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AFGHANISTAN: APPELLO PER IL RITIRO DEI SOLDATI ITALIANI. GUERRA, SEMPRE ASSURDA!!!

venerdì 16 febbraio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Né la guerra al terrorismo, né la condizione dei diritti delle donne Afgane, né la lotta al narco-traffico, hanno prodotto dei risultati apprezzabili, anzi assistiamo oggi sotto il governo dell’Alleanza del Nord, sostenuto dagli Usa, ad un forte peggioramento sia della sicurezza del paese, in mano ormai ai terribili signori della guerra, sia delle condizioni delle donne Afgane, prive di libertà come al tempo del regime Talebano, sia all’ aumento dei traffici illeciti di droga. (...)

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> AFGHANISTAN: APPELLO PER IL RITIRO DEI SOLDATI ITALIANI.

venerdì 16 febbraio 2007

In un discorso all’American Enterprise Institute, il presidente Usa si è rivolto a tutti gli alleati, chiedendo maggiori aiuti per l’Afghanistan

Lotta al terrorismo, Bush cita l’Italia tra i paesi amici degli Stati Uniti

D’Alema: "Noi siamo già tra i massimi contributori mentre altri non hanno mandato nessuno. Lavoriamo ad una conferenza di pace" *

NEW YORK - Bush si appella agli alleati e annuncia una nuova offensiva "di promavera" in Afghanistan. Il presidente Usa incoraggia i paesi alleati a non desistere nella guerra contro i terroristi e cita l’Italia tra gli alleati che nel corso dell’ultimo anno hanno smascherato cellule terroristiche al loro interno: "Il popolo americano deve sapere che non siamo soli in questa guerra", ha detto Bush in un discorso all’American Enterprise Institute, un think tank conservatore.

Nel corso dello stesso intervento il presidente ha poi annunciato che "in primavera vi sarà una offensiva della Nato in Afghanistan" e che molti paesi dell’Alleanza impegnati in Afghanistan "aumenteranno il numero delle loro truppe". Allo stesso tempo Bush ha invitato i governi dell’Alleanza a togliere le restrizioni attualmente imposte alle proprie truppe sul campo.

"Intendiamo lavorare con i nostri alleati per rafforzare il contingente Nato in Afghanistan. Oggi l’Afghanistan è la più importante operazione militare della Nato...- ha detto il presidente americano - Ringrazio i leader dei paesi Nato per avere riconosciuto l’importanza dell’Afghanistan per la nostra sicurezza e per rafforzare la sicurezza dei nostri paesi. Se si vuole che la Nato abbia successo, i paesi membri devono fornire ai comandanti sul terreno le truppe e l’equipaggiamento necessari per fare il loro lavoro. Molti alleati si sono impegnati a fornire forze aggiuntive e sostegno. Apprezzo questi impegni quasi quanto la gente dell’Afghanistan".

"La gente dell’Afghanistan - ha ricordato ancora Bush - deve sapere che hanno molti amici nel mondo. Perché la Nato abbia successo, gli alleati devono fare in modo da riempire i gap di sicurezza esistenti. In altre parole, quando c’è una necessità, quando i nostri comandanti sul terreno dicono ai rispettivi paesi che c’è bisogno di aiuto addizionale, i nostri paesi Nato devono fornirlo per fare in modo che questa missione abbia successo".

L’"appello" di Bush, ha osservato il ministro degli Esteri Massimo D’Alema, non si rivolge all’Italia in modo specifico: "Non ci sentiamo appellati", ha replicato ai giornalisti. E ha poi aggiunto: "Sull’Afghanistan abbiamo preso le nostre decisioni che sono all’esame del Parlamento. Abbiamo deciso quello che era giusto decidere. Non mi pare che Bush nel suo discorso di oggi si sia rivolto all’Italia per quanto riguarda l’invio di nuove truppe".

"Noi siamo già tra i massimi contributori mentre altri non hanno mandato nessuno - ha precisato D’Alema -. Il nostro obiettivo è quello al quale lavoriamo da tempo per arrivare a una conferenza di pace per l’Afghanistan".

Bush ha inoltre confermato che gli Stati Uniti aumenteranno il livello delle loro truppe in Afghanistan estendendo di altri quattro mesi la permanenza dei 3200 soldati della Terza Brigata della Decima Divisione Montana. Inoltre saranno inviati in Afghanistan in primavera, per la prevista offensiva successiva al disgelo, altri 3200 soldati della 173/ma Brigata Aviotrasportata di stanza a Vicenza. I soldati di stanza a Vicenza erano stati inizialmente destinati al fronte iracheno ma il Pentagono ha deciso, in tempi recenti, di inviare queste truppe in Afghanistan.

Il presidente Usa ha ricordato, al termine del suo discorso, i successi già ottenuti in Afghanistan citando "un presidente ed una Assemblea Nazionale eletti in modo democratico" e "la presenza di 91 donne in Parlamento", il raddoppio della economia del paese e il ritorno di oltre 4,6 milioni di rifugiati.

* la Repubblica, 15 febbraio 2007


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