La politica è sempre opinabile. Prima nei cessi a Montecitorio (caso Luxuria), ora nelle fioriere, che qualcuno di veramente onorevole ha pensato di trasformare in "erbificio". Ma è mai possibile che in Italia due sono le correnti che debbono per forza segnare la politica: quella dei bigotti, numerosi, e dei provocatori, ancora più numerosi? Che uno il provocatore lo faccia di professione va pure bene: si veda la persona di Gabriele Paolini che, inquietando fotografi e cameramen, ha (...)
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