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Dialogo e Pace

ATTUALITA’ DI CELESTINO V (Pietro da Morrone). CONVEGNO NAZIONALE. SULMONA (25.11.2006).

mercoledì 15 novembre 2006 di Federico La Sala
Convegno Nazionale
Dialogo e Pace
Attualità di Celestino V
Sulmona,
Auditorium Palazzo dell’Annunziata,
sabato 25 novembre 2006
A cura di Casa per la Pace • Sulmona
COMITATO “PACE E DIRITTI UMANI”
REGIONE ABRUZZO
PROGRAMMA
ore 15.30 - Presentazione
Saluto dei Rappresentanti Istituzionali
ore 16.00 - Tavola rotonda:
• DIALOGO INTERPERSONALE
Dott.ssa Angela DOGLIOTTI MARASSO
Centro per la Noviolenza di Torino
• DIALOGO INTERRELIGIOSO
Dott.ssa Shahrzad HOUSMAND ZADEH
Docente di (...)

In risposta a:

> ATTUALITA’ DI CELESTINO V (Pietro da Morrone). CONVEGNO NAZIONALE. SULMONA (25.11.2006). ... La storia della "Perdonanza".

mercoledì 29 agosto 2007

LA STORIA DELLA «PERDONANZA»

Nell’abbraccio della misericordia anche i poveri e i diseredati

Tutto iniziò con l’elezione a papa dell’eremita Pietro Angeleri, che concesse l’indulgenza plenaria perpetua. Anche a chi non poteva permettersi ricche elemosine

(C.Tra.) *

Il 28 e il 29 agosto d’ogni anno all’Aquila si rinnova il rito della Perdonanza, l’indulgenza plenaria perpetua concessa da Celestino V la sera stessa della sua incoronazione a pontefice. In precedenza Pietro Angeleri - questo il nome secolare - aveva trascorso molti anni di vita eremitica, in special modo in una grotta sul monte Morrone, sopra Sulmona, ricevendo dai suoi devoti l’appellativo di Pietro del Morrone.

Il 5 luglio 1294 fu designato dal conclave riunito a Perugia come successore di Niccolò IV, la cui morte (1292) aveva lasciato la sede vacante per più di due anni. Dall’eremo di Sant’Onofrio al Morrone nel quale s’era ritirato, Pietro, a dorso di un asino e avendo come palafrenieri re Carlo II d’Angiò e il figlio, mosse alla volta di L’Aquila. Il 29 agosto 1294 nella basilica di Collemaggio fu incoronato Papa. Alla cerimonia partecipò una folla enorme composta - secondo le antiche fonti - da più di duecentomila persone, che ricevettero dal nuovo pontefice un dono straordinario: quanti - confessati e sinceramente pentiti, dai vespri del 28 agosto fino ai vespri del giorno 29, festa di san Giovanni Battista - avessero visitato devotamente Collemaggio, avrebbero ricevuto contemporaneamente la remissione dei peccati e l’assoluzione dalla pena.

Fino ad allora l’indulgenza plenaria era stata concessa solo a favore dei crociati in partenza per la Terra Santa e ai pellegrini che si recavano alla Porziuncola di Assisi. Spesso era privilegio dei ricchi, che in cambio di sostanziose elemosine chiedevano almeno la remissione parziale dei peccati. All’Aquila invece il Perdono sarebbe stato rinnovato annualmente e concesso anche a poveri e diseredati. L’indulgenza celestiniana apparve da subito nella sua valenza spirituale ma anche nel suo significato politico, tale da accrescere il prestigio civile ed economico della giovani città abruzzese.

Il 29 settembre la cancelleria papale formalizzò la concessione di Celestino V con l’emanazione di una bolla affidata all’autorità civile della città, che ne garantì la conservazione, avocando a sé anche il diritto sulla cerimonia del Perdono, alla quale le autorità religiose erano soltanto invitate a partecipare.

Ogni anno dunque, a seguito della Bolla di Celestino, il 29 agosto la porta viene aperta. La prima celebrazione solenne ebbe luogo nel 1295, contro la volontà di Bonifacio VIII, pontefice in carica, che tentò di annullare l’indulgenza celestiniana con una bolla emanata il 18 agosto 1295. I fedeli, i monaci di Collemaggio e l’autorità civile non si curarono del provvedimento di Bonifacio e rifiutandosi di consegnargli la Bolla si adoperarono perché la cerimonia avesse il risalto che le si confaceva.

La cerimonia del Perdono - solo con termine moderno chiamata Perdonanza - si arricchì ancor più dopo il 1327, quando le spoglie di Celestino furono traslate da Ferentino (Frosinone) a Collemaggio e le sue reliquie mostrate al popolo. Nel XV secolo invalse l’uso di entrare in Collemaggio attraverso la Porta Santa sul fianco sinistro dell’edificio, secondo quanto avveniva nelle basiliche patriarcali romane in occasione del Giubileo, indetto per la prima volta nel 1300 da Bonifacio VIII.

* Avvenire, 29.08.2007


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