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Gioacchino da Fiore

LA POLONIA E IL VESCOVO SPIA, LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO, GORBACIOV, E WOJTYLA. UNIONE SOVIETICA E CHIESA CATTOLICA: UNA SOMIGLIANZA CATASTROFICA E UN NODO NON ANCORA SCIOLTO !!! TUTTA L’ "ANALISI" IN UNA VIGNETTA DI "LE MONDE", RIPRESA DA "CUORE", DEL 1989 !!!

giovedì 11 gennaio 2007 di Maria Paola Falchinelli

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> UNIONE SOVIETICA E CHIESA CATTOLICA: UNA SOMIGLIANZA CATASTROFICA E UN NODO NON ANCORA SCIOLTO !!! TUTTA L’ "ANALISI" IN UNA VIGNETTA DI "LE MONDE", RIPRESA DA "CUORE", DEL 1989 !!! --- PAPA: NEI NUOVI CARDINALI SI RISPECCHIA UNIVERSALITA’ CHIESA

giovedì 18 ottobre 2007

Ansa» 2007-10-17 16:00

Annunciato il concistoro, 23 nuovi cardinali

CITTA’ DEL VATICANO - Benedetto XVI ha annunciato il suo secondo concistoro per la creazione di nuovi cardinali. L’annuncio è stato fatto al termine dell’udienza generale. Il 24 novembre prossimo, vigilia di Cristo Re, si terrà la cerimonia dell’imposizione della ’berretta rossa’ e del giuramento dei nuovi porporati. Benedetto XVI creerà nel concistoro annunciato oggi per il prossimo 24 novembre 23 nuovi cardinali: tra questi 18 al di sotto degli 80 anni di età, superando così di una unità la soglia dei 120 "elettori" - tra cui mons. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, mons. Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro, e André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi - e cinque oltre gli 80 anni.

Questi i nuovi cardinali non elettori che il Papa nominerà nel concistoro annunciato oggi per il prossimo 24 novembre. Tra loro ci sono due italiani, mentre figura anche il patriarca caldeo di Baghdad. La lista letta da Benedetto XVI al termine dell’udienza generale si apre con Emmanuel III Delly, patriarca di Babilonia dei Caldei. Seguono mons. Giovanni Coppa, nunzio apostolico; mons. Estanislao Esteban Karlic, arcivescovo emerito di Paranà (Argentina); il padre gesuita Urbano Navarrete, già rettore della Pontificia Università Gregoriana; il padre francescano Umberto Betti, già rettore della Pontificia Università Lateranense. Il Papa ha aggiunto che avrebbe voluto elevare alla porpora anche l’anziano vescovo polacco Ignacy Jez, che però ieri è improvvisamente deceduto.

Ecco i nomi dei 18 nuovi cardinali elettori, vale a dire i prorporati con meno di 80 anni e col diritto di entrare in Conclave. Tra di essi quattro italiani. La lista letta da Benedetto XVI al termine dell’udienza si apre con mons. Leonardo Sandri, argentino, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. Seguono l’americano mons. John P. Foley, ex presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni sociali e ora pro-Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme; mons. Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ed ex ’ministro degli Esteri’ della Santa Sede; il tedesco mons. Paul Joseph Cordes, presidente del Pontificio Consiglio ’Cor Unum’, il "braccio" caritativo del Papa; mons. Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro e vicario del Papa per la Città del Vaticano; il polacco mons. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per il Laici; mons. Raffaele Farina, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Seguono ancora mons. Vicente Garcia-Gasco, arcivescovo di Valencia (Spagna); mons. Sean Baptist Brady, arcivescovo di Armagh (Irlanda), mons. Lluis Martinez Sistach, arcivescovo di Barcellona (Spagna); mons. André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi; mons. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana; mons. Theodore-Adrien Sarr, arcivescovo di Dakar (Senegal); mons. Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay (India); mons. Francisco Robles Ortega, arcivescovo di Monterrey (Messico); mons. Daniel N. DiNardo, arcivescovo di Galveston-Houston (Stati Uniti); mons. Odilio Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo del Brasile; mons. John Njue, arcivescovo di Nairobi (Kenya).

PAPA: NEI NUOVI CARDINALI SI RISPECCHIA UNIVERSALITA’ CHIESA "I nuovi porporati provengono da varie parti del mondo. Nella loro schiera ben si rispecchia l’universalità della Chiesa con la molteplicità dei suoi ministeri". E’ quanto ha affermato Benedetto XVI al momento dell’annuncio del nuovo concistoro per il prossimo 24 novembre, il secondo del suo pontificato, per la nomina di 18 nuovi cardinale elettori e cinque oltre gli 80 anni. "Accanto a presuli benemeriti per il servizio reso alla Santa Sede - ha aggiunto il Pontefice - vi sono pastori che spendono le loro energie a diretto contatto con i fedeli". "Altre persone - ha proseguito - vi sarebbero, a me molto care, che per la loro dedizione al servizio della Chiesa ben meriterebbero di essere elevate alla dignità cardinalizia. Spero di avere in futuro l’opportunità di testimoniare, anche in questo modo, ad esse ed ai Paesi a cui appartengono la mia stima e il mio affetto". Il Papa ha spiegato che il concistoro si svolgerà alla vigilia della solennità di Cristo Re. E ha sottolineato che con la nomina dei 18 "elettori" derogherà "di una unità al limite numerico stabilito dal papa Paolo VI", confermato dal suo predecessore Giovanni Paolo II nella Costituzione apostolica ’Universi dominici gregis’. Al termine, ha affiato i nuovi eletti "alla protezione di Maria Santissima, chiedendole - ha detto - di assisterli nelle rispettive mansioni, affinché sappiano testimoniare con coraggio in ogni circostanza il loro amore per Cristo e per la Chiesa".


ELIMINARE POVERTA’ DAL MONDO, OFFENDE DIGNITA’ UMANA Un appello "a moltiplicare gli sforzi" diretti a "eliminare le cause della povertà" e "le tragiche conseguenze che ne derivano". Lo ha pronunciato Benedetto XVI al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro in occasione della Giornata Mondiale del rifiuto della miseria, riconosciuta dall’Onu come Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà. "Quante popolazioni vivono ancora in condizioni di estrema povertà!", ha esclamato il Papa. "La disparità tra ricchi e poveri - ha sottolineato - s’é fatta più evidente e inquietante, anche all’interno delle nazioni economicamente più avanzate". "Questa situazione preoccupante - ha poi aggiunto - s’impone alla coscienza dell’umanità, poiché le condizioni in cui versa un gran numero di persone sono tali da offendere la dignità dell’essere umano e da compromettere, conseguentemente, l’autentico ed armonico progresso della comunità mondiale". "Incoraggio, pertanto - ha concluso papa Ratzinger -, a moltiplicare gli sforzi per eliminare le cause della povertà e le tragiche conseguenze che ne derivano".


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