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Per il Logos - e il dialogo, quello vero ... oltre la vecchia "cattolica" alleanza costantiniana ("Giocasta" - "Edipo"))

UN NUOVO UMANESIMO?! Pensare l’ "edipo completo"(Freud), a partire dall’ "infanticidio"!!! La lezione di Melanie Klein rimeditata da Julia Kristeva, in un commento di Manuela Fraire - a c. di pfls

Per andare oltre la vecchia "cattolica" alleanza Madre-Figlio (e portare avanti il programma illuministico kantiano: diventare maggiorenni), è necessario (sia per l’uomo sia per la donna) non solo il "parricidio" ma anche il "matricidio".
mercoledì 8 novembre 2006 di Federico La Sala
Amare al cospetto della madre
«Génie féminin». Dopo Colette e Arendt, «Melanie Klein. La madre, la follia» di Julia Kristeva. Relazione d’oggetto. Il matricidio immaginario nella lettura di Kristeva del pensiero kleiniano
di Manuela Fraire (il manifesto, 29.10.2006)
Julia Kristeva, nel libro tratto da una serie di lezioni tenute all’Università Parigi VII (Melanie Klein. La madre, la follia, Donzelli, pp. 291, E 23,50) traccia un profilo inedito della grande psicoanalista centrato sulla (...)

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> UN NUOVO UMANESIMO?! Pensare l’ "edipo completo"(Freud) ---- Qual è il bene che va tutelato. Giusta la decisione della Cassazione se tutela il bene del bambino (di Silvia Vegetti Finzi)

sabato 12 gennaio 2013


-  Qual è il bene che va tutelato
-  Giusta la decisione della Cassazione se tutela il bene del bambino

-  di Silvia Vegetti Finzi Corriere della Sera, 12 gennaio 2013)

Per un bambino è meglio crescere con un papà e una mamma. Ma ciò non autorizza, in situazioni diverse, a intervenire nella sua vita con provvedimenti violenti.

La questione dell’omosessualità, a lungo considerata una colpa o una malattia, sta subendo una radicale trasformazione. Riconosciuta coma un’inclinazione sessuale, né immorale né patologica, si sta ridefinendo come una modalità relazionale, come uno scambio di sentimenti e comportamenti che coinvolgono altri, che non necessariamente condividono la medesima inclinazione.

Questa prospettiva rende il problema più complesso ma al tempo stesso impedisce di appellarsi a principi astratti e impersonali, lontani dalla realtà, che è sempre particolare e contingente. Fermo restando che per un bambino è meglio crescere con un papà e una mamma, ciò non autorizza, in situazioni diverse, a intervenire nella sua vita con provvedimenti violenti, che frantumano il fragile tessuto dei legami affettivi.

Non sempre una relazione di coppia prosegue così com’era iniziata, capita che, per motivi non sempre comprensibili, si interrompa e che il figlio sia posto di fronte a un bivio esistenziale.

In questo caso le posizioni dei genitori sono molto diverse: l’uomo che si è rivelato violento e incapace di mantenere relazioni paterne, mentre la madre ha sempre tenuto accanto a sé il figlio, convivendo con l’assistente sociale conosciuta nella comunità in cui si era precedentemente disintossicata. Per questo le era stato concesso l’affidamento esclusivo del bambino.

Affidamento contestato dal padre soprattutto in nome della religione musulmana che non ammette figli educati da coppie omosessuali.

Ma i giudici della Cassazione hanno preso in considerazione il bene del minore. Un bene, che non consiste nei diritti dei genitori, e neppure in una situazione familiare formalmente «normale», ma nella possibilità di crescere e di realizzare le sue potenzialità.

È sempre accaduto che, in determinate circostanze, i bambini siano stati accuditi e amati da due donne. E di solito se la sono cavata piuttosto bene. Su questa constatazione si basa la decisione dei giudici di salvaguardare, anche in condizioni difficili, il benessere del bambino, ma non solo. La pretesa del padre è stata rigettata perché l’uomo «non ha fornito alcuna specificazione delle ripercussioni negative... dell’ambiente familiare in cui il minore vive presso la madre».

La sentenza afferma quindi l’opportunità di valutare la situazione concreta e di mettere al primo posto l’interesse del figlio, a scapito delle affermazioni di principi generali e astratti, incapaci di cogliere gli aspetti vitali di alcune relazioni parentali.


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