Profilo professionale del giudice coinvolto nel blitz anti ’Ndrangheta
Chi è il magistrato arrestato a Vibo
Patrizia Pasquin è in magistratura dal 1980. Ha ricoperto il ruolo di pm occupandosi anche di criminalità organizzata prima della nascita delle Direzioni distrettuali antimafia *
VIBO VALENTIA - Patrizia Pasquin, il giudice arrestato dalla Polizia su ordine della Dda di Salerno, è in magistratura dal 1980. Attualmente ricopre l’incarico di presidente di sezione civile del Tribunale di Vibo Valentia, dove ha svolto tutta la sua carriera. Nominata uditore giudiziario al Tribunale di Catanzaro dal maggio 1980 è stata poi destinata, dal gennaio ’82, al tribunale di Vibo Valentia. Dal 1986, Patrizia Pasquin ha ricoperto l’incarico di sostituto procuratore della Repubblica sempre a Vibo. Dall’aprile all’ottobre del 2004 ha anche svolto le funzioni di procuratore reggente. Nominata dal Csm magistrato di Corte d’appello dal ’94, Patrizia Pasquin è diventata presidente di sezione dal luglio 1995. Dal dicembre 2000 è stata nominata magistrato di Cassazione.
Nella sua carriera la Pasquin si è occupata sia di civile che di penale. In quest’ultimo settore ha svolto incarichi di giudicante (a latere), come giudice istruttore nel primo quinquennio dell’attività, come pm nei nove anni successivi e poi ancora come presidente dei collegi ordinari e di tribunale della libertà e delle misure di prevenzione. Nell’ambito del settore penale si è occupata di indagini riguardanti la criminalità organizzata, reati contro la pubblica amministrazione, ambientali ed edilizi, fiscali, oltre che di misure di prevenzione personali e reali, irrogandone oltre un centinaio in meno di due anni di presidenza della sezione penale. Come pm, in particolare, si è occupata anche di criminalità organizzata prima della nascita delle Direzioni distrettuali antimafia.
Nel 1994, Patrizia Pasquin ha retto per alcuni mesi l’ufficio di procura durante il periodo di vacanza del posto di procuratore, seguendo le prime fasi dell’omicidio di Nicholas Green, il bambino statunitense assassinato nel corso di un tentativo di rapina accaduto il 29 settembre 1994 lungo il tratto calabrese dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria mentre viaggiava a bordo di una Fiat Uno insieme ai genitori ed alla sorella più piccola. 10 novembre 2006