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LA LINGUA ITALIANA E L’ EUROPA. Il Presidente NAPOLITANO: l’italiano "è una lingua di cultura, che può forse diventare una lingua franca". MEDITERRANEO, IMMIGRAZIONE, E INTEGRAZIONE. UNA RICERCA SUL LAVORO DELLA "DANTE ALIGHIERI". ***50 ANNI TRATTATI DI ROMA: LA COMMISSIONE "UE" AGGIUNGE ANCHE L’ITALIANO ***

sabato 20 gennaio 2007 di Federico La Sala
[...] Scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella prefazione: «Il lavoro della Dante Alighieri, di cui questo libro è testimonianza, va in questa direzione: aiuta cittadini di altri stati a inserirsi nella nostra cultura, attraverso gli atti comunicativi più semplici, quelli che passano attraverso il "buongiorno" e la "buonasera", parole che aprono e chiudono una giornata di fatica quotidiana, accompagnata, forse, anche da qualche "grazie" ricevuto e dato. [...] (...)

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> LA LINGUA ITALIANA E L’ EUROPA. Il Presidente NAPOLITANO: l’italiano "è una lingua di cultura, che può forse diventare una lingua franca". ... PARLA ITALIANO L’ESPLORAZIONE EUROPEA DI MARTE.

lunedì 27 agosto 2007

SPAZIO, PARLA ITALIANO L’ESPLORAZIONE EUROPEA DI MARTE

dell’inviata Enrica Battifoglia *

ERFOUD - Parla italiano il programma europeo per l’esplorazione di Marte. Uno dei primi passi decisivi è stata la decisione italiana di partecipare in modo rilevante, con un contributo pari al 40%, alla missione ExoMars, la prima del programma Aurora varato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per l’esplorazione di Marte in vista di una missione che riporterà a Terra campioni del suolo e del sottosuolo di Marte e una missione con uomini a bordo per il 2030 e, più in generale, alla ricerca della vita al di fuori della Terra. E quanto sia importante il ruolo dell’Italia è chiaro in questi giorni in Marocco, dove Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e la Scuola internazionale per la ricerca nelle scienze planetarie (Irsps) dell’ università "Gabriele D’Annunzio" di Pescara accompagnano i responsabili del programma Aurora a visitare i siti del Sahara che per le loro caratteristiche sono ideali per simulare le prossime missioni europee su Marte, dall’atterraggio di sonde automatiche al movimento dei rover.

"Per la prima volta nella storia dello spazio europeo l’Italia sta effettivamente svolgendo un ruolo di leader", rileva Simona Di Pippo, responsabile dell’unità di Osservazione dell’Universo dell’Asi e presidente del Comitato di programma dell’Esa per Volo umano, microgravità ed esplorazione. Con il direttore dell’Irsps, Gian Gabriele Ori, si trova nel cuore del Sahara marocchino, a Erfoud, dove si preparano a presentare i luoghi scelti per i test, ossia gli "analoghi marziani", al direttore dei programmi dell’Esa per Volo umano, microgravità ed esplorazione. Affermare la guida italiana in questi test preliminari, cruciali per il successo dell’esplorazione europea di Marte, significa aggiungere una nuova tessera al puzzle che già vede l’Italia un partner di primo piano dell’Esa nella missione ExoMars.

Questo programma, rileva Simona Di Pippo, è guidato nella sua realizzazione industriale dalla Thales Alenia Space Italia ed è italiana la responsabilità del modulo di discesa, del sistema di carotaggio, del sistema di distribuzione dei campioni, che per la prima volta nell’esplorazione di Marte saranno prelevati fino a due metri di profondità. Così come sono italiani il sistema innovativo del paracadute di discesa e il centro di controllo delle operazioni dei rover sulla superficie. "Questo - prosegue - è quanto già acquisito per certo dall’Italia, e nei prossimi mesi saranno assegnate le responsabilità rimanenti. Il ruolo della delegazione italiana e dell’Asi è fondamentale per la definizione e il mantenimento di questa leadership e di questo successo". Adesso, secondo l’esperta, "é il momento di consolidare la leadership" con la realizzazione dei test negli analoghi marziani in Marocco.

Il prossimo passo sul quale scommette l’Italia è, prosegue Simona Di Pippo, riuscire a federare tutti gli analoghi marziani, affidando il loro coordinamento ad una struttura istituita presso il centro dell’Esa che si trova in Italia, a Frascati, l’Esrin. Un obiettivo, questo, coerente con i programmi di rilancio dell’Esrin che l’Italia sta discutendo con l’Esa e che sono state recentemente presentare al ministro per l’Università e la Ricerca, Fabio Mussi. Tra le proposte, aggiunge Di Pippo, "c’é quella di considerare l’Esrin, tramite un centro co-gestito da Asi ed Esa, il cuore di un network di eccellenza dedicato agli analoghi marziani, del quale i test in Marocco sono il fiore all’occhiello per l’Asi".

* ANSA» 2007-08-26 17:46


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