«Operazione Dante»: un’edizione critica per il VII centenario *
Non solo gli affreschi dei grandi pittori del passato, ma anche i classici della letteratura italiana «vanno mantenuti» e salvati, Dante Alighieri in primis: urgono infatti una riedizione critica della sua opera e il censimento dei commentari che la riguardano. Lo sostiene Francesco Bruni, docente di Storia della lingua a Cà Foscari di Venezia e membro della Commissione scientifica istituita dal Centro Pio Rajna per la «Nuova Edizione commentata delle opere di Dante», che vedrà la luce a un secolo esatto dall’analoga impresa del 1921 curata dalla Società Dantesca Italiana e diretta da Michele Barbi.
Il piano editoriale - che prevede 8 volumi in 15 tomi da pubblicare entro il 2021, VII centenario della morte del poeta toscano - è stato illustrato ieri a Palazzo Chigi a Roma. «In una società che sembra aver smarrito i valori autentici, occorre ridare significato al patrimonio immenso di arte e cultura da tramandare alle nuove generazioni, dando eco e sostegno a questa iniziativa», ha rilevato il sottosegretario Gianni Letta, annunciando l’alto patronato della Presidenza della Repubblica al progetto, realizzato in collaborazione con la Casa di Dante in Roma: riconoscimento che si aggiunge al patrocinio del Consiglio dei Ministri e del Ministero dei beni culturali.
Il sottosegretario Francesco Giro ha ribadito l’appoggio del governo a quella che ha definito «l’operazione Dante». Una sfida voluta da Enrico Malato, docente di letteratura italiana alla «Federico II» di Napoli e presidente dell’editrice Salerno che pubblicherà i volumi (il primo, dedicato a «Vita nuova» e «Rime», uscirà nel 2011): «Ogni anno vengono stampati nel mondo da 800 a 1500 libri, articoli, saggi, recensioni che hanno come oggetto un tema dantesco».
La nuova edizione nazionale mira ad offrire al pubblico internazionale dell’Alighieri un testo di riferimento, affidabile e riveduto alla luce degli apporti più recenti della filologia; per questo sarà affidata alla direzione scientifica di alcuni tra i maggiori dantisti: Marco Ariani, Alessandro Barbero, Alfonso Maierù, Paola Manni, Paolo Mastandrea, Andrea Mazzucchi, Manlio Pastore Stocchi, Nigel G. Wilson, Stefano Zamponi.
* Laura Badaracchi
Avvenire, 19.01.2010