Pubblica Istruzione

MATURITA’. VIA LIBERA DEFINITIVO. LE NUOVE REGOLE DELL’ESAME DI STATO. LE PROVE SCRITTE DEL 2007. E TUTTO IL RESTO ... CON AGGIORNAMENTI

martedì 12 giugno 2007.
 

Fioroni presenta i nuovi esami. Tra le novità il ritorno delle commissioni esterne le tracce non saranno scelte dal ministro: "Mi astengo, mio figlio è tra i maturandi"

Maturità 2007, ecco le prove scritte
-  Matematica e latino incubi nei licei

di SALVO INTRAVAIA *

Per gli studenti gli ’incubi’ hanno un nome: Latino al classico e Matematica allo scientifico. Ecco le tanto attese seconde materie scritte della prossima maturità. Il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ha annunciato le materie oggetto della seconda prova scritta della maturità e la composizione delle commissioni giudicatrici. Con le norme applicative della nuova legge sugli esami di Stato Fioroni ha così dato ufficialmente il via alla prossima tornata della maturità che rispetto all’anno scorso porterà una serie di novità. Ma oltre a diramare l’elenco delle materie su cui i ragazzi dovranno scervellarsi per venire a capo del secondo scritto, Fioroni ha spiegato le novità che gli stessi studenti dovranno affrontare per conquistare il tanto agognato diploma aggiungendo che "Quello di quest’ anno è un esame di maturità che ritorna serio, che dà ai ragazzi la sicurezza di aver fatto un percorso scolastico in grado di far loro proseguire gli studi o entrare nel mondo del lavoro a testa alta, con competenze e capacita".

Le materie. Mercoledì 20 giugno poco meno di 480 mila studenti saranno chiamati a svolgere, secondo una delle quattro tipologie previste dalla riforma Berlinguer (analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale, tema storico e tema di attualità) la prova scritta di Italiano. Il giorno successiva sarà la volta del secondo scritto in programma che cambia secondo l’indirizzo di studio. Il lunghissimo elenco delle materie scritte è disponibile in Pdf nella copertina "Scuola&giovani" di Repubblica.it

I commissari esterni. E’ la novità più temuta da studenti e genitori. Dopo cinque anni, tornano i commissari esterni. Il ministero della Pubblica istruzione ha seguito il criterio di affidare una delle due materie scritte predisposte dai tecnici ministeriali ad un commissario esterno e l’altra ad un prof interno. Delle restanti materie dell’ultimo anno due saranno assegnate a commissari esterni e per le altre due sarà il consiglio di classe a scegliere tra i docenti dell’ultimo anno. A titolo di esempio, al liceo classico i commissari esterni saranno i docenti di Latino, Matematica e Filosofia. Rimarranno volti conosciuti dai ragazzi, membri interni, i prof di Italiano di Lingua straniera e di una terza materia fra quelle specifiche dell’indirizzo: il Greco ad esempio.

La curiosità. Il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ha annunciato che quest’anno non sarà lui ad individuare le tracce delle prime due prove della maturità. I titoli dei temi, il problema di matematica, la versione di latino, dunque, non saranno scelte dal titolare di viale Trastevere, ma dalla sua vice Mariangela Bastico. "Avendo mio figlio che fa la maturità e mia moglie che insegna in una classe di maturandi- ha spiegato Fioroni- ritengo corretto astenermi dall’individuazione delle prove d’esame: ci sono sufficienti motivi d’opportunità e, del resto, non c’è procedura giuridica che preveda questo obbligo".

* la Repubblica, 17 gennaio 2007.



[Parte prima]

Il disegno di legge fa un altro passo verso la ridefinizione della prova di Stato in attesa del voto alla Camera. L’ottimismo di Fioroni: "Pronti a giugno con il nuovo corso per 480 mila studenti"

Maturità, primo sì dal Senato cambiano le regole dell’esame

di SALVIO INTRAVAIA *

Primo sì del Parlamento alla maturità targata Fioroni. L’aula del Senato ha approvato il disegno di legge che prevede una serie di modifiche all’esame di Stato. E, a questo punto, la probabilità che le nuove regole possano entrare in vigore già a giugno aumentano. Perché le modifiche diventino operative si dovrà pronunciare la Camera, ma il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ribadisce il suo ottimismo: "Se Camera e Senato approveranno il decreto legge entro gennaio ci sono le condizioni perché entri in vigore entro questo anno scolastico".

Ma quali sono le maggiori novità che tengono col fiato sospeso un milione di mamme e papà e quasi 480 mila studenti italiani?

Le nuove regole. Dopo sei anni, i ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori dovranno confrontarsi nuovamente con l’ammissione agli esami, abolita di fatto dalla riforma Berlinguer del 1999. Sarà il Consiglio di classe a stabilire se uno studente possiede la preparazione sufficiente per sostenere la maturità. E per sedersi al cospetto della commissione occorrerà avere superato anche tutti i debiti formativi degli anni precedenti (a partire dal 2008/2009). La novità senz’altro più temuta riguarda le commissioni che torneranno ad essere a maggioranza ’esterna’.

Dopo la parentesi del governo Berlusconi, si ritorna alla commissione composta per metà da docenti esterni e da membri interni. In tutto, non più di sei professori guidati dal presidente, anche questo esterno.

Cambia anche la modalità di assegnazione del capo della commissione che dovendo seguire i lavori di due classi (o al massimo di 70 alunni) - avrà la possibilità di osservare più da vicino le performance dei ragazzi.

Novità in arrivo anche per le prove d’esame. Per gli studenti degli istituti tecnici e professionali, che rappresentano la maggioranza dei maturandi, la seconda prova (quella di indirizzo) si trasformerà in una prova da svolgere in laboratorio anche in più giorni. Un modello simile a quello attualmente in vigore per i licei artistici e gli istituti d’arte che svolgono la seconda prova in tre giorni. E per i più bravi sarà a disposizione la lode.

Sarà, invece, vita difficile per i cosiddetti diplomifici, che avranno meno margini di manovra sui cosiddetti candidati privatisti - coloro che si presentano agli esami senza avere seguito neppure un giorno di lezione - , costretti a sostenere un esame preliminare e a presentarsi in una scuola statale o paritaria del comune di residenza, e per i saltanti per merito che per approdare direttamente all’esame, dalla quarta classe (senza cioè frequentare il quinto anno), oltre ad essere promossi con almeno otto in tutte le materie al quarto anno dovranno avere una carriera scolastica immacolata: almeno sette in tutte le materie degli anni precedenti e neppure una bocciatura.

I dati della maturità. Sono proprio i dati delle ultime tornate della maturità ad avere convinto Fioroni che era necessario cambiare. Da quando il governo Berlusconi ha modificato la composizione delle commissioni - fino allo scorso giugno formate per intero da docenti interni alla scuola - il numero dei bocciati si è quasi azzerato passando dall’8,3 per cento del 1999 al 3 per cento del 2006. (16 novembre 2006)

* la Repubblica



[Parte seconda]

La riforma approvata dalla Camera. Dalle commissioni miste tra prof interni ed esterni alla reintroduzione della ammissione, tutte le novità della prova di Stato

Maturità, via libero definitivo da giugno il nuovo esame

di SALVO INTRAVAIA *

Maturità con nuove regole per quasi mezzo milione di studenti italiani. La Camera ha votato il disegno di legge che modifica gli esami di Stato. Stando alle dichiarazioni rilasciate dal ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni qualche settimana fa, le novità introdotte dal disegno di legge governativo presentato per ridare credibilità ad un esame che rischiava di ridursi in molti casi ad una specie di formalità saranno operative sin dalla prossimo giugno. Ma quali sorprese ha riservato l’inquilino di viale Trastevere a migliaia di studenti italiani?

Le novità. La novità senz’altro più temuta riguarda le commissioni che torneranno ad essere a maggioranza ’esterna’. Dopo la parentesi berlusconiana, che ha fatto la fortuna degli istituti paritari, la commissione giudicatrice sarà composta al massimo da 6 prof, tre interni e tre provenienti da altre scuole generalmente della stessa provincia. A guidare gli esami sarà un presidente, anch’egli esterno, che dovrà seguire i lavori di due classi o al massimo 70 alunni. Tramonta, in questo modo, l’era del presidente-notaio costretto, fino all’anno scorso, a seguire i lavori anche di venti classi contemporaneamente.

Ma, dopo sei anni, l’accesso agli esami di maturità non sarà più scontato. Prima di affrontare scritti e orali i ragazzi del quinto anno delle scuole superiori se la dovranno vedere col giudizio formulato dai loro stessi professori. L’ammissione agli esami, di fatto abolita dalla riforma Berlinguer del 1999, tornerà a rappresentare il primo scoglio da superare sarà motivo di batticuore per alunni e genitori: soltanto coloro che mostreranno di possedere la preparazione adeguata potranno accedere agli esami. Ma non basta. Per sedersi al cospetto della commissione (attenzione: questo però a partire dal 2008/2009) occorrerà anche avere superato tutti i debiti formativi degli ultimi due anni.

Novità in arrivo anche per le prove d’esame, ma solo per gli studenti degli istituti tecnici e professionali. La seconda prova scritta (quella di indirizzo) si svolgerà in laboratorio e potrà durare anche più giorni. Un modello simile a quello attualmente in vigore per i licei artistici e gli istituti d’arte che svolgono la seconda prova in tre giorni. E se per i gestori dei cosiddetti diplomifici la vita si complicherà per i più bravi sarà a disposizione la lode.

I privatisti. Coloro che si presentano agli esami senza avere seguito neppure un giorno di lezione dovranno sostenere una prova preliminare e potranno presentarsi in una scuola statale o paritaria del comune di residenza. Stretta in vista anche per i cosiddetti "saltanti per merito". Per approdare direttamente all’esame Stato dal penultimo anno di corso (senza cioè frequentare il quinto anno), oltre ad essere promossi con almeno otto in tutte le materie a giugno (al quarto anno) occorrerà avere una carriera scolastica immacolata: almeno sette in tutte le materie degli anni precedenti e neppure una bocciatura. Il boom di candidati esterni delle paritarie, passati dai 348 del 2001 ai quasi 11 mila dell’estate scorsa dovrebbe così arrestarsi. E anche i ’viaggi della speranza’ che hanno portato non pochi studenti a sostenere gli esami in scuole a centinaia di chilometri di distanza dal comune di residenza o i ’miracoli’ di coloro che, bocciati nelle statali, diventavano ’ottisti’ nelle paritarie.

* la Repubblica, 19 dicembre 2006



Al via la macchina del nuovo esame di Stato: tornano le commissioni e non tutti gli studenti potranno arrivare alla prova. Come calcolare il voto

-  Prof esterni, ammissioni, seconda prova
-  tutte le novità della Maturità 2007

di SALVO INTRAVAIA *

Tra novità e conferme parte la maturità del ministro Fioroni. Una ’macchina’ che dovrà valutare la preparazione di circa 500 mila studenti e vedrà impegnati per almeno tre settimane, a partire dal 20 giugno, migliaia di presidi e professori.

Le novità. Il vero cambio di rotta rispetto al governo Berlusconi è il ripristino della commissione mista, già lanciata nel ’98 dal ministro Luigi Berlinguer. Oltre al presidente di commissione, dietro la cattedra ci saranno tre commissari esterni e tre membri interni. Novità che da gennaio ad oggi è stata metabolizzata dagli studenti impegnati in questi giorni a pensare ad altro: gli ultimi compiti e le ultime interrogazioni. La novità che in queste ore tiene banco tra ragazzi e ragazze è l’ammissione agli esami. Per circa un decennio, raggiunto l’ultimo anno, gli studenti si sono dovuti preoccupare soltanto di studiare per superare le prove d’esame. Ma quest’anno le cose andranno diversamente. Il ministro della Pubblica istruzione ha voluto ridare la dignità che merita alla maturità: coloro che non verranno considerati in grado di sostenere l’esame non saranno ammessi. Potrebbero non farcela in 25 mila circa, costretti, se vorranno ottenere il fatidico ’pezzo di carta’, a rifrequentare l’ultimo anno.

La terza novità di rilievo interessa gli studenti degli istituti tecnici e dei professionali. Al momento non trapela nulla ma oltre metà dei maturandi potrebbe ritrovarsi, per la seconda prova, impegnato per più di un giorno. La prova d’indirizzo potrebbe essere ’a carattere tecnico-pratico e/o laboratoriale’ e richiedere due o tre giorni per essere svolta. Tra le innovazioni che premiano il merito ci sarà la lode e eventualmente un ’premio’, da utilizzare per la prosecuzione degli studi all’università o nella istruzione e formazione tecnica superiore.

I punti invariati. Nessuna novità per la prova scritta di Italiano e la terza prova. Stesso discorso per quanto riguarda i punteggi massimi da attribuire ai tre scritti (15 punti per ogni prova). Nessuna novità di rilievo per il colloquio che dovrà essere multidisciplinare. I prof, cioè, non potranno interrogare singolarmente su ogni disciplina, gli argomenti proposti per la discussione devono ’essere trasversali’, come si dice in gergo: devono abbracciare più materie.

Vita difficile per privatisti e ’ottisti’. I candidati esterni (i privatisti), in generale, dovranno sostenere gli esami in una scuola statale o paritaria del comune di residenza. Niente viaggi della speranza a centinaia di chilometri di distanza per sostenere gli esami. Pugno di ferro anche contro i cosiddetti ’saltanti per merito’. Gli ottisti, per accedere all’esame di maturità saltando la frequenza del quinto anno, oltre ad otto in tutte le discipline nella pagella della quarta, dovranno avere una carriera scolastica di tutto rispetto: promozione con almeno tutti 7 in seconda e terza e niente bocciature.

Le novità che partono dal 2008/2009. Fra due anni essere ammessi agli esami di Stato sarà ancora più difficile. La norma di riforma prevede che per accedere alla maturità gli studenti dovranno avere superato tutti i debiti degli anni precedenti. Non saranno, quindi, ammesse più deroghe: coloro che hanno ancora lacune significative nella preparazione non potranno neppure sedersi al cospetto della commissione. Nell’estate 2009 cambierà anche l’articolazione dei 100 punti da attribuire all’esame finale: dagli attuali 20 punti di credito scolastico si passerà a 25, mentre al colloquio saranno attribuiti al massimo 30 punti (per quest’anno e il prossimo restano 35). Nulla di nuovo per gli scritti: 45 punti complessivamente da assegnare alle tre prove scritte.

I numeri. Quest’anno, l’esame di stato vede ai nastri di partenza un esercito di studenti, 497.253 per l’esattezza, che verranno esaminati da oltre 105 mila prof. A vigilare che tutto avvenga secondo le regole ci saranno oltre 12 mila presidenti di commissione. La pattuglia più numerosa, con oltre 208 mila alunni, è quella dei liceali (classico, scientifico e socio-psicopedagogico) seguita dagli studenti degli istituti tecnici (193 mila) e dei professionali, 85 mila. Oltre 31 mila i candidati con una preparazione ’fai da te’che cercheranno di acciuffare il diploma da esterno, senza cioè avere seguito neppure un giorno di lezione.

Il messaggio. La riforma Fioroni degli esami di Stato è stata improntata sulla serietà di una prova che nel lustro Berlusconiano aveva perso parecchia credibilità. "Ho potuto constatare parecchia consapevolezza da parte dei ragazzi - dice Mariangela Bastico, vice ministro della Pubblica istruzione - L’esame tende a valorizzare le conoscenze e le competenze dei ragazzi ma non sarà una corsa ad ostacoli". Niente trabocchetti e tranelli, insomma. Niente prove scritte superdifficili o inconsuete, sembra di capire.

LO SPECIALE MATURITA’ DI REPUBBLICA.IT

* la Repubblica, 12 giugno 2007.


Maturità, il trionfo dei videofonini

(22 giugno 2007)

Nonostante i buoni propositi ministeriali, i cellulari con telecamera restano sui banchi degli esami. E dopo 24 ore, i filmati finiscono su internet


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