Scorta a Roberto Saviano, lo scrittore che denuncia il potere economico della camorra *
Sotto scorta per aver osato sfidare i clan. Il ventisettenne Roberto Saviano da ieri non avrà più una vita normale, non sarà più libero di uscire, magari per una semplice passeggiata da solo. L’autore di “Gomorra”, strepitoso racconto-inchiesta sullo strapotere della camorra campana, è stato raggiunto da una serie di minacce da parte dei boss, e così il prefetto di Caserta ha deciso per una “protezione ravvicinata”.
Due settimane fa il giovane giornalista aveva pronunciato un discorso di dura condanna contro il clan dei Casalesi durante un dibattito nella piazza di Casal di Principe - roccaforte del clan - al quale aveva partecipato anche il presidente della camera Bertinotti. Saviano aveva ricordato la figura di don Peppino Diana, il parroco ucciso 12 anni fa dalla camorra per il suo impegno anti-mafia.
La notizia della scorta ha fatto sorgere una lunga catena di solidarietà, non solo dal mondo politico ma anche da quello letterario. Ieri è stato lanciato ufficialmente il blog “Io sto con Roberto”.
Giunto già alla nona edizione, “Gomorra” ha ricevuto il premio Viareggio per l’opera prima e sta riscuotendo grande successo per la capacità di sviscerare il vero potere dei clan campani: quello economico. I boss ormai assomigliano a degli imprenditori che imitano le star del cinema e si costruiscono ville hollywoodiane, offrono la cena a interi ristoranti e godono di una straordinaria impunità.
Saviano ha collaborato in passato con «Il Corriere del Mezzogiorno» e «Il Mattino» ed ora con «L’Espresso». Questa mattina riceverà il premio Don Luigi di Liegro per il giornalismo sociale, assieme a Gian Antonio Stella, l’inviato di Raitre Riccardo Iacona e la trasmissione Report.
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www.liberazione.it, 17.10.2006