allarmi: complice anche la pioggia e il freddo, la partecipazione al presidio si è andata pian piano riducedo. Per oggi è previsto un corteo che avrebbe dovuto sfilare lungo le strade di Pianura, ma si attende che i responsabili dei comitati spontanei confermino la manifestazione in programma. Anche perchè un’altra iniziativa di sensibilizzazione è stata organizzata con la celebrazione di una messa di fronte alla discarica.

TIMORI DI UN BLITZ - Molti residenti, per poter uscire da casa, hanno dovuto rimuovere l’immondizia e gli alberi che sono stati abbattuti, liberando parzialmente la strada. Ma c’è ancora un blocco. I manifestanti sono sul chi vive, nell’attesa di un possibile blitz della polizia per creare varchi attraverso cui far confluire i camion che trasportano il pattume.

LA MESSA E IL VESCOVO - Dura condanna del vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella, alla «responsabilità istituzionale a tutti i livelli». In un messaggio letto durante la messa a Pianura e firmato dall’intera Diocesi di Pozzuoli, il presule sottolinea come sia «intollerabile che a tutt’oggi non si riescano ad intravedere vie di uscita da una situazione che altre Regioni hanno già brillantemente risolto. Ciò implica responsabilità istituzionali a tutti i livelli, non soltanto per quello che non si è riusciti a fare fino ad oggi, ma anche per l’incapacità di proporre in tempi brevi una soluzione seria e radicale al problema». Monsignor Pascarella auspica che «venga ascoltata la voce degli abitanti del territorio, cercando di rispondere alle richieste di sicurezza per la salute e di chiarezza circa la reale durata della riapertura, nonché di controllo circa quello che realmente verrà sversato nella discarica, in modo che sia impedita ogni possibile forma di infiltrazione da parte di organizzazioni malavitose e camorristiche; procedendo nel contempo all’elaborazione di un progetto complessivo di sviluppo per la zona». Il messaggio del vescovo è stato a lungo applaudito dai presenti.

* Corriere della Sera, 06 gennaio 2008


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: