CONTRO IL BLOCCO
La flottiglia in marcia verso Gaza
ha rinviato la partenza verso la meta
Un’organizzatrice: "Non vogliamo rischiare di arrivare di notte" *
NICOSIA - Freedom Flotilla, il convoglio di cinque navi con a bordo oltre 700 persone appartenenti a numerose Ong di 40 paesi, che intende rompere l’assedio di Gaza, ha ritardato per la seconda volta la partenza verso le coste palestinesi e si trova ancora ferma nelle acque internazionali di fronte Cipro.
Le navi sono pronte per l’ultimo tratto della missione, che punta a portare circa 10 mila tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cemento, medicine, generi alimentari, oltre ad altri beni fondamentali per la popolazione di Gaza. A bordo ci sono esponenti di Ong, associazioni e anche semplici cittadini filo-palestinesi intenzionati a forzare il blocco di aiuti umanitari a Gaza, imposto dalle autorità israeliane.
In precedenza, Audrey Bomse, consulente legale per il Free Gaza Movement, che ha organizzato la flottiglia, aveva detto che il convoglio era partito e puntava verso Gaza, dove l’arrivo era previsto per il pomeriggio, intorno alle 15. Secondo Rami Abdo, portavoce dell’organizzazione europea che vuole rompere l’assedio a Gaza, le imbarcazioni dovrebbero invece arrivare nelle acque di Gaza nella mattinata di lunedì.
Un’altra organizzatrice della spedizione, Greta Berlin, ha invece precisato: "Si sta decidendo il momento in cui si potrà partire. C’è infatti da valutare il rischio di arrivare di notte in vista della costa israeliana". Così dicendo, la Berlin ha di fatto smentito quanto affermato in precedenza dal consigliere giuridico dell’organizzazione, Audrey Bomse.
* la Repubblica, 30.05.2010