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Eu-ropa, Eu-ropa, Eu-ropa!!!

L’EU-ROPA ha detto "basta": l’odio verso i gay è razzismo!!! A GERUSALEMME, "GUERRA SANTA" CONTRO Il GAY PRIDE, CON LA "VIVA APPROVAZIONE" DEL VATICANO !!!

giovedì 9 novembre 2006 di Federico La Sala
Diritti civili
«Guerra santa» anti-gay a Gerusalemme.
L’omofobia vince in Israele. Nel silenzio del mondo
Gruppi ebrei ultraortodossi scatenati contro il «pride» di venerdì a Gerusalemme: barricate e scontri con la polizia. Contro la sfilata, già notevolmente ridimensionata, rabbini, imam e cattolici. E i politici, da Olmert al socialista Peretz, tacciono
di Michele Giorgio (il manifesto, 08.11.2006)
Gerusalemme.
Dopo violente manifestazioni notturne e scontri con la polizia, ora contro gli (...)

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> L’EU-ROPA ha detto "basta": l’odio verso i gay è razzismo !!! A GERUSALEMME, "GUERRA SANTA" CONTRO Il GAY PRIDE, CON LA "VIVA APPROVAZIONE" DEL VATICANO !!!

sabato 11 novembre 2006

GAY PRIDE A GERUSALEMME: NESSUN SERIO INCIDENTE *

GERUSALEMME - Si e’ concluso a Gerusalemme il Gay Pride, la manifestazione di gay e lesbiche organizzata dall’associaszione Open House nello stadio dell’Universita’ Ebraica. Non sono stati registrati incidenti di rilievo, ha precisato la polizia di Gerusalemme. Circa quattromila persone hanno partecipato al raduno, protetto da un imponente dispositivo di sicurezza. Tremila poliziotti hanno filtrato tutti gli accessi al luogo del raduno, sorvegliato dall’alto dagli elicotteri della polizia e da un dirigibile. Tutte le strade dell’area sono state chiuse al traffico.

La manifestazione era stata preceduta nelle ultime due settimane da violente proteste della comunita’ ebraica ultra-ortodossa di Gerusalemme, per la quale il Gay Pride costituisce una ’’profanazione’’ della citta’ santa di ebrei, cristiani e musulmani. Anche il Vaticano ha manifestato la sua contrarieta’.

Il dispositivo di sicurezza mirava a impedire possibili scontri con manifestanti ultraortodossi e a prevenire un ipotetico attacco da parte di gruppi armati palestinesi, dopo la strage di mercoledi a Beit Hanun, nella striscia di Gaza.

Ieri un compromesso era stato raggiunto fra organizzatori, polizia e leader ultraortodossi, in considerazione anche dello stato di massima allerta decretato nel paese da mercoledi per il rischio di attentati kamikaze. Diversi gruppi armati palestinesi hanno minacciato di colpire Israele per ritorsione dopo la strage di Beit Hanun. Il Gay Pride, previsto inizialmente come marcia per le strade di Gerusalemme, e’ stato trasformato in un raduno in un ambiente circoscritto, lo stadio della Universita’ ebraica. I dirigenti ultra-ortodossi hanno rinunciato a organizzare manifestazioni di protesta.

Durante il raduno ci sono stati oggi solo alcuni incidenti sporadici nel centro di Gerusalemme. La polizia ha fermato una ventina di manifestanti gay che volevano marciare dal quartiere della German Colony fino allo stadio, in violazione degli accordi raggiunti ieri. C’e’ stato inoltre qualche breve tafferuglio, subito sedato dalle forze dell’ordine, nel quartiere ultra-ortodosso di Mea Sharim.

ANSA 2006-11-10 10:44


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