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Deus "charitas" est (1 Gv., 4. 1-16) ... non "Deus caritas est" (Benedetto XVI, 2006) !!! In Vaticano non c’è solo la Sfinge, ma c’è la peste e c’è Edipo....

MESSAGGIO EU-ANGELICO E TRADIMENTO STRUTTURALE DELLA FIDUCIA. Benedetto XVI ai vescovi d’Irlanda, sulla pedofilia: gli abusi sessuali sui minori sono "crimini abnormi" (2006). E il rapporto della Child Abuse Commission (2009).

IRLANDA: RAPPORTO-SHOCK SU ABUSI FATTI DA RELIGIOSI CATTOLICI AI DANNI DEI MINORI
giovedì 21 maggio 2009 di Federico La Sala
IRLANDA: RAPPORTO-SHOCK SU ABUSI FATTI DA RELIGIOSI CATTOLICI *
LONDRA - "Centinaia" di preti e suore cattolici irlandesi sono stati coinvolti in abusi sessuali e fisici ai danni di minori in istituzioni pubbliche in Irlanda: lo afferma il rapporto della Child Abuse Commission, che ha condotto la più grande indagine di sempre sugli ordini religiosi irlandesi. Lo scrive la stampa britannica.
Il rapporto (3.500 pagine) ha raccolto le testimonianze di circa 2.500 vittime di questi abusi tra (...)

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> MESSAGGIO EU-ANGELICO E TRADIMENTO STRUTTURALE DELLA FIDUCIA. ---- Pedofilia, si dimette vescovo irlandese. Benedetto XVI ha accolto oggi le dimissioni del vescovo irlandese Donald Brendan Murray, accusato dal Rapporto del Governo di Dublino di aver coperto sacerdoti pedofili.

venerdì 18 dicembre 2009


-  Pedofilia, si dimette vescovo irlandese
-  Il Papa: «Tradimento e vergogna»
*

Benedetto XVI ha accolto oggi le dimissioni del vescovo irlandese Donald Brendan Murray, accusato dal Rapporto del Governo di Dublino di aver coperto sacerdoti pedofili.

All’epoca dei fatti, mons. Murray, attuale vescovo di Limerick, era ausiliare di Dublino. Il Rapporto Murphy lo accusa di aver reagito in modo «imperdonabile» («inexcusable»), nascondendo di fatto le informazioni relative ai preti pedofili che venivano spostati da una parrocchia all’altra.

«Scosso e addolorato» dalla lettura del Rapporto governativo, le cui risultanze gli sono state confermate dai vertici dell’Episcopato Irlandese, Papa Ratzinger aveva assunto la settimana scorsa impegni precisi verso le vittime degli abusi sessuali perpetrati su minorenni da parte di membri del clero dell’arcidiocesi di Dublino: i responsabili pagheranno, aveva assicurato annunciando anche una sua imminente Lettera Pastorale sulla dolorosa vicenda. Ad aumentare lo sdegno del Papa è il fatto che i sacerdoti colpevoli (una cinquantina) sono spesso stati semplicemente ammoniti e trasferiti dai loro vescovi. «Il Santo Padre - affermava la nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede venerdì 11 dicembre - condivide l’oltraggio, il tradimento e la vergogna percepiti da così tanti fedeli in Irlanda, e si è unito a loro nella preghiera in questo momento difficile nella vita della Chiesa», invitando allo stesso tempo i cattolici irlandesi e in tutto il mondo «ad unirsi a lui nella preghiera per le vittime, le loro famiglie e tutti coloro che sono colpiti da questi crimini efferati».

Inoltre, prosegue il comunicato, Benedetto XVI «assicura tutti gli interessati che la Chiesa continuerà a seguire la grave questione con la massima attenzione, al fine di meglio comprendere come tali vergognosi eventi siano accaduti e il modo migliore per sviluppare strategie efficaci così da evitare il loro ripetersi». La Santa Sede, ribadisce la nota letta e approvata dal Pontefice, «prende molto sul serio le questioni centrali sollevate dalla relazione, ivi comprese le questioni relative alla guida dei responsabili della Chiesa locale che hanno la responsabilità ultima nella cura pastorale dei bambini».

Il Papa esprime una volta di più «il proprio rammarico per le azioni di alcuni membri del clero che hanno tradito le loro solenni promesse a Dio», aveva aggiunto venerdì scorso il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, che oggi si è limitato invece a comunicare la notizia dell’accettazione delle dimissioni senza ulteriori commenti.

Mentre la sala stampa vaticana annunciava le dimissioni del vescovo irlandese Donal Murray dalla guida della diocesi di Limerick, in seguito allo scandalo dei preti pedofili, lui stesso ha chiesto «umilmente» scusa in un incontro con i dipendenti nella cattedrale di St. John.

«Ho incontrato lunedì 7 dicembre - ha detto il presule a quanto riportato in una nota sul sito della diocesi - il Cardinale Prefetto della Congregazione per i Vescovi. Gli ho chiesto di portare le mie dimissioni come Vescovo di Limerick a Papa Benedetto. Il Santo Padre ha accettato le mie dimissioni che hanno effetto immediato da questa mattina. Ho sentito le opinioni di molti sopravvissuti - ha aggiunto il vescovo - soprattutto nei giorni successivi alla pubblicazione del Rapporto Murphy. Alcuni hanno espresso il desiderio affinché rassegnassi le mie dimissioni, altri mi hanno chiesto di non farlo. So bene che le mie dimissioni non possono annullare il dolore che le vittime di abuso sopravvissute hanno sofferto in passato e continuano a soffrire ogni giorno. Chiedo umilmente scusa ancora una volta a tutti coloro che sono stati abusati quando erano bambini piccoli. A tutti i sopravvissuti ripeto che la mia principale preoccupazione è quella di aiutare in ogni modo possibile, il loro cammino verso la sperata serenità».

«Un vescovo - ha proseguito il vescovo Murray - è chiamato ad essere una persona che cerca di guidare e ispirare tutto il popolo della diocesi a vivere come una comunità unita nella verità e nell’amore di Cristo. Ho chiesto al Santo Padre accogliere le mie dimissioni e di nominare un nuovo vescovo per la diocesi, perché credo che la mia presenza possa creare difficoltà ad alcuni dei sopravvissuti, che devono avere il primo posto nei nostri pensieri e preghiere». Il vescovo ha poi espresso il desiderio che le sue «ultime parole come vescovo di Limerick» fossero quelle pronunciate il 29 novembre scorso: «Siamo persone che credono che la misericordia di Dio e la salvezza di Dio sono senza limiti. Siamo chiamati ad essere portatori di quella speranza l’uno all’altro e in particolare a coloro la cui fiducia è stata tradita quando erano solo bambini piccoli e che hanno vissuto il terrore, l’impotenza e le sofferenze inflitte da adulti spaventosi e dominanti. Essi dovrebbero avere sempre un posto speciale nelle nostre preghiere».

La nota della diocesi di Limerick si conclude con le seguenti parole: «Né il vescovo Murray né alcun portavoce della diocesi farà altri commenti».

* l’Unità, 17 dicembre 2009


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