SALVARE LA DEMOCRAZIA
IL MONOTEISMO DELLA LEGGE NON E’ IL MONOTEISMO DEL FARAONE!!!
di Federico La Sala
Caro Direttore *
A proposito della democrazia, della Costituzione innanzitutto, e della Giustizia, trovo il modo di ragionare di molti (anche a sinistra) alquanto strano o semplicemente in mala fede: essi pensano che destra e sinistra siano la stessa cosa e ciò che vale per Dell’Utri oggi, domani varrà anche per D’Alema e Prodi... Personalmente penso che le cose non stiano affatto così e, se pure, ci possono essere stati nel passato cedimenti o errori, le cose non sono state mai così: a partire almeno da Socrate e a finire almeno a don Milani! Il problema è (e lo è stato sempre) la Legge e le regole della Legge, e le persone che si chiamino A o B o C o D .............o Z che vogliono mettersi al posto della Legge e dettare Lor Signori le regole della Legge!!!!!! Che si chiamino "Bonifacio VIII" o "Giovanni Paolo II" è lo stesso!!! Il monoteismo della Legge non è il monoteismo del Faraone di turno, di una persona che si chiami oggi Berlusconi, Dell’Utri, Previti, o domani D’Alema o Prodi!!!
Nessun essere umano è Dio, nemmeno Cristo!!! E’ vero: siamo tutti e tutte figli e figlie di Dio, ma nessuno è Dio!!! Chi - personalmente - osa tanto da cadere nella tentazione di porsi al di sopra di Tutto è solo un ’povero’ Dio-volo!!!
La lezione di Eraclito come di Parmenide, come di Socrate, così come di Gesù e di Marx (nonostante la sua cecità edipica), è eterna. Chi è come Dio?!! La grande saggezza l’ha sempre detto: "se sulla tua strada in contri il Buddha, uccidilo". E ciò non ha mai significato né la distruzione dell’altro né della Legge, ma anzi il rifiuto di farsi servo di altri esseri umani e ubbidire solo alla propria coscienza (e alla Legge e alla Legge di Dio) e testimoniare - anche pagando di persona - che si vuole la legge migliore, che si ama la legge più degli altri. Detto altrimenti, è la democratica "tecnica dell’amore costruttivo per la legge", esercitata da don Milani "nei confronti delle leggi e delle autorità della Chiesa" e insegnata ai suoi "ammirevoli figlioli. Ottimi cittadini e ottimi cristiani". Teniamolo presente, e non perdiamo l’unica "stella" che ci può guidare nella notte degli imbrogli della nostra vita democratica di cittadini sovrani e di cittadine sovrane. Cerchiamo di non ’ritornare in Egitto’!!!
Federico La Sala
* www.ildialogo.org/filosofia, Lunedi, 20 dicembre 2004