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Comunicazioni

LA BANDA LARGA: INTERNET SULLE ONDE RADIO. Contro il "digital divide", il Wi-MAX.

mercoledì 3 gennaio 2007 di Maria Paola Falchinelli
Addio cavo: con WiMAX saremo sempre online
di Toni De Marchi *
A Kinshasa c’è già. E anche a Medellin, in Colombia. C’è pure a Kiev, in Ucraina. Solo per l’Italia il WiMAX sembrava un sogno impossibile. Fino a due giorni fa, quando dopo un braccio di ferro durato anni, i militari hanno finalmente accettato di liberare un po’ delle frequenze che occupano da sempre. Un accordo tra il ministro della Difesa e quello delle Comunicazioni ha sbloccato una imbarazzante impasse e messo in movimento (...)

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> LA BANDA LARGA: INTERNET SULLE ONDE RADIO. Contro il "digital divide", il Wi-MAX. --- Giugno, mese del WiMax italiano. Le offerte, la copertura, i ritardi (di Alessandro Longo).

venerdì 29 maggio 2009


-  BANDA LARGA

-  Giugno, mese del WiMax italiano
-  Le offerte, la copertura, i ritardi

-  Lentamente, ma prende piede la rete che sfrutta le onde radio invece del doppino di rame
-  e permette di accedere a internet a velocità di molto superiori all’Adsl

-  di ALESSANDRO LONGO *

LA COPERTURA del WiMax italiano s’impennerà a giugno, per la prima volta, quando entreranno nel vivo i piani di molti operatori, con mesi di ritardo rispetto alle previsioni. Ma meglio tardi che mai. L’attesa perché il WiMax bussasse alle porte degli italiani è cresciuta nei mesi, del resto, perché da noi sono ben 7,5 milioni le persone escluse dall’alta velocità su internet (come appena ricordato ora dal rapporto Caio). E le offerte WiMax sembrano fatte apposta per soddisfare quest’esigenza: hanno canoni economici (da 15-20 euro al mese) e, anche se utilizzano le onde radio invece del doppino di rame, permettono di accedere a internet da casa in modo simile a come si fa con l’Adsl. Sono interessanti soprattutto per chi non è coperto da Adsl o per chi può averla solo a velocità ridotte. In alcune zone l’Adsl non supera i 640 Kbps (e a volte è anche più lenta di così), una velocità inadeguata a godere appieno di internet, come scrive lo stesso Caio; mentre le offerte WiMax promettono alcuni megabit al secondo.

Adesso quindi si fa sul serio. "Entro fine giugno saremo anche in Lombardia, Puglia e Veneto", promette Mario Citelli, amministratore delegato di Aria, l’operatore che ha scommesso di più sul WiMax (il solo che conta di coprire tutte le regioni). In particolare, in Lombardia comincerà dalle province di Brescia e Bergamo, dalle aree della bassa padana tra Pavia, Lodi, Mantova e Cremona; nelle aree in digital divide della provincia di Milano. Arriverà presto anche nell’area prealpina delle province di Varese, Como e Sondrio, dove si scontrerà direttamente con i servizi di una tecnologia precedente al WiMax, l’Hiperlan, offerta dall’operatore Ngi.

Per il momento Aria è solo nella natia Umbria, dove ha poco più di mille abbonati, per un totale di utenti WiMax italiani che ora è intorno ai 2.500. Una stima che Repubblica.it fa mettendo insieme le dichiarazioni dei vari operatori. Siamo davvero proprio all’inizio dell’avventura WiMax in Italia. Prudenti nel costruire la rete sono un po’ tutti gli operatori; ad oggi sono coperte quindi poche province sparse dello Stivale. Linkem, il secondo operatore WiMax per copertura prevista, ora è solo a Brescia, Bari e Crotone, "ma procediamo come pianificato e in questi giorni stiamo aprendo a Latina", dice Davide Rota, l’amministratore delegato.

Giugno vedrà il lancio (rinviato) anche delle offerte di Freemax, a Livorno, su rete di Retelit, a cui si appoggiano anche i servizi di Comeser (Parma), Wi+ (Segrate) e Politech (Sondrio); a breve anche quelli di Aemcom (Cremona). L’operatore WiMax in Sicilia è Mandarin, che a giorni lancerà l’offerta per gli utenti residenziali (ne ha già una per le aziende). WiMaxer (Infracom/Acantho) dice invece a Repubblica.it che partirà dopo l’estate, in Emilia Romagna; in Liguria, Toscana e Trento c’è poi Mgm (OdeonTv), per ora senza piani di lancio annunciati. Al Sud (eccetto le Isole) sono attesi anche i servizi di Telecom Italia, che ha comprato le licenze per quest’area. Aveva annunciato che avrebbe lanciato il WiMax a marzo, nelle zone dove il doppino telefonico è difettoso e quindi non riesce a garantire un buon servizio Adsl. Ma a quanto pare anche Telecom è in ritardo.

Perché si procede con lentezza? Aria spiega che i problemi sono due: la crisi economica è arrivata proprio mentre gli operatori stavano costruendo la rete e ha reso difficile l’accesso al credito bancario necessario per investire negli apparati di rete; mettere le antenne si sta rivelando più difficile del previsto, a causa della burocrazia e dell’ostruzionismo di alcuni comuni, spaventati dai presunti pericoli (mai scientificamente accertati) delle onde radio.

A ostacolare il decollo del WiMax ci si mette anche l’industria dell’hardware: i modem sono ancora pochi e costosi (tanto che gli operatori ne fanno pagare il noleggio a 5 euro al mese, il che gonfia il canone finale); problema che si risolverà una volta che il costo di produzione si abbasserà grazie a migliori economie di scala. Buona notizia, a tal proposito, anche l’annuncio da parte di Acer e di Samsung dei primi computer WiMax, che dovrebbero debuttare entro fine anno. Saranno computer portatili che permetteranno di accedere alla rete WiMax dell’operatore, fuori o dentro le mura di casa, senza bisogno di strumenti aggiuntivi.

* la Repubblica, 27 maggio 2009


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