RAGIONE E FANTASIA. UN SAGGIO DEL FISICO ROBERT EHRLICH SPIEGA PERCHÉ LE GRANDI RIVOLUZIONI CULTURALI NASCONO CONTRO IL SENSO COMUNE
La pazza idea dei due soli. Una teoria scientifica, o quasi
Anche l’ ipotesi eliocentrica di Copernico pareva folle. Esistono buoni criteri per decidere se un enunciato meriti considerazione
di Giorgio Cosmacini *
C’ era una volta la consolidata credenza che le idee scientifiche dovessero modellarsi sul senso comune, di cui venivano considerate una sorta di elaborato prolungamento concettuale. Dal buon senso alla scienza il passo non era lungo. Classico è l’ esempio della concezione tolemaica geocentrica, basata sulla evidenza sensibile che la terra è ferma e il sole sempre in moto, dall’ alba al tramonto. Fu Copernico, nel 1543, a concepire la «strana» idea dell’ eliocentrismo e della terra in continuo movimento rotante. Che cos’ è una idea «strana»?
Se lo chiede Robert Ehrlich, ricercatore nel campo della fisica delle particelle e docente alla George Mason University, all’ inizio del suo libro Il viaggio nel tempo e altre pazzie (Einaudi) che ha per sottotitolo «Nove strane idee al vaglio della scienza». Scrive di sé l’ autore: «Come fisico, ho sempre avuto una certa simpatia per le idee strane. Non è che i fisici siano più strambi degli altri esseri umani. Alcuni di essi sono ragionevolmente sani di mente. Ma la fisica, per la sua stessa natura, sfida di continuo le convenzioni del nostro mondo dominato dal buon senso e svela segreti dell’ universo che spesso appaiono fantastici alla maggior parte della gente».
Quante volte abbiamo pensato e detto che le bizzarrìe inventate ieri dalla fantascienza sono state percorritrici della realtà documentata oggi dagli scienziati? Anche attualmente circolano «strane» idee: che una maggior diffusione di armi ridurrebbe la criminalità; che il virus Hiv non sarebbe il responsabile dell’ Aids; che l’ esposizione ai raggi del sole e addirittura l’ esporsi a basse dosi di radiazioni ionizzanti (atomiche, nucleari) non sarebbe affatto nocivo, anzi farebbe bene; che il sistema solare avrebbe due soli; che i combustibili «fossili» (carbone, petrolio) avrebbero un’ origine inorganica; che esisterebbero particelle (tachioni) più veloci della luce; che infine - prodigio dei prodigi - il viaggio nel tempo sarebbe possibile. Come con la memoria e con i sogni è possibile raggiungere soggettivamente il passato, così alcuni fisici pensano che The Time Machine, «la macchina del tempo» vaticinata nel 1895 dal romanziere Herbert George Wells, sia una metafora del paradosso teorico di un viaggio nel futuro oggettivamente possibile.
Non si tratta, come potrebbe sembrare a prima vista, di un’ opera di cosiddetto «revisionismo scientifico». L’ autore dà i voti in pagella a ciascuna delle «strane» idee sopra enunciate. Lo fa secondo uno schema di valutazione basato su 10 parametri, indicati nell’ introduzione, tra i quali figurano l’ uso delle statistiche in modo corretto e l’ efficace sostegno di riferimenti adeguati. Da professore obiettivo, è giustamente severo: nessuna delle idee esaminate merita più di un 3 e talune addirittura non si sollevano dallo 0. Una stroncatura globale: c’ era bisogno di dedicarvi un libro? Ce n’ era bisogno, eccome!
Molte sono le idee «strane» che oggi trovano udienza nei notiziari, nelle rubriche televisive e sulla carta stampata. Noi siamo sempre più spesso cimentati, assillati, provocati da idee di volta in volta bizzarre, insensate, miracolistiche, folli. Alcune non reggono alle critiche serrate, altre invece sopravvivono, si affermano, talora diventano accreditate teorie, collocandosi al centro di dibattiti scientifici, sottoposte a «congetture e confutazioni» per dirla alla Popper. Tutte rivelano quanto sia accidentato il percorso dell’ impresa scientifica e quali ne sono le regole, le procedure, i controlli. Il libro non è dunque un mero divertissement intellettuale. È invece un libro che esprime un metodo razionale affidabile per decidere con la nostra testa se una teoria meriti considerazione oppure debba essere liquidata magari con un semplice, sommario sorriso.
Il libro di Robert Ehrlich, «Il viaggio nel tempo e altre pazzie. Nove strane idee al vaglio della scienza», Einaudi, pagine XIX - 248, euro 14,00
Cosmacini Giorgio
(Corriere della Sera - Archivio storico, 6 settembre 2002, Pagina 35).