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Per l’Italia di Gioacchino da Fiore e di Dante !!!

MATEMATICA E ANTROPOLOGIA, ALTRO CHE MISTERO. GALILEO GALILEI E’ GALILEO GALILEI ... E LA TRASCENDENZA CRISTIANA NON E’ LA TRASCENDENZA "DELL’ENTE ...CATTOLICO-ROMANO", DEL VATICANO!!! Cerchiamo di "non dare i numeri": il "Logos" non è un "Logo", e la "Charitas" non è la "caritas"!!!

domenica 31 dicembre 2006 di Federico La Sala
HAI VINTO, O GALILEO! L’elogio "laicista" di Piergiorgio Odifreddi diventa per Michele Smargiassi (seguendo De Santillana) un "Hai vinto, Vaticano"!!!
Aristotele fu un uomo, vedde con gli occhi, ascoltò con gli orecchi, discorse col cervello. Io sono un uomo, veggo con gli occhi, e assai più che non vedde lui: quanto al discorrere, credo che discorresse intorno a più cose di me; ma se più o meglio di me, intorno a quelle che abbiamo discorso ambedue, lo mostreranno le nostre ragioni, e non (...)

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> MATEMATICA E ANTROPOLOGIA, ALTRO CHE MISTERO. GALILEO GALILEI E’ GALILEO GALILEI ... E LA TRASCENDENZA CRISTIANA NON E’ LA TRASCENDENZA "DELL’ENTE ...CATTOLICO-ROMANO", DEL VATICANO!!! Cerchiamo di "non dare i numeri" --- Dio e la matematica (Ennio De Giorgi)

venerdì 8 gennaio 2010

Dio e la matematica, Ennio De Giorgi dà lezione a Odifreddi *

Chi l’ha detto che vale l’equazione «matematici = non irrazionali, ergo atei»? Se lo domanda, sulle colonne dell’ultimo numero del bimestrale scientifico «Sapere», Michele Emmer, docente di Istituzioni di Matematica alla Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma. L’articolo di Emmer, intitolato «Per farla finita con i giudizi su Dio», si focalizza su un doppio bersaglio: elogia il cattolico Ennio De Giorgi, uno dei più grandi matematici del secondo Novecento (1928-1996); e critica in maniera non polemica Piergiorgio Odifreddi, autore di pamphlet anti­cattolici.

Emmer rilancia, nella diatriba su matematica e religione, una ponderata affermazione di De Giorgi fatta poco prima della sua scomparsa: «Penso che la matematica sia una delle manifestazioni più significative dell’amore per la sapienza e come tale la matematica è caratterizzata da una grande libertà e da una intuizione che il mondo è grandissimo, è fatto di cose visibili e invisibili, e la matematica ha forse una capacità unica tra tutte le scienze di passare dall’osservazionedelle cose visbili all’immaginazione delle cose invisibili. Questo è forse il grande segreto della matematica».

Commenta Emmer: «De Giorgi era profondamente credente, come molti altri matematici. Così come tanti altri non lo sono. Non è mai stato un problema per i matematici sapere quali siano le credenze religiose degli altri matematici con cui si interagisce.

Conta l’abilità nel fare ricerca matematica». Di De Giorgi Emmer ricorda un tratto: «Era rispettoso delle opinioni di tutti», forte di una convinzione: «Il segreto della forza della matematica è la libertà e la convivialità, la disponibilità e la necessità del dialogo». Chissa se quel matematico di Torino che ritiene ’cretini’ i cristiani sarà d’accordo. (L.Fazz.)

* Avvenire, 08.01.2010


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