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LA LINGUA ITALIANA E L’ EUROPA. Il Presidente NAPOLITANO: l’italiano "è una lingua di cultura, che può forse diventare una lingua franca". MEDITERRANEO, IMMIGRAZIONE, E INTEGRAZIONE. UNA RICERCA SUL LAVORO DELLA "DANTE ALIGHIERI". ***50 ANNI TRATTATI DI ROMA: LA COMMISSIONE "UE" AGGIUNGE ANCHE L’ITALIANO ***

sabato 20 gennaio 2007.
 


-  Lingua italiana: un diritto dell’immigrato.

-  Presentazione della ricerca: "Formare nei paesi d’origine per integrare in Italia. Le nuove sfide della Dante Alighieri". *

Nasce dalla certezza che la vera integrazione cominci nel Paese di origine la ricerca curata da Massimo Arcangeli e Alessandro Masi, "Formare nei Paesi d’origine per integrare in Italia. Le nuove sfide della Dante Alighieri", che sarà presentata martedì 5 dicembre alle ore 9,30 nella sede del CNEL.

Quando si parla di immigrazione, di integrazione e di cittadinanza, si deve necessariamente discutere anche di formazione, di cultura e di lingua. In questo scenario che ormai fa da sfondo all’ordinaria attualità non solo del nostro Paese e del nostro continente ma anche dell’evolversi del mondo in direzione di un’assoluta globalizzazione, la testimonianza della Società Dante Alighieri assume un’importanza determinante per l’attività di formazione culturale, linguistica e, dunque, sociale, degli stranieri che scelgono l’Italia quale meta ideale, a volte obbligata, a volte suggerita da preferenze di carattere professionale.

Tra le iniziative intraprese dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di rilevanza significativa sono quelle tese a preparare, nei loro Paesi di origine, i futuri cittadini italiani fornendo un’assistenza linguistica prolungata che accompagna i lavoratori immigrati prima, durante e dopo il loro arrivo in Italia.

Oltre ad essere una delle istituzioni che in Italia ha sentito per prima l’urgenza di dover affrontare il fenomeno-immigrazione con l’avvio di corsi per immigrati, la Società Dante Alighieri opera già dal 2000 in applicazione dapprima della Legge Turco-Napolitano e in seguito dell’attuale normativa, fornendo assistenza per la preparazione linguistica degli immigrati provenienti in Italia presso le oltre 400 sedi presenti all’estero, come è accaduto con successo in Tunisia, Sri Lanka, Bulgaria e Moldavia.

Per quanto riguarda la questione della cittadinanza, la "Dante" ribadisce fortemente la necessità da un lato di un’adeguata conoscenza e condivisione della lingua e cultura italiana per i richiedenti, dall’altro di un’unica certificazione che attesti le diverse competenze linguistiche degli apprendenti. Esistono infatti oggi in Italia quattro certificati rilasciati rispettivamente dalla stessa "Dante Alighieri", dall’Università di Roma Tre e da quelle per stranieri di Siena e di Perugia. Per questo motivo la "Dante" ritiene ormai necessario il varo di una legge che disciplini il sistema di apprendimento del nostro idioma.

Scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella prefazione: «Il lavoro della Dante Alighieri, di cui questo libro è testimonianza, va in questa direzione: aiuta cittadini di altri stati a inserirsi nella nostra cultura, attraverso gli atti comunicativi più semplici, quelli che passano attraverso il "buongiorno" e la "buonasera", parole che aprono e chiudono una giornata di fatica quotidiana, accompagnata, forse, anche da qualche "grazie" ricevuto e dato. [...] L’italiano è una lingua di cultura, che può forse diventare una lingua franca, per esempio nel Mediterraneo, da dove vengono tanti dei nostri immigrati. Questo semplice rilievo ci aiuta a capire l’importanza e i meriti del lavoro che la Dante Alighieri già compie. L’auspicio è che, ora, sia capace di affrontare anche la nuova e più ardua sfida».

«A volte non è facile rendersi conto che è l’economia italiana ad aver bisogno, per svilupparsi e far fronte alla crescente concorrenza, di immigrati in grado d’integrarsi utilmente nella nostra società - afferma l’Ambasciatore Bruno Bottai, Presidente della Società Dante Alighieri -. È uno degli effetti della globalizzazione, che sta rendendo tutte le contrade del mondo più vicine tra loro».

«Il Paese deve essere grato alla Società Dante Alighieri per la politica di diffusione della nostra lingua e della nostra cultura, che essa va realizzando - spiega Antonio Marzano, Presidente del CNEL -: un impegno cui non si commisurano, purtroppo, adeguate risorse finanziarie. In un Paese con una demografia come la nostra, c’è bisogno di una crescente immigrazione di lavoratori provenienti da altri Paesi. Se questo afflusso aiuta a risolvere un problema, per altro verso ne crea un altro, quello dell’integrazione: bisogna "capirsi" tra genti dalla diversa storia, di religione diversa, con differenti costumi e, naturalmente, di lingua diversa.

Conoscere la lingua non è di per sé sufficiente ad integrarsi, ma è certamente il primo passo indispensabile nella direzione auspicata. Il passo ulteriore è conoscere la cultura del nostro Paese, che non è soltanto conoscere la nostra Storia, le nostre Arti, la nostra stessa Economia».

Alla presentazione della ricerca parteciperanno il Presidente della Società Dante Alighieri, Ambasciatore Bruno Bottai, il Presidente del CNEL, prof. Antonio Marzano, il Direttore Generale per l’Immigrazione del Ministero del Lavoro, Maurizio Giuseppe Silveri, il Direttore dell’Ufficio Regionale per il Mediterraneo dell’O.I.M. (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), Peter Schatzer e gli autori Massimo Arcangeli, docente di Linguistica Italiana all’Università di Cagliari, Alessandro Masi, Segretario Generale della "Dante Alighieri"e lo scrittore e giornalista algerino Amara Lakhous .

Seguirà una Tavola Rotonda moderata da Alessandro Masi, a cui prenderanno parte il Presidente dell’Organismo Nazionale di Coordinamento per le Politiche di Immigrazione, Giorgio Alessandrini, il Sottosegretario del Ministero della Solidarietà Sociale, Cristina De Luca, il Segretario Generale del Censis, Giuseppe De Rita, il Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, Maria Letizia De Torre, il Viceministro degli Affari Esteri, Ugo Intini, e il Sottosegretario del Ministro dell’Interno, Marcella Lucidi.

* Data del comunicato: 29/11/2006


Il diritto dell’immigrato ad imparare l’italiano*

"Si parla molto di multiculturalità e di fenomeni interculturali, ma meno in senso stretto della lingua, che è il simbolo e il punto fermo della nostra identità." Con queste parole Giuseppe De Rita, Segretario Generale del Censis, ha concluso la Tavola Rotonda che si è svolta questa mattina al Cnel sul tema "Formare nei Paesi d’origine per integrare in Italia. Le nuove sfide della Dante Alighieri", presieduta dal Presidente del Cnel Antonio Marzano e dal Presidente della Società Dante Alighieri Bruno Bottai.

Avevano preceduto De Rita gli interventi del Sottosegretario del Ministero della Solidarietà Sociale, Cristina De Luca e del Sottosegretario del Ministero dell’Interno Marcella Lucidi, durante i quali si sono evidenziate le problematiche dell’attuale legislazione in materia di immigrazione con particolare riferimento ai processi di integrazione familiare e sociale dei "nuovi italiani": l’attuale esecutivo può fare molto per migliorare una situazione che rischia di parcellizzare un sistema di integrazione non pienamente definita. "Erano soltanto 100.000 agli inizi degli anni ’80 ed oggi sono diventati circa 3 milioni i cittadini stranieri regolarizzati per i quali vi è un diritto-dovere di apprendere la nostra lingua e di condividere i principi di una cultura che si è integrata dapprima nei valori culturali e in seguito per mezzo dei processi politici".

Parte preponderante della ricerca, presentata al Viceministro degli Esteri Ugo Intini, è apparsa quella sezione di studio rivolta agli stranieri che Giorgio Alessandrini, Presidente vicario dell’ONC/Cnel ha ritenuto di voler approfondire in un successivo studio che vedrà impegnate le due Istituzioni: certificare le competenze e riconoscere i diritti sono parsi gli obiettivi di un’immigrazione che va qualificandosi anche nei settori come quello imprenditoriale che ad oggi ha raggiunto il 10%. Interesse ha suscitato l’intervento dell’algerino Amara Lakhous che illustrando la sua esperienza di scrittore "italiano", ha dato esempio di vera e riuscita integrazione.

* Data del comunicato: 05/12/2006


-  CNEL - CONSIGLIO NAZIONALE DELL’ECONOMIA E DEL LAVORO

-  “FORMARE NEI PAESI D’ORIGINE PER INTEGRARE IN ITALIA. LE NUOVE SFIDE DELLA DANTE ALIGHIERI”, A CURA DI MASSIMO ARCANGELI E ALESSANDRO MASI. Estratti della ricerca.


Ad un livello più generale, sulla portata e il valore del lavoro di Dante e sull’importanza culturale della lingua italiana, si cfr.:

-  Pace, giustizia, e libertà nell’aiuola dei mortali
-  DANTE. ALLE ORIGINI DEL MODERNO

-  IL GRANDE FRATELLO ... E IL PADRE NOSTRO!!!
-  PER L’ITALIA, "DUE SOLI". Come MARIA: "FIGLIA DEL TUO FIGLIO", Così GIUSEPPE: "FIGLIO DEL TUO FIGLIO"! Dante non "cantò i mosaici" (Carlo Ossola) dei faraoni, ma la Legge del "Dio" di Mosè, del "Dio" dei nostri "Padri" e delle nostre "Madri". L’Amore che muove il Sole e le altre stelle ... e la fine del cattolicesimo costantiniano!!!

-  L’OCCUPAZIONE DELLA LINGUA ITALIANA: L’ITALIA E LA VERGOGNA.

-  Per la rinascita dell’Europa, e dell’Italia. La buona-indicazione del Brasile.



UE: SITO 50 ANNI ROMA, COMMISSIONE AGGIUNGE ANCHE L’ITALIANO *

Bruxelles, 19 gen. - (Adnkronos/Aki) - Si e’ risolta la controversia sul sito per i cinquant’anni dei Trattati di Roma allestito dalle direzione generale Relazioni esterne della Commissione Europea. Un sito il cui testo figurava l’inglese, il francese, il tedesco (le lingue di lavoro), piu’ lo spagnolo, ma non l’italiano. La scelta aveva suscitato le forti proteste sia del vicepresidente della stessa Commissione, sia del rappresentante permanente d’Italia presso l’Ue, ambasciatore Rocco Cangelosi. In effetti, la stessa rappresentanza ha informato che ’’il capo di gabinetto del commissario alle relazioni esterne Patrick Child ha comunicato all’ambasciatore Cangelosi che sul sito informativo sul cinquantesimo del Trattato di Roma e’ in via di inserimento la versione in lingua italiana’’.

* ADNKRONOS


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