Inviare un messaggio

In risposta a:

NICARAGUA. EN DEFENSA DE LA “CATEDRAL DE LOS POBRES” (MANAGUA). Un appello dal Parlamento italiano, per salvare i DIPINTI DI SANTA MARIA DE LOS ANGELES

giovedì 19 ottobre 2006 di Federico La Sala
[...] una grande produzione culturale e artistica, uno dei maggiori esempi della quale è il “ciclo pittorico di integrazione plastica” della chiesa di Santa Maria de los Angeles, nel quartiere Riguero di Managua. Considerato “la massima espressione del muralismo nicaraguense” e una delle principali opere latinoamericane dell’arte sacra ispirata dall’impegno per la liberazione integrale degli uomini, delle donne e dei popoli, fu realizzata 20 anni fa da un’équipe (...)

In risposta a:

> NICARAGUA. EN DEFENSA DE LA “CATEDRAL DE LOS POBRES” (MANAGUA). Un appello dal Parlamento italiano, per salvare i DIPINTI DI SANTA MARIA DE LOS ANGELES

martedì 7 novembre 2006

L’ex leader rivoluzionario marxista potrebbe farcela anche al primo turno. Indietro il liberale Montealegre

Presidenziali in Nicaragua. Ortega in testa con il 38,66% *

MANAGUA - Il candidato del Fronte sandinista di liberazione nazionale (Fsln), Daniel Ortega, è in testa con il 38,66% nelle elezioni presidenziali svoltesi ieri in Nicaragua davanti al liberale (Aln) Eduardo Montealegre che ha il 29.96%, quando è stato scrutinato il 40% delle schede. Al terzo posto l’altro candidato liberale del Plc, Josè Rizo, che è dato al 20,60%. Al quarto posto Edmundo Jarquin (Mrs) con il 10,16% e al quinto Eden Pastora (Ac) con lo 0,61%.

Questo scenario conferma per il momento la vittoria di Ortega al primo turno, visto che la legge elettorale la prevede per il candidato che raggiunge il 40% o il 35% con almeno 5 punti di vantaggio sul secondo.

Prima di leggere i dati Roberto Rivas, presidente del Consiglio superiore elettorale, ha risposto alle critiche di lentezza nella diffusione dei risultati spiegando che "tale fenomeno è dovuto al fatto che esistono numerosi ’lucchetti’ nella trasmissione dei dati per ragioni di sicurezza, oltre che numerosi controlli incrociati dovuti alla tradizionale sfiducia nel nostro sistema elettorale".

Le influenze esterne si sono fatte sentire durante la campagna elettorale e ieri sera, a seggi chiusi, il capo della Consiglio supremo elettorale, Roberto Rivas, ha attaccato gli Stati Uniti per avere adombrato il sospetto che le operazioni di voto non siano state trasparenti. "Vi è già stata una dichiarazione della delegazione degli Stati Uniti in cui si dice che le elezioni non sono state trasparenti", ha esordito Rivas, "Sappiamo che sono in corso riunioni in alcune istituzioni in questo Paese, che seguono la stessa linea. Noi ci siamo impegnati a fare svolgere elezioni trasparenti e questo è quanto sta avvenendo. Ritengono che vi siano sufficienti osservatori che possono testimoniarlo".

La delegazione nominata dal presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha scritto in una nota di avere ricevuto "informazioni di anomalie nel processo elettorale", come di alcuni seggi che hanno aperto in ritardo e chiuso in anticipo sull’orario e di lentezze nelle operazioni di scrutinio. La stessa nota sottolinea, tuttavia, che gli osservatori, guidati dall’ambasciatore statunitense Paul Trivelli, non sono nella condizione di potere concludere che le elezioni sono state "imparziali e trasparenti".

(6 novembre 2006)

* la Repubblica


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: