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ITALIA. A FIRENZE LA PRIMA "PIAZZA DELLE LINGUE D’EUROPA" - a cura di pfls

lunedì 9 luglio 2007.
 

A Firenze una piazza dedicata alle lingue d’Europa *

Per la prima volta il multilinguismo celebrato anche dalla toponomastica

Il 3 luglio si è svolta a Firenze una suggestiva cerimonia nel corso della quale la piazza antistante la Villa Medicea di Castello, prestigiosa sede dell’Accademia della Crusca, è stata intitolata alle lingue d’Europa.

La cerimonia, tenutasi alla presenza - tra gli altri - del direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Pier Virgilio Dastoli, del sindaco di Firenze Leonardo Domenici, del presidente dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini, si inserisce nell’ambito dell’iniziativa "Firenze, Piazza delle Lingue d’Europa", promossa dall’Accademia della Crusca in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea per celebrare la ricchezza della diversità linguistica del nostro continente e proporre la città di Firenze quale piazza ideale in cui ogni popolo del continente può attestare e celebrare, in armonia con gli altri popoli, la storia della propria identità linguistica e culturale.

La cerimonia è stata preceduta dal convegno "Le lingue d’ Europa patrimonio comune dei cittadini europei", che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle autorità locali nazionali, del mondo accademico italiano, delle Direzioni generali della Traduzione e dell’Interpretazione della Commissione europea, dei servizi linguistici del Comitato delle regioni/Comitato economico e sociale europeo, della Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali e dell’UNESCO.

Nel suo discorso di apertura il presidente dell’Accademia della Crusca ha sottolineato l’esigenza di considerare tutte le lingue dell’Unione europea "non più beni che appartengono esclusivamente alle singole nazioni, ma patrimonio comune di tutti gli abitanti d’Europa" alla stregua "di altri beni primari da proteggere nell’interesse di tutti: le fondamentali risorse naturali quali l’aria e l’acqua, da cui dipendono le condizioni dell’ambiente, e la sanità e la sicurezza". Secondo Sabatini, "La politica linguistica dell’Unione, e di altre Istituzioni sovranazionali, ha finora lanciato forti appelli per il conseguimento di un traguardo fondamentale: la moltiplicazione delle competenze linguistiche individuali. Ma occorre compiere il passo successivo, la sostanziale denazionalizzazione dell’immagine delle lingue, e favorire ogni innamoramento possibile degli abitanti d’Europa per l’una, l’altra o l’altra e l’altra lingua, da scegliere in ogni territorio dell’Unione e dell’intero continente".

Il commissario europeo per il multilinguismo Leonard Orban ha inviato agli organizzatori un messaggio videoregistrato nel quale ha ricordato che "la lingua è il mezzo con cui costruiamo il nostro universo, ciò che scriviamo, ciò che pensiamo, in generale la nostra visione dell’esistenza" e ha così salutato l’auditorio in perfetto italiano: "l’iniziativa presa in Italia dall’Accademia della Crusca, la più antica Accademia linguistica d’Europa, di intitolare a Firenze una Piazza a tutte le lingue d’Europa esprime in modo esemplare il patto che i popoli d’Europa devono stringere per far vivere tutto il proprio patrimonio linguistico. Siamo tutti grati all’Italia per questo dono".

Grazie alla collaborazione della Direzione generale della Traduzione della Commissione europea, la targa della Piazza delle lingue d’Europa sarà presto realizzata nelle 23 lingue ufficiali dell’Unione europea.

* COMMISSIONE EUROPEA - RAPPRESENTANZA IN ITALIA, 5 luglio 2007



Per ulteriori approfondimenti, in rete, si cfr.:

Accademia della Crusca

-  LE LINGUE D’EUROPA
-  PATRIMONIO COMUNE DEI CITTADINI EUROPEI
-  (Firenze, 3 Luglio 2007)

-  Accademia della Crusca
-  Villa Reale di Castello
-  Via di Castello 46
-  Firenze



Sul tema, nel sito, si cfr.:

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Dante, alle origini del moderno!!! Pace, giustizia e libertà nell’aiuola dei mortali

EU-ROPA: la pluralità linguistica dei paesi europei fra passato e presente. Un viaggio glottologico ed etnografico. Un lavoro di Fiorenzo Toso

LA LINGUA ITALIANA E L’ EUROPA. Il Presidente NAPOLITANO: l’italiano "è una lingua di cultura, che può forse diventare una lingua franca".
-  MEDITERRANEO, IMMIGRAZIONE, E INTEGRAZIONE. UNA RICERCA SUL LAVORO DELLA "DANTE ALIGHIERI". ***50 ANNI TRATTATI DI ROMA: LA COMMISSIONE "UE" AGGIUNGE ANCHE L’ITALIANO ***

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