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Pubblica Istruzione

MATURITA’. VIA LIBERA DEFINITIVO. LE NUOVE REGOLE DELL’ESAME DI STATO. LE PROVE SCRITTE DEL 2007. E TUTTO IL RESTO ... CON AGGIORNAMENTI

martedì 12 giugno 2007 di Federico La Sala
[...] Mercoledì 20 giugno poco meno di 480 mila studenti saranno chiamati a svolgere, secondo una delle quattro tipologie previste dalla riforma Berlinguer (analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale, tema storico e tema di attualità) la prova scritta di Italiano. Il giorno successiva sarà la volta del secondo scritto in programma che cambia secondo l’indirizzo di studio [...]

Fioroni presenta i nuovi esami. Tra le novità (...)

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> MATURITA’. ---- In arrivo il regolamento Gelmini che prevede la media del sei per sostenere l’esame. In migliaia a rischio

sabato 21 marzo 2009


-  In arrivo il regolamento Gelmini che prevede la media del sei per sostenere l’esame
-  Ma il ministro Giovanardi ne frena l’entrata in vigore: "Siamo già a metà anno"

-  Maturità, in migliaia a rischio
-  Slitta il nuovo regolamento?

di SALVO INTRAVAIA *

Migliaia di studenti italiani rischiano di non essere ammessi alla maturità. La novità contenuta nel Regolamento sulla valutazione predisposto dalla Gelmini prevede che per accedere agli esami di stato occorrerà ottenere una valutazione di almeno sei decimi in ogni disciplina, comportamento incluso. Secondo quanto si legge nel documento - che con la firma di Napolitano dovrebbe diventare ufficiale fra pochi giorni - il giro di vite sull’ammissione dovrebbe entrare in vigore già dal prossimo mese di giugno. Ma, dopo le proteste degli studenti, c’è chi all’interno della stessa maggioranza ne chiede lo slittamento di un anno.

A rischiare la non ammissione sono più di quanti non si immagini, basta fare due calcoli. Qualche settimana fa, il ministero dell’Istruzione ha pubblicato i dati sugli esiti del primo quadrimestre con una pioggia di insufficienze in tutte le discipline, Educazione fisica compresa. Ad avere rimediato una o più insufficienze in pagella sono stati 72 ragazzi su 100, un dato di poco superiore a quello dello scorso anno. Quest’anno, i tecnici di viale Trastevere non hanno fornito i numeri relativi alle insufficienze per singolo anno scolastico, ma l’anno scorso sì. E prendendo per buono il dato del 2007/2008, che probabilmente sarà inferiore a quello attuale, si possono fare alcuni conti.

Se i ragazzi del quinto anno con insufficienze in pagella ammontano, come l’anno scorso, al 65 per cento ci vuole poco a comprendere che 282 mila studenti devono mettersi a studiare seriamente se vorranno presentarsi davanti la commissione giudicatrice. E quelli che rischiano seriamente sono almeno 60 mila: coloro che superano l’esame col minimo. Fino al 2008 l’ammissione agli esami di maturità, reintrodotta l’anno prima da Giuseppe Fioroni, era prevista anche per gli studenti con una o più insufficienze. E da quest’anno sarebbe dovuta entrare in vigore la norma che prevede almeno la media del sei: anche dei cinque compensati da alcuni sette, quindi.

Ma con ogni probabilità questa disposizione non farà a tempo ad essere applicata perché verrà superata dal Regolamento-Gelmini che ha già causato qualche mal di pancia. Ieri mattina durante un convegno, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Carlo Giovanardi, smentendo le dichiarazioni di due giorni prima della stessa ministra, ha lasciato intendere che la novità potrebbe slittare di un anno. "Va al Consiglio di stato un regolamento per la scuola che prevede che possa essere ammesso all’esame di maturità solo chi ha la sufficienza in tutte le materie. Il problema è che siamo alla fine di marzo".

Giovanardi pone l’accento su una questione dibattuta più volte: il cambio delle regole a metà anno scolastico. "Si può discutere - spiega - se ci debba essere un rigore tale per cui basta una sola insufficienza per non essere ammessi all’esame, ma eventualmente ciò deve entrare in vigore quando gli studenti e le famiglie sanno quali sono le regole del gioco e non a partita già ampiamente iniziata".

Ma, appena due giorni prima, la Gelmini aveva confermato tutto: "Con un 5 non si viene ammessi". "C’è un maggior rigore nella valutazione degli apprendimenti - ha spiegato - e c’è severità e disciplina nella valutazione dei comportamenti. Due cose indispensabili per formare cittadini che domani siano consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri".

* la Repubblica, 21 marzo 2009


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