Inviare un messaggio

In risposta a:
Politica

Lettera a Prodi, Fassino e Veltroni, da parte degli amici del Phorum Palestina e compagni

Sulla visita a Sharon: un documento da leggere subito e divulgare all’istante
sabato 21 maggio 2005 di Emiliano Morrone
All’On.le Romano PRODI
All’On.le Piero FASSINO
Al Sindaco Walter VELTRONI
Abbiamo appreso dalla stampa che avete in programma una visita in Israele, dove incontrerete ufficialmente il Primo Ministro Ariel Sharon. Riteniamo che questo incontro sia un atto politicamente inopportuno e moralmente deplorevole, per i seguenti motivi.
Ariel Sharon non è un leader politico qualsiasi: è direttamente responsabile dell’assassinio di migliaia di uomini e donne, la cui unica colpa era quella di essere (...)

In risposta a:

> ISRAELE E IL NODO ANCORA NON SCIOLTO ---- Che cosa fare, allora, per contrastare il male? Gabriele Nissim: La bontà insensata. Il segreto degli uomini giusti (di Antonio Ferrari - Quando l’uomo diventa buono).

lunedì 7 marzo 2011

Quando l’uomo diventa buono

di Antonio Ferrari (Corriere della Sera, 07.03.2011)

È scomodo, e politicamente scorretto, sull’onda retorica del «Mai più!» che abbiamo ascoltato dappertutto anche quest’anno dire che è inutile illudersi: «Non riusciremo mai a debellare dalla storia il male che gli uomini commettono contro altri uomini. Nonostante il trauma di Auschwitz, i genocidi e i crimini contro l’umanità sono continuati nei gulag staliniani, in Biafra, in Ruanda, in Bosnia e altri ne seguono ancora» . Parole dure e giudizio spietato quelli di Moshe Bejski, scampato alla deportazione grazia alla lista di Oskar Schindler e fondatore del Giardino dei Giusti di Gerusalemme. Bejski, con laica convinzione, sostiene una verità particolarmente indigesta e amara: è impossibile sradicare completamente il male. È infatti facile riprodurne le condizioni e ottenere un tacito consenso (silenzio, indifferenza, non ci riguarda), spesso assai più ampio di quanto possiamo immaginare.

Quando Hannah Arendt, che andò a seguire il processo contro Eichmann, scrisse per la prima volta della «banalità del male» , scatenando reazioni e polemiche velenose, riproduceva una sensazione autentica e intrisa di realismo. Ma che cosa fare, allora, per contrastare il male? Gabriele Nissim, scrittore e saggista, fondatore e presidente della Foresta dei Giusti, con sede a Milano, oppone al presunto ossimoro della «banalità del male» un altro ossimoro: La bontà insensata. È questo il titolo del suo libro, accompagnato da un sommario laconico («Il segreto degli uomini giusti» , Mondadori, pagine 266, e 18,50).

È un ossimoro in verità preso a prestito da uno che giusto è diventato, Vassilij Grossman. Il quale sosteneva che la bontà insensata è quella «dell’uomo per un altro uomo, una bontà senza testimoni, piccola, senza grandi teorie. È la bontà degli uomini al di là del bene religioso e sociale» . Grossman ha vissuto da protagonista la liberazione dei campi di sterminio, come giornalista al seguito dell’Armata rossa; e poi, da vittima, le persecuzioni staliniste. Grossman, con il suo esempio, ci tramanda l’idea che i giusti non sono eroi né uomini santi, ma sono coloro che un giorno, in un’ora, in un attimo, hanno salvato un essere umano, o hanno impedito che fosse compiuto un crimine, o hanno scelto di pagare il prezzo più alto alle loro idee.

È quindi quasi logico che i giusti siano in generale uomini fragili, imperfetti come noi tutti, e attratti dai piaceri terreni: come Dimitar Peshev, il bulgaro che salvò dalla deportazione tutti gli ebrei del suo paese; come Raul Wallenberg, il donnaiolo svedese che strappò alla morte migliaia di israeliti. Oppure come il tunisino, frequentatore di case chiuse, che rischiò la vita per aver nascosto in casa sua centinaia di ricercati dai nazisti. Peshev, come Perlasca, come il console fascista italiano di Salonicco Guelfo Zamboni, tutti assai poco loquaci, hanno sempre risposto: «Ho fatto il mio dovere» . È una lezione, la loro, semplicissima e straordinaria. Anche se in un mondo intossicato dalle iperboli, spesso non fa notizia.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: