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BANFI: CHE RAMMARICO QUESTA OSTILITA’
(APCOM - redazione, 22.11.2006)
"Ho fatto il mio mestiere, quello dell’attore che vuole rendere credibile anche una storia tosta. E’ andata benissimo e sono contento. Certo, con un pò di rammarico, soprattutto per certe critiche preventive. Perché tutta questa ostilità? Non capisco". Il giorno dopo la messa in onda della "sua" fiction “Il padre delle spose” Lino Banfi non nasconde la soddisfazione per il grande successo di pubblico (ha sbaragliato la concorrenza con oltre 7 milioni di telespettatori sintonizzati per seguire le vicende di Riccardo Catalano e della figlia Aurora, interpretata da Rosanna Banfi), ma tiene a sottolineare il suo "rammarico", lo ripete più volte, per delle critiche che ritiene infondate: "Era una fiction per la Rai, era chiaro che fosse una cosa pulita, non zozza. Davvero - si cruccia - non capisco, mica era pornografia".
L’idea, all’attore, è venuta due anni fa: un giornalista gli chiede ’cosa farebbe se scoprisse di avere un figlia lesbica?’, e lui risponde da "papà olandese", come si definisce: "Cercherei di capirla, di conoscere la persona che ama, sia uomo o donna. Se non capisce un padre una figlia, come può nascere tolleranza tra le persone?". Certo, "il matrimonio, quello sacro celebrato in chiesa tra uomo e donna, è tutto un’altra cosa". E Banfi ci tiene a precisare che si riconosce nel ruolo di "paladino della famiglia".
E però si augura che di certi temi si cominci a discutere "seriamente": "Penso che se si riuscisse a raggiungere un’intesa sui Pacs può far piacere a tutti, non solo agli omosessuali. Io conosco due anziani, eterosessuali, che vivono insieme per dividere l’affito, per loro sarebbe una cosa buona spero che si faccia". Ma lui consentirebbe a due omosessuali di sposarsi? "Il matrimonio è una cosa seria, bisogna fare piccoli passi, uno scalino per volta".