Inviare un messaggio

In risposta a:
Per la pace e il dialogo, quello vero ...

LA LINGUA ITALIANA E L’ EUROPA. Il Presidente NAPOLITANO: l’italiano "è una lingua di cultura, che può forse diventare una lingua franca". MEDITERRANEO, IMMIGRAZIONE, E INTEGRAZIONE. UNA RICERCA SUL LAVORO DELLA "DANTE ALIGHIERI". ***50 ANNI TRATTATI DI ROMA: LA COMMISSIONE "UE" AGGIUNGE ANCHE L’ITALIANO ***

sabato 20 gennaio 2007 di Federico La Sala
[...] Scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella prefazione: «Il lavoro della Dante Alighieri, di cui questo libro è testimonianza, va in questa direzione: aiuta cittadini di altri stati a inserirsi nella nostra cultura, attraverso gli atti comunicativi più semplici, quelli che passano attraverso il "buongiorno" e la "buonasera", parole che aprono e chiudono una giornata di fatica quotidiana, accompagnata, forse, anche da qualche "grazie" ricevuto e dato. [...] (...)

In risposta a:

> COSTITUZIONE e LINGUA ITALIANA. EU-ROPA e MEDITERRANEO. IMMIGRAZIONE e INTEGRAZIONE. ALLA SEDE DEL "CNEL", PRESENTATI I RISULTATI DI UNA RICERCA SUL LAVORO DELLA "DANTE ALIGHIERI". Il Presidente NAPOLITANO: l’italiano "è una lingua di cultura, che può forse diventare una lingua franca".

sabato 23 dicembre 2006

Inimmaginabile un mondo senza l’italiano

La società Dante Alighieri pubblica l’annuario 2006

Cresce la richiesta di lingua e cultura italiane nell’Europa Centro-Orientale e nei Balcani *

Roma, 20 dic. (Adnkronos Cultura) - Cresce la richiesta di lingua e cultura italiane nel mondo, in particolare nell’Europa Centro-Orientale e nei Balcani: a dimostrarlo l’Annuario della società Dante Alighieri, giunto alla sua seconda edizione. La pubblicazione, dal titolo “La lingua e la cultura italiane nell’Europa Centro-Orientale”, a cura di Paolo Peluffo e Luca Serianni, prosegue, così, l’indagine avviata nel 2005 sullo stato della lingua e della cultura italiane nel mondo che “ha rappresentato una svolta determinante nel rinnovamento della società Dante Alighieri - ha spiegato Paolo Peluffo, vicepresidente della Società Dante Alighieri, nella prefazione al testo - partita dall’esame dello stato di salute dell’italiano a Malta, nel cuore del Mediterraneo, per proseguire quest’anno con un viaggio ideale nell’Est europeo, un’area che forse più delle altre ha fatto registrare uno straordinario aumento della domanda d’insegnamento della lingua italiana nonostante il lungo periodo di isolamento politico”.

L’Annuario 2006 e il suo viaggio nel “mondo in italiano” si compone di tre parti: “Approfondimenti culturali”; “Analisi e tendenze della lingua e della cultura italiane”; “Europa Centro-Orientale e Balcani: schede paese”. La prima parte presenta, come da tradizione, approfondimenti sulla figura e l’opera di due capisaldi della letteratura italiana: Dante Alighieri che, nei saggi “La relatività di Dante” di Piero Boitani dell’Università La Sapienza di Roma e “Dante linguista: la pantera profumata” di Jacqueline Risset dell’Università degli studi Roma Tre, rivela ancora tutta la sua attualità e l’essenza rivoluzionaria del suo scegliere il volgare al posto del latino; e Giosuè Carducci, padre fondatore della società Dante Alighieri, in vista del centenario del 2007 (“Perché Carducci non va buttato nel cestino” di Lorenzo Tomasin della Scuola Normale Superiore di Pisa e “Creare la nazione: il lavoro di un europeo” di Alberto Casadei dell’Università degli Studi di Pisa). La prima sezione si completa con il saggio di Max Pfister dell’Università di Saabrücken che racconta ai lettori “L’avventurosa storia del ‘Lei’” e, infine, quello di Luca Serianni dell’Accademia dei Lincei e Lucilla Pizzoli, responsabile progetto Museo Lingua Italiana, dal titolo “Il ‘Sì’: un Museo dedicato alla lingua italiana”.

Al centro della seconda parte dell’Annuario 2006, le tendenze della lingua e della cultura italiane vengono fotografate attraverso le originali e interessanti indagini GfK Eurisko sulla parola più bella della lingua italiana e sulle istituzioni scolastiche all’estero, con i relativi approfondimenti, e l’indagine Ipsos sugli italiani e la musica; la sezione comprende anche un utile elenco delle scuole italiane all’estero e l’elenco delle sezioni italiane presso scuole straniere all’estero. Dalle indagini svolte tra le aule delle scuole italiane all’estero emerge un dato significativo che caratterizza la contemporaneità della lingua italiana: se tra gli ambiti da potenziare nell’insegnamento della lingua italiana vi è il cinema, la letteratura e la tecnologia, tra i motivi di interesse per lo studio trionfano il turismo, sì, ma anche gli affari, dimostrando tutta la modernità della richiesta d’insegnamento, una modernità che scavalca le tradizionali preferenze rivolte al patrimonio artistico, poetico e letterario che resta, comunque, apprezzato. Insomma, la lingua italiana sembra inesorabilmente proiettata verso il futuro.

Infine, la terza parte, quella che racchiude il cuore dell’argomento scelto dall’indagine dell’Annuario 2006 della società Dante Alighieri, ovvero “La lingua e la cultura italiane nell’Europa Centro-Orientale”. Quest’anno, infatti, la pubblicazione della Dante Alighieri compie un passo in avanti nel suo viaggio nel mondo in italiano e nell’indagine conoscitiva sulle percezioni rispetto alla lingua italiana e al suo posizionamento nel panorama internazionale, concentrando l’attenzione su un’area specifica del continente europeo che ha visto e vede tuttora un notevole incremento di interesse nei confronti della lingua e della cultura italiane. L’Europa Centro-Orientale e i Balcani vengono indagati, sotto questo punto di vista, attraverso diciassette schede-paese (Austria, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Moldova, Montenegro, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria) realizzate grazie alla collaborazione dei comitati locali della “Dante”, delle università locali e degli istituti italiani di cultura, studiosi, accademici dall’Italia e dal mondo. La sezione si chiude con le 134 cartelle dell’appendice statistica e l’elenco delle istituzioni italiane all’estero con tanto di indirizzi.

L’Annuario 2006 si presenta, dunque, come “un viaggio ideale alla scoperta di ciò che pensano all’estero della lingua e della cultura italiana”, come lo ha definito l’ambasciatore Bruno Bottai, presidente della società Dante Alighieri, nella sua presentazione al testo, sottolineando come nell’area presa in considerazione siano in continuo aumento gli studenti che si accostano alla lingua di Dante. “Un impegno oneroso che viene ulteriormente alimentato dai dati riportati su questa seconda edizione dell’Annuario - scrive ancora l’ambasciatore Bottai - in grado di descrivere la crescita di una richiesta linguistica, didattica e culturale a cui la ‘Dante’ non può e non vuole rifiutare un’offerta adeguata”.

Insomma, alla domanda posta nel 2005 dalla società Dante Alighieri attraverso una campagna di spot promozionali, mandati in onda sulla Rai, su Rai International, Sat2000, Sky e La7: “Riuscite ad immaginare un mondo senza l’italiano?”, la risposta sembra scontata, è no. “L’italiano è e resterà sempre uno strumento per comunicare con l’arte e la cultura - è l’opinione del vicepresidente Peluffo che conclude così la sua prefazione all’Annuario 2006 - è un modo di vivere e di pensare e sicuramente molto più di una lingua”.

* ADNKRONS, 20.12.2006


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: