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Stop discrimination !!!

OSCAR WILDE E CHIESA CATTOLICA. Al di là dell’omofobia - un piccolo segnale, ad opera di padre Leonardo Sapienza.

sabato 6 gennaio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Benché sposato e padre di due figli, Wilde fu condannato a 2 anni di lavori forzati per una relazione omosessuale col giovane lord Alfred Douglas. Aspetti - questi ultimi - non contemplati nel libro, nel quale l’autore preferisce invece delineare "la forza apparentemente paradossale" delle provocazioni del padre di "Ritratto di Dorian Grey". Padre Sapienza di propone di stimolare il "risveglio" di determinati ambienti cattolici, perché - come si legge nella prefazione citando (...)

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> OSCAR WILDE E CHIESA CATTOLICA. Al di là dell’omofobia - un piccolo segnale, ad opera di padre Leonardo Sapienza.

sabato 17 marzo 2007

Vita, istruzioni per l’uso. Indirizzate ai giovani di oggi

L’ultimo libro di padre Leonardo Sapienza è un viaggio-riflessione sulla ricerca della felicità

di Mimmo Muolo (Avvenire, 17.03.2007)

Roma. Di «istruzioni per l’uso» siamo bombardati ogni giorno. Quando compriamo qualche nuovo congegno elettronico, quando ci regalano gadget spesso inutili, quando usiamo gli elettrodomestici e i computer. Ma esistono anche delle «Istruzioni» per l’uso della vita? Padre Leonardo Sapienza tenta di fornirle ai giovani nella sua più recente fatica letteraria, che si intitola proprio così: «Vita, istruzioni per l’uso» e ha un sottotitolo ugualmente esplicativo: «Giovani chiamati ad essere felici». Il sacerdote rogazionista, addetto al protocollo della Casa Pontificia, parla con l’umiltà del compagno di viaggio. Come egli stesso dichiara, fin dalla prima pagina del libro, pubblicato (come i precedenti volume dell’autore dalla Editrice Rogate).

Il testo si apre, infatti, con un apologo pregnante di significato. Un ciclista che ha ormai staccato tutti gli avversari e vola verso la vittoria, ad un certo punto cade e si fa male. Sopraggiunge il suo allenatore e senza dirgli una parola gli si pone accanto e comincia a cantargli le canzoni della sua montagna, che restituiscono allo sfortunato atleta la forza per risalire in sella, completare la gara e vincere. «Anche a te che ti lanci fiducioso nella meravigliosa avventura della vita sicuro del tuo avvenire - scrive padre Sapienza rivolgendosi a un ipotetico giovane lettore - possono capitare delle improvvise cadute, che ti lasciano triste e scoraggiato ai margini della strada. Ebbene, in queste pagine non voglio dirti grandi cose, ma solamente mettermi al tuo fianco con la delicatezza di un amico, per sussurrarti le canzoni della tua giovinezza, e darti coraggio a riprendere il cammino».

Fuor di metafora, dunque, padre Sapienza «canta» sia attraverso le riflessioni personali, sia ricorrendo a citazioni che attingono a un pantheon di autori a 360 gradi. Nei 29 capitoli del libro, infatti, si può trovare Madre Teresa di Calcutta e John Lennon, Seneca e il Samuel Beckett di «Aspettando Godot», Paul Claudel e Victor Hugo. E naturalmente diversi passi della Scrittura, oltre agli insegnamenti dei santi di tutte le epoche.

Ogni capitolo (di volta in volta intitolato al destino, alla felicità, all’amicizia, al peccato, alla preghiera e così via) si conclude con una paginetta di consigli, le «Istruzioni per l’uso», appunto. Una serie di proposizioni, talvolta scritte dall’autore, qualche altra prese a prestito da pensatori, filosofi, scrittori e anche qualche nome a sorpresa (Mao, ad esempio), perché, padre Sapienza è convinto che la verità ha un solo ispiratore: lo Spirito Santo. E infatti inizio e fine del volume hanno un respiro trinitario e cristologico. «Tieni gli occhi sempre in alto: c’è un faro acceso che indica la via: Cristo. Nei momenti in cui la navigazione si fa difficile, grida come gli apostoli: "Maestro, salvaci: stiamo per affondare!", Lui farà tornare il sole».


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