.... e in omaggio a Vattimo (cfr. allegato, in fondo) e alle sue critiche alle bimellenarie resistenze dell’ "apparato chiesastico" (su cui Girard - per la sua lettura riduttiva di Freud, penso - è invece del tutto ’cieco’!), una nota del 2005. (fls)
REFERENDUM LEGGE 40/2004. DICHIARAZIONE:
IO, figlio dell’ Amore di Maria e Giuseppe, CITTADINO ITALIANO, vado a votare!!!
Una nota di Federico La Sala
LA SFINGE ABITA ANCORA IN VATICANO ... E BENEDETTO XVI NON LO SA !!! *
Sono passati duemila e cinque anni dalla bella notizia e fa ancora paura! Maria e Giuseppe, liberamente e responsabilmente, accolsero felicemente la procreazione divinamente assistita e diedero al mondo un bimbo di nome Gesù. Gli umili pastori e gli esseri umani di buona volontà gioirono e i loro canti si udirono fino al cielo, ma nei palazzi del potere no - lì i potenti tremarono e tremano ancora.
Anche in Vaticano! I figli di “Mammasantissima”, quelli della vecchia stirpe di Giocasta e di Edipo, si organizzarono e preferirono piuttosto la peste, le corna, la cecità e la morte, che la vista e la vita, la liberazione, e la salute.... In Vaticano, la Sfinge c’è ancora! L’enigma non lo hanno ancora sciolto e tremano, tremano di paura. Sanno che il tempo del “gioco” è finito!
Avendo fatto finta di essere tutti dei “Gesù” - Re, aspettano da un momento all’altro l’arrivo del loro papà, Giuseppe, a prenderli e a riportarli a Casa, da Maria, nella loro semplice casa - piena di Amore, lo Spirito Santo, il Padre nostro - di tutti gli esseri umani di tutto l’Universo.. e di Gesù, Giuseppe, e Maria!!!
* www.ildialogo.org/filosofia, Martedì, 31 maggio 2005
Allegato:
L’«Osservatore» contro Vattimo e pensiero debole
di (Avvenire, 15.06.2005, p. 25, senza firma)
Se sperava in «aperture» di Benedetto XVI sull’essenza della famiglia, la morale sessuale, le unioni di fatto (anche quelle tra i gay), l’uso dei profilattici, la possibilità per le donne di accedere al sacerdozio, e altre simili questioni, Gianni Vattimo si prepari a nuove «delusioni». Lo scrive "L’Osservatore romano" che in un articolo di terza pagina, replica a quanto il filosofo ha scritto a proposito delle «novità» che si aspettava dal nuovo Papa. L’articolo è a firma di Angelo Marchesi. «I recenti interventi di Benedetto XVI hanno raffreddato molte di queste speranze». «Ora - scrive "L’Osservatore romano" - è appena il caso di rilevare che di siffatte... delusioni Vattimo ne sperimenterà ancora, in quanto quello che egli va proponendo sarebbe attuabile solo sulla base di una grave incoerenza tra quanto il cardinale Ratzinger ha sostenuto al tempo di Giovanni Paolo II e quanto va coerentemente ribadendo ora, dopo la Sua elezione al soglio di Pietro. Non contento di quanto ha prima sostenuto (a sproposito!), Vattimo insiste nel rilevare che sarebbe stato sollevato, da Ratzinger, il "babau del relativismo" e che: "questo termine, molto caro già a Ratzinger Cardinale, nasconde (nasconderebbe, secondo Vattimo) il vero obiettivo della sua polemica: la libertà di coscienza". Sempre Vattimo, sulla base di questa, balorda e barocca, equazione tra (doverosa) confutazione ratzingeriana del relativismo e libertà di coscienza, giunge a scrivere che: "così la coscienza del singolo credente diventa (?) sinonimo di libertinismo, anarchia, e chi più ne ha più ne metta». Infine, scrive Angelo Marchesi, «Pensiamo che se sono questi i desideri e le aspettative di Vattimo sull’operato del nuovo Papa, dovrà prepararsi a nuove... delusioni”.