Nuovo tentativo di forzare il blocco
Israele, nave per Gaza bloccata dalla Marina
di Francesca Paci (La Stampa, 21.10.2012)
Fra i trenta attivisti a bordo dell’Estelle un italiano e cinque deputati europei Gli attivisti filo-palestinesi a bordo del veliero «Estelle» hanno mancato l’obiettivo concreto - essendo stati fermati dall’esercito israeliano prima di raggiungere Gaza - ma sono riusciti nell’intento «politico» di puntare ancora una volta l’indice contro il blocco navale che isola Gaza dal 2007, la presa di potere di Hamas.
Israele fa sapere che i circa 20 militanti, tra cui alcuni parlamentari internazionali e l’italiano Marco Ramazzotti Stockel, «non hanno opposto resistenza», scongiurando così lo spettro di due anni fa, quando nell’arrembaggio alla nave turca Mavi Marmara morirono 9 persone. Ma dalla Freedom Flotilla, salpata dalla Svezia il 6 ottobre, replicano ribadendo la propria «missione umanitaria» e denunciando «l’assalto di navi da guerra» all’imbarcazione «disarmata», un’azione che il portavoce di Hamas Abu Zuhri definisce «pirateria, crimine contro l’umanità e disprezzo del diritto internazionale» giacché, sostiene, avvenuta in acque internazionali).
Gaza è l’estrema frontiera e non solo geografica per Israele (ma anche per Hamas che sembra ne stia perdendo il controllo a vantaggio dei salafiti e per palestinesi di Cisgiordania che ieri, a differenza dei fratelli di Gaza, hanno votato per le amministrative). A bordo della «Estelle», che si trova ora al porto di Ashdod in attesa dell’espulsione dei suoi passeggeri, c’è anche l’attivista israeliano Reut Mor. «Il blocco è inumano e immorale» dice al suo governo che ne ripete la necessità in funzione anti-terrorismo. Due giorni fa la Freedom Flotilla aveva ricevuto il plauso del linguista americano Noam Chomsky in visita a Gaza.