Ansa» 2009-09-03 20:08
UNIVERSITA’ ARIZONA: MANO UOMO NEL RISCALDAMENTO PIANETA
ROMA - C’é la mano dell’uomo nel rapido surriscaldamento del pianeta cominciato nello scorso secolo. Lo prova il primo studio che descrive dettagliatamente le temperature artiche negli ultimi duemila anni e che sarà pubblicato su Science. Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Darrell Kaufman della Northern Arizona University, grazie a documenti geologici e biologici prelevati dai laghi artici, a carote di ghiaccio, agli anelli degli alberi e a simulazioni. Queste informazioni hanno permesso di ricostruire la storia delle temperature della superficie artica negli ultimi duemila anni, decade per decade.
Questa cartina ha svelato un trend delle temperature artiche che é andata verso il raffreddamento fino al ventesimo secolo ma poi improvvisamente negli anni ’50 l’andamento si è invertito. L’evento di raffreddamento, spiegano i ricercatori, è coinciso con la riduzione dell’insolazione solare generata dal cambiamento dell’orbita della Terra, ma nonostante l’insolazione sia rimasta costante, negli ultimi 50 anni, in concomitanza con l’accumulo dei gas serra in atmosfera, si è verificato un aumento delle temperature artica di 0,7 gradi, centigradi con relativo processo di scioglimento dei ghiacci. "Una incongruità - osserva Kaufman - che fornisce evidenze dell’influenza dell’uomo sul cambiamento climatico".
Dallo studio, che è durato cinque anni fra la raccolta dei campioni e l’elaborazione dei dati, è emerso che sono gli ultimi dieci anni ad essere i più caldi da duemila anni a questa parte, con temperature più alte di 1,4 gradi rispetto a quelle che ci sarebbero dovute essere se il trend di raffreddamento non si fosse interrotto. In particolare l’Artico, osserva uno degli autori, Jonathan Overpeck dell’Università dell’Arizona a Tucson, "é molto sensibile ai cambiamenti climatici causati dall’uomo e il nostro studio lo dimostra". Inoltre, aggiunge, qui, "appena le temperature salgono e il ghiaccio si scioglie il surriscaldamento accelera perché c’é meno ghiaccio a riflettere energia solare nello spazio e la terra nuda assorbe i raggi solari facendo aumentare ulteriormente le temperature".
BAN KI-MOON, AGIRE PRIMA DI CADERE IN ABISSO - Monito del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon sui cambiamenti climatici: ’’Abbiamo il piede sull’acceleratore e ci stiamo dirigendo verso l’ abisso’’, ha detto Ban Ki-moon in un intervento alla Terza Conferenza mondiale sul clima, in corso a Ginevra sotto l’egida dell’Organizzazione metereologica mondiale (Omm). Il responsabile delle Nazioni Unite ha esortato i governi all’azione: abbiamo bisogno di politiche che fissino il costo delle emissioni di Co2, programmi per l’energia rinnovabili, soluzioni per salvare la foresta e politiche che facilitino il trasferimento di tecnologia.
’’Abbiamo scatenato forze potenti ed imprevedibili, il cui impatto e’ gia’ visibile. L’ho osservato con i miei occhi’’, ha aggiunto Ban Ki-moon reduce da una missione all’Artico, regione che si sta riscaldando piu’ rapidamente di ogni altra regione della Terra. Purtroppo - ha deplorato - c’e’ ancora ’’inerzia’’ e nelle discussioni internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici ’’osserviamo solo progressi limitati’’. ’’Non possiamo permetterci il lusso di progressi limitati. Abbiamo bisogno di rapidi progressi’’, ha insistito il responsabile dell’Onu esortando i Paesi a raggiungere un’intesa al Vertice climatico sul dopo-Kyoto in programma a Copenaghen ’’tra tre mesi’’. ’’Non possiamo fallire’’, ha aggiunto Ban Ki-moon rivolto ai capi di Stato e ministri dei numerosi Paesi (soprattutto in via di sviluppo) giunti a Ginevra per la Conferenza mondiale sul clima. Ban Ki-moon ha dato appuntamento ai leader del mondo il prossimo 22 settembre a New York per un Vertice sul clima: ’’Spero che l’incontro possa fornire la necessaria leadership politica’’ per guidare i negoziatori e preparare il successo di Copenaghen in questoni chiave come i tagli alle emissioni nocive e l’appoggio finanziario e tecnologico ai Paesi in via di sviluppo affinche’ possano adattarsi e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, ha detto Ban Ki-moon.
La Conferenza di Ginevra - cominciata lunedi’ scorso ed in programna fino a domani - non tratta delle riduzioni delle emissioni nocive o di altri temi che saranno discussi a Copenaghen, ma e’ un processo complementare, piu’ tecnico. Oggi, i partecipanti hanno approvato la creazione di un ’Quadro globale per i servizi climatici’, una rete che consentira’ alle informazioni sul clima raccolte dagli esperti di essere usate al meglio dai responsabili dei numerosi settori esposti ai cambiamenti climatici, dall’agricoltura al turismo e dalla pesca alla salute. Per il Segretario generale dell’Omm Michel Jarraud si tratta di un ’’giorno importante’’ per il sempre piu’ cruciale accesso alle informazioni sul clima. L’obiettivo del Quadro globale e’ di migliorare la produzione, l’accesso e l’utilizzo delle informazioni scientifiche sul clima, ha spiegato. Una task force di alto livello sara’ incaricata di definire gli elementi chiavi del ’Global Framework for Climate Services’ affinche’ possa fornire previsioni e informazioni sul clima a tutti i settori socioeconomici per porli in grado di gestire le variabilita’ e i cambiamenti climatici. Il rapporto della task force sara’ all’esame del Congresso dell’Omm del 2011.