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"Gomorra" italica....

EMERGENZA RIFIUTI. PRODI sollecita pulizia. Decreto speciale per la CAMPANIA. A otto mesi di distanza dalla nomina, Bertolaso promette: "La soluzione in dieci giorni". Ma alla fine viene sostituito dal prefetto di Napoli Pansa - a cura di pfls

sabato 7 luglio 2007 di Federico La Sala
[...] "La Presidenza del Consiglio - spiega una nota - ha avviato la fase di uscita dall’emergenza rifiuti in Campania. In seguito all’approvazione e alla conversione del decreto legge n. 61 dell’11 maggio 2007 sugli interventi straordinari per lo smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania per le cui finalità sono stati stanziati 80 milioni di euro, la Presidenza del Consiglio comunica che questa fase transitoria, in vista del passaggio alla gestione ordinaria della Regione Campania - (...)

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> EMERGENZA RIFIUTI. PRODI sollecita pulizia. Decreto speciale per la CAMPANIA. A otto mesi di distanza dalla nomina, Bertolaso promette: "La soluzione in dieci giorni". Ma alla fine viene sostituito dal prefetto di Napoli Pansa - ...Rifiuti, Campania ancora bloccata. Altri roghi.

martedì 15 gennaio 2008

Rifiuti, Campania ancora bloccata. Altri roghi *

La casa di Soru riempita di rifiutiAncora roghi di immondizia e tonnellate di rifiuti nelle strade del Napoletano. Dalle 20 di lunedì sera, fino al primo pomeriggio di martedì sono oltre 60 gli interventi dei vigili del fuoco soprattutto nelle periferie del capoluogo partenopeo.

Le aree ai margini della città sono quelle maggiormente interessate dall’emergenza, ma anche l’intera provincia continua a essere in preda a cumuli di immondizia e miasmi dovuti alla fermentazione della spazzatura. La situazione sembra leggermente migliorata in alcune strade del centro, mentre resta drammatica la condizione di chi vive nell’hinterland.

Le proteste e i blocchi stradali a Napoli si sono estesi al quartiere ovest di Pianura. Un gruppo di una decina di donne ha rovesciato la spazzatura sulla carreggiata in via Montagna Spaccata, all’angolo di via Campanile, strada che porta all’ingresso della discarica di Contrada Pisani che gli abitanti della zona non vogliono riapra per fronteggiare l’emergenza del capoluogo campano.

Nonostante la raccolta avvenuta nel corso della notte, a Napoli città sono circa 7mila le tonnellate depositate sui marciapiedi e oltre 70mila quelle in provincia. L’immondizia che tolta dalle strade è stata spedita, in vagoni sigillati, sui convogli diretti in Germania mentre resta sempre segretissima la spedizione, via mare, di altri compattatori verso Sicilia e Sardegna.

Le proteste e i blocchi stradali a Napoli si sono estesi al quartiere ovest di Pianura. Un gruppo di una decina di donne ha rovesciato la spazzatura sulla carreggiata in via Montagna Spaccata, all’angolo di via Campanile, strada che porta all’ingresso della discarica di Contrada Pisani che gli abitanti della zona non vogliono riapra per fronteggiare l’emergenza del capoluogo campano.

In Sardegna il presidente della Regione Renato Soru ha pubblicato a pagamento una intera pagina sul quotidiano "L’Unione sarda" per spiegare le ragioni che lo hanno portato a decidere di far smaltire in Sardegna una parte dei rifiuti campani e per chiedere ai sardi di archiviare gli episodi di intolleranza e violenza di questi ultimi giorni. «Articolo 2: la Repubblica... richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Così recita la Costituzione italiana - spiega Renato Soru sull’Unione Sarda - fondamento della nostra convivenza civile, dello stare insieme in un solo Stato, e sulla quale giuriamo come rappresentanti istituzionali a qualsiasi livello. Un dovere inderogabile, preciso e incondizionato. Per questo motivo ho ritenuto di dover rispondere positivamente e tempestivamente alla richiesta urgente di solidarietà espressa dal Governo a nome della Regione Campania e dell’intero Paese».

Soru nel comunicato spiega che i rifiuti della Campania «non sono pericolosi, bensì sono rifiuti solidi urbani, ossia rifiuti del tutto uguali a quelli prodotti giornalmente dalle nostre famiglie, dai nostri paesi e città. Ci viene chiesta la collaborazione per poche settimane e per una quantità stimata in circa 6mial tonnellate - continua Soru - ossia una modestissima quantità che occupa circa lo 0,3% delle discariche presenti in Sardegna o che in alternativa impiega pochi giorni di tempo per lo smaltimento nell’impianto di incenerimento presente nell’area di Cagliari».

* l’Unità, Pubblicato il: 15.01.08, Modificato il: 15.01.08 alle ore 18.18


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