Inviare un messaggio

In risposta a:
Italia

AFGHANISTAN: APPELLO PER IL RITIRO DEI SOLDATI ITALIANI. GUERRA, SEMPRE ASSURDA!!!

venerdì 16 febbraio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Né la guerra al terrorismo, né la condizione dei diritti delle donne Afgane, né la lotta al narco-traffico, hanno prodotto dei risultati apprezzabili, anzi assistiamo oggi sotto il governo dell’Alleanza del Nord, sostenuto dagli Usa, ad un forte peggioramento sia della sicurezza del paese, in mano ormai ai terribili signori della guerra, sia delle condizioni delle donne Afgane, prive di libertà come al tempo del regime Talebano, sia all’ aumento dei traffici illeciti di droga. (...)

In risposta a:

> AFGHANISTAN: APPELLO PER IL RITIRO DEI SOLDATI ITALIANI.

martedì 6 febbraio 2007

Il ministro degli esteri ha scritto ai colleghi dei sei paesi, i cui ambasciatori hanno firmato la lettera sull’Afghanistan

D’Alema, dura lettera di protesta: "Inopportuna interferenza esterna" *

ROMA - Il ministro degli Esteri D’Alema ha scritto una lettera ai sei ministri degli Esteri dei paesi che hanno firmato la lettera a Repubblica sull’Afghanistan, quindi anche agli Stati Uniti. Scrive che l’iniziativa della lettera dei sei ambasciatori "desta disapprovazione perché, per quanto animata da buone intenzioni, appare come una inopportuna interferenza esterna in un processo decisionale che coinvolge il governo e il Parlamento italiano".

Il testo integrale del comunicato: "Il Ministro degli Esteri Massimo D’Alema ha scritto ai suoi colleghi di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Paesi Bassi e Romania per esprimere "sorpresa e disapprovazione" per la lettera aperta sull’Afghanistan che gli Ambasciatori di questi sei Paesi hanno pubblicato nei giorni scorsi sul quotidiano "La Repubblica".

Il Ministro D’Alema ha ricordato ai suoi colleghi che l’Italia è impegnata con coerenza, con risorse e mezzi significativi, nelle operazioni delle Nazioni Unite e della NATO volte alla stabilizzazione e alla ricostruzione dell’Afghanistan, e che il Governo ha anche di recente confermato questo impegno con l’approvazione del Decreto Legge di rifinanziamento delle missioni internazionali dell’Italia.

Il Ministro degli Esteri D’Alema ha sottolineato, inoltre, che l’intervento pubblico dei sei Ambasciatori accreditati a Roma si presta ad essere interpretato come un’inopportuna interferenza esterna nel corso di un processo decisionale su una materia che è e resta di esclusiva competenza del Governo e del Parlamento. Fa parte infatti della normale dialettica politica interna di un Paese democratico il sereno e aperto confronto sugli strumenti e sulle modalità di un impegno così rilevante e delicato.

Pur dicendosi convinto che si sia trattato di un’iniziativa animata dalle migliori intenzioni, il Ministro D’Alema ha quindi richiamato l’attenzione dei suoi colleghi - ai quali ha comunque indicato di considerare il caso chiuso - sull’opportunità che i rispettivi Ambasciatori a Roma operino nell’ambito di un maggiore rispetto delle loro responsabilità e prerogative".

* la Repubblica, 6 febbraio 2007


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: